Pro Stagione 2023

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In realtà nessuno dei due è arrivato tardi nello sport né da chissà che altri percorsi. Hanno corso entrambi da U23 ed hanno 24 (Gaffuri) e 26 anni (Vergallito, già alla fine del primo anno da pro).
Anche in passato di gente che è arrivata più tardi in gruppo non ne è mancata. Vergallito si è pure fatto tutte le giovanili, non viene, per dire, dal canottaggio (Osborne) o dallo skialp (Palzer).

Quindi non è quello che gli si imputa, ma proprio il venire solo da un percorso alternativo (le GF/Zwift).
Mi sembra che anche Fiorelli Bardiani-CSF Falzanè abbia un percorso simile, cioè arrivato tardi al Ciclismo, anche se mi sembra abbia fatto categoria Under.

Da quel che capisco categoria Amatoriale come intesa da noi è solo una nostra prerogativa...
E non da ora.. a mio avviso ci sarebbe bisogno di una categoria agonistica Aperta..

Mi è solo stato raccontato,
Credo si siano svolte anni 80 fino ad avvento moderne GF quindi presumo metà 90...

Federazione Organizzava delle gare, quindi agonistiche dedicate ad EX Professionisti e dilettanti.. Poi da quel che ho capito le GF assorbirono tutto e Federazione smise di organizzarle.. Una cosa simile insomma...
 
23 Ottobre 2015
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In realtà nessuno dei due è arrivato tardi nello sport né da chissà che altri percorsi. Hanno corso entrambi da U23 ed hanno 24 (Gaffuri) e 26 anni (Vergallito, già alla fine del primo anno da pro).
Anche in passato di gente che è arrivata più tardi in gruppo non ne è mancata. Vergallito si è pure fatto tutte le giovanili, non viene, per dire, dal canottaggio (Osborne) o dallo skialp (Palzer).

Quindi non è quello che gli si imputa, ma proprio il venire solo da un percorso alternativo (le GF/Zwift).
Forse a molti brucia il fatto che loro erano “nel sistema” e dal sistema sono stati bocciati perché hanno mollato.
Poi da soli hanno trovato le motivazioni e le metodologie giuste di allenamento tanto da crescere diventando pro con alcune vittorie Vergallito e con concrete possibilità di passare pro Gaffurri.
Sostanzialmente è una bocciatura del sistema italia di valorizzare e far rendere al meglio i talenti a disposizione.
 
23 Ottobre 2015
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Ufficializzato il percorso del prossimo mondiale a Zurigo. Come da anticipazioni tosto e per corridori più da Liegi che da Fiandre. 274 km per 4400 m di dislivello

Vedi l'allegato 425249
La salita del circuito dovrebbe essere questa, almeno in parte.
Non durissima, ma sicuramente più di 5’ e in cima non scende, ma continua in piano con diversi strappetti.
Alla lunga molto fastidiosa.

 

Ser pecora

Diretur
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Forse a molti brucia il fatto che loro erano “nel sistema” e dal sistema sono stati bocciati perché hanno mollato.
Poi da soli hanno trovato le motivazioni e le metodologie giuste di allenamento tanto da crescere diventando pro con alcune vittorie Vergallito e con concrete possibilità di passare pro Gaffurri.
Sostanzialmente è una bocciatura del sistema italia di valorizzare e far rendere al meglio i talenti a disposizione.

I due hanno storie diverse: Vergallito aveva combinato poco da u23 (tra l'altro in un grosso team) e si era stancato. Gaffuri invece viene dall'atletica, si era infortunato e quindi ha cominciato a correre in bici e poi si è ritrovato u23.

In generale non direi che sia un fallimento del sistema italiano. La loro storia direi che ne mostra qualche limite, come la tipologia di percorsi che affrontano nelle giovanili, che privilegiano un certo tipo di corridori, anche se poi non è che in Italia gli scalatori buoni scarseggino storicamente, anzi.

E poi una certa dispersione dovuta alle tantissime società piccole e medie. Il discorso è lungo, ma in sintesi, secondo me, c'è ancora una certa mentalità (lo dicono anche Brambilla e Bettiol nella famosa puntata) per cui da piccoli bisogna "divertirsi"....il punto è che sto'divertimento spesso non si sa bene cosa sia*...ed in tanti sport, oggi, a 15 anni circa devi cominciare ad avere una prospettiva di quello che vuoi fare e se lo vuoi fare per davvero o almeno provarci*.* Anche perché è sotto gli occhi di tutti che ora nel ciclismo si "sboccia" a 18 anni, non a 24.

