Ho acquistato il numero della rivista "La Bicicletta" di ottobre perchè ho visto che conteneva un servizio sulla PBP.
Oltre alle foto erano riportate le esperienze di 3 partecipanti:
Un "agonista" da 45 ore.
Un appassionato di bici storiche.
Una persona che sta lottando con una grave malattia.
Il racconto dell'agonista è intertessante per conoscere certi retroscena della PBP, anche se definirei quanto meno imbarazzante l'esperienza vissuta da chi desiderava concludere la PBP in un tempo per me incredibile.
Imboscate, spintoni e gomitate ai controlli, rischi pazzeschi lungo la strada, una vera corrida...
Lo stesso autore, molto deluso, dice che non intende ripetere l'esperienza e conclude
:"...lo stress di correre questa prova in questo modo, che è insensato e pericoloso, mi ha tolto buona parte del suo fascino e del piacere di disputarla. Ci tornerò, ma non così"
Il racconto degli altri due finisher è altrettanto intenso, ma traspare ben altra soddisfazione.
Speriamo che molti lo leggano e riflettano su quanto raccontato.