Chiaro che se sei il turbo fenomeno lo vede anche un cieco (Christen 2 anni fa è partito ad una gara di u17 ed ha ripreso da solo il gruppo degli u19 partito 2' prima per arrivare poi da solo...), ma il problema è con tutti quelli più nella media (relativamente ad un alto livello), che spesso vengono valutati ancora ad occhio, a simpatia, etc...e per cui ci si puo' sbagliare.
Ci sono un sacco di squadrette gestite da gente con grandissima esperienza e capacità che fanno miracoli e pescano jolly continui, ma quello che a mio parere serve di più è un *metodo*, un protocollo gestito da terzi (federazione) per valutare i "numeri" puri e duri e casomai inquadrarli in qualche struttura dedicata (l'UCI lo fa ad esempio al World Cycling Center) per prepararli bene, secondo protocolli ben definiti ed aggiornati, non sempre secondo la tradizione o come dice il guru di turno.

Poi ovvio che non contano solo quelli, ma c'è di mezzo anche la scuola, l'adolescenza, il carattere, etc...ma quelle sono cose che ci sono per tutti comunque. Però magari se uno almeno sa che ha una base solida (numeri aldilà dei risultati) su cui lavorare sta anche più tranquillo e concentrato.

*vagamente mi pare si intenda non mettere pressione coi risultati, ma ottenere qualche risultato è alla base del divertimento, è come dire ad uno che gioca a calcio che non deve stressarsi per fare gol...sai che divertimento...

**in Italia poi è un po' tutto traslato ancora in avanti rispetto altri paesi, dove uno è ancora "un ragazzo" a 30 anni, vive con la nonna a 45, etc..
 

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
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La salita del circuito dovrebbe essere questa, almeno in parte.
Non durissima, ma sicuramente più di 5’ e in cima non scende, ma continua in piano con diversi strappetti.
Alla lunga molto fastidiosa.

Da quello che si vede dal profilo comunque ci sono diverse brevi salite e non un'unica ascesa. Il circuito è di circa 27 km, di solito i circuiti mondiali sono molto più corti
 

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Forse a molti brucia il fatto che loro erano “nel sistema” e dal sistema sono stati bocciati perché hanno mollato.
Poi da soli hanno trovato le motivazioni e le metodologie giuste di allenamento tanto da crescere diventando pro con alcune vittorie Vergallito e con concrete possibilità di passare pro Gaffurri.
Sostanzialmente è una bocciatura del sistema italia di valorizzare e far rendere al meglio i talenti a disposizione.
Come scritto sopra, le due sono storie diverse
Se uno è un Atleta arrivato per caso in età tarda ( per il contesto) al ciclismo.
L'altro ha una storia diversa tra gli Under non ha combinato praticamente nulla.. Ma c'è da dire che con caratteristische fisico/atletiche che si ritrova e numeriri che dimostra ora.. Anche allenandosi alla viva il parroco, nelle poche gare in salita che ci sono tra gli Under avrebbe dovuto i qualche modo emergere... se non a livelli apicali almeno piazzarsi..
Tolgo il dubbio da retropensieri.. che non ho..
Probabile sia stato un fattore psicologico.. Ma anche il fattore psicologico è un fattore di selezione...

Poi del fatto fallimento sistema...
Non saprei...
Certo che l'osservazione che viene fatta Junior Italiani a 18 anni hanno dei valori da Under non migliorano è vera e dovrebbe fare riflettere..
I motivi possono non essere esclusivamente di sistema...


Ma che adesso tutto quello che si fa in talia sia fattto esclusivamente da ignoranti che non saprebbero preparare corretamente neppure un dopolavorista e che si deva guardare solo a quello che fanno Danesi e Svedesi...
Mi sembra una semplificazione del tutto innopportuna... e dequalifica chi la fa...
 

Ser pecora

Diretur
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Ma che adesso tutto quello che si fa in talia sia fattto esclusivamente da ignoranti che non saprebbero preparare corretamente neppure un dopolavorista e che si deva guardare solo a quello che fanno Danesi e Svedesi...
Mi sembra una semplificazione del tutto innopportuna... e dequalifica chi la fa...

Concordo. Continuo a dire che l'Italia non è cosi malmessa come tanti continuano a ripetere (credo solo sulla scorta del fatto che non c'è il super-campione attualmente, al netto di Ganna), quando oltretutto in campo femminile è seconda solo ai Paesi Bassi.

Infatti trovo che il limite di Gaffuri e Vergallito (più del primo a dire il vero) sia un po' questa fissazione con "gli studi", i norvegesi e spesso ridurre macro-effetti a micro-fattori.
Poi, personalmente, meglio questi che l'osteria da Magrini.
 

Doctor Speck

Ötztalnauta
18 Settembre 2004
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Bici
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Infatti trovo che il limite di Gaffuri e Vergallito (più del primo a dire il vero) sia un po' questa fissazione con "gli studi", i norvegesi e spesso ridurre macro-effetti a micro-fattori.
L'impressione che si ricava ascoltando Gaffuri è quella, ma ciò che mi arriva da lui è che sia poco portato a comunicare verso un pubblico e, improvvisando durante il podcast, quello che dice sembra tutto un po' un ragionamento a voce alta; Vergallito invece si nota subito che pesa di più le parole e cerca di esprimere dei concetti che abbiano un filo.
A prescindere però dal modello comunicativo, se prendi qua e là frammenti di ciò che Gaffuri fa per sè stesso durante l'allenamento, capisci che è molto più razionale e "semplice" di quello che comunica, a me pare che tutti quegli studi citati li guardino per interesse professionale e curiosità, ma non mi sembra che tentino di scimmiottarli in qualche modo.
Facendo un rapido sunto, mi pare che ci stiano dentro con la testa, ma debbano pianificare un po' meglio la dialettica
 

Maverik89

Apprendista Cronoman
15 Dicembre 2009
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lsdb 666 road XCr
L'altro ha una storia diversa tra gli Under non ha combinato praticamente nulla.. Ma c'è da dire che con caratteristische fisico/atletiche che si ritrova e numeriri che dimostra ora.. Anche allenandosi alla viva il parroco, nelle poche gare in salita che ci sono tra gli Under avrebbe dovuto i qualche modo emergere... se non a livelli apicali almeno piazzarsi..
Tolgo il dubbio da retropensieri.. che non ho..
Probabile sia stato un fattore psicologico.. Ma anche il fattore psicologico è un fattore di selezione...
Beh può essere spiegato anche solo con il fatto che, non puntando su di lui, gli dessero compito di dare supporto ad altri.
è una delle tante ipotesi plausibili che si possono fare, non dico che sia andato proprio così.
come ben sappiamo tutti le corse hanno svolgimenti che possono essere molto complicati.
 

Ser pecora

Diretur
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L'impressione che si ricava ascoltando Gaffuri è quella, ma ciò che mi arriva da lui è che sia poco portato a comunicare verso un pubblico e, improvvisando durante il podcast, quello che dice sembra tutto un po' un ragionamento a voce alta; Vergallito invece si nota subito che pesa di più le parole e cerca di esprimere dei concetti che abbiano un filo.
A prescindere però dal modello comunicativo, se prendi qua e là frammenti di ciò che Gaffuri fa per sè stesso durante l'allenamento, capisci che è molto più razionale e "semplice" di quello che comunica, a me pare che tutti quegli studi citati li guardino per interesse professionale e curiosità, ma non mi sembra che tentino di scimmiottarli in qualche modo.
Facendo un rapido sunto, mi pare che ci stiano dentro con la testa, ma debbano pianificare un po' meglio la dialettica

Si, infatti Gaffuri non è che vuole vendere dogmi come i soliti guru di turno, dico solo che a volte mi da (magari sbaglio io) questa impressione di santificare la litania di studi e appoggiare dei "trend", dimenticandosi che sono sempre e solo lavori in divenire.
 

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Apprendista Cronoman
23 Ottobre 2020
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L'impressione che si ricava ascoltando Gaffuri è quella, ma ciò che mi arriva da lui è che sia poco portato a comunicare verso un pubblico e, improvvisando durante il podcast, quello che dice sembra tutto un po' un ragionamento a voce alta; Vergallito invece si nota subito che pesa di più le parole e cerca di esprimere dei concetti che abbiano un filo.
A prescindere però dal modello comunicativo, se prendi qua e là frammenti di ciò che Gaffuri fa per sè stesso durante l'allenamento, capisci che è molto più razionale e "semplice" di quello che comunica, a me pare che tutti quegli studi citati li guardino per interesse professionale e curiosità, ma non mi sembra che tentino di scimmiottarli in qualche modo.
Facendo un rapido sunto, mi pare che ci stiano dentro con la testa, ma debbano pianificare un po' meglio la dialettica
Non seguo i podcast...
Ma ho visto il video intervista postato qui..
Mi è sembrato una persona con una comunicazione molto emotiva, niente di male, anzi.. Ma per parlare in/al pubblico dovresti un po' gestirla..
Poi in quel caso... Avendo di fronte un interlocutore che ti fa stare in alto ( esperti di comunicazione non mi frustino :shock: )
Gestisce lui la comunicazione ed è ancora peggio....

Boh.. Comunicare in video non è una cosa così automatica farla bene.. e spesso si ottengono risultati non felici o meglio differente dal desiderata..
Non capisco perchè si facciano corsi su tutto... Fallo un corso di comunicazione.. costa mica na cifra...
 

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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Bici
(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Chi ha fatto l'affare è stata la Vuelta (pre-Aso) nel 1995, quando hanno deciso di spostarla da maggio a settembre.
Chi è rimasto con il cerino in mano è stato il Giro, per la poca lungimiranza di cui parlava sopra Bradipus, rimanendo concentrati sul mercato "locale" e non vedendo invece che, una volta globalizzato il ciclismo, il piazzamento nel calendario a maggio lo avrebbe castrato. A tutto vantaggio della Vuelta che a settembre non soffre di alcuna concorrenza diretta (ed infatti Aso se l'è presa).

Ora per il Giro spostarsi nel calendario diventa improbo, sia considerato che è saturo, sia perchè anticiparlo vuol dire rischiare col meteo e la fattibilità delle alpi.
Anche se secondo me potrebbero tentare e vedere come va. Si sovrapporrebbero al Romandia (quindi è da vedere se l'Uci darebbe l'ok), ma potrebbe essere un'idea. D'altronde anche al Romandia affrontano salite che finiscono in quota ai primi di maggio. Quest'anno alla 4^ tappa c'era l'arrivo in quota a Thyon a 2095mt il 29 aprile.

Provare un alternanza tra Giro e Vuelta? come calendario intendo
Bisognerebbe che RCD ne facesse richiesta ad UCI
tra l'altro, con le tante gare di settembre che si corrono nel nostro paese, ne trarrebbero beneficio, sia le corse stesse, che le squadra (con un minor numero di trasferimento di atleti, materiali......)
 
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grimpeur75

Passista
13 Febbraio 2007
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Aosta
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Bianchi Specialissima disc
negli ultimi anni non mi pare ci siano stati percorsi indegni. La crono individuale è di ben 46 km, con alcune ondulazioni nella parte centrale. Non ci sono ancora disponibili i particolari delle salite del circuito
Personalmente quello di quest anno, al di la che l abbia vinto un campione, nn era un bel mondiale, tutto curve a 90 gradi e senza una salita che si possa definire salita.…un po come il secondo di Alaphilippe a Leuven, simile a questo…bellissimo quello di Imola invece e abbastanza in Australia, Insbruck a me è piaciuto ma direi un po troppo duro..
 

Valerio_S

Cronoman
8 Febbraio 2017
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Torre del Lago Puccini
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L
Più che altro quando cambi squadra non ti prendi due misure della bici? La bici con cui lui ha vinto il Tour è in esposizione da Pinarello. Vai lì di nascosto col metro...

Io non credo lo faccia per soldi. Io credo solo che non riesca ad accettare che non va più.
Sì ma ha scritto "we are not talking millimeters"! Ora, va bene che anche tra i pro si va dal livello Pantani/Nibali che se gli spostavi qualcosa di 1 mm se ne accorgevano a gente che non sa bene nemmeno come montare la sella (Bettiol), ma uno come lui con millemila km all'attivo non si accorge di un assetto sbagliato e addirittura di una taglia sbagliata per centimetri? Assurdo.

Probabilmente non accetta di non essere tornato al suo vecchio livello e di esserne lontanissimo e lo posso capire, ma così si rende solo ridicolo e si fa prendere in giro da gente come Rasmussen, davvero una misera fine di carriera direi.
 
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Stato
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