Mi sembra che anche Fiorelli Bardiani-CSF Falzanè abbia un percorso simile, cioè arrivato tardi al Ciclismo, anche se mi sembra abbia fatto categoria Under.In realtà nessuno dei due è arrivato tardi nello sport né da chissà che altri percorsi. Hanno corso entrambi da U23 ed hanno 24 (Gaffuri) e 26 anni (Vergallito, già alla fine del primo anno da pro).
Anche in passato di gente che è arrivata più tardi in gruppo non ne è mancata. Vergallito si è pure fatto tutte le giovanili, non viene, per dire, dal canottaggio (Osborne) o dallo skialp (Palzer).
Quindi non è quello che gli si imputa, ma proprio il venire solo da un percorso alternativo (le GF/Zwift).
Finalmente un percorso degno di un mondiale…..Ufficializzato il percorso del prossimo mondiale a Zurigo. Come da anticipazioni tosto e per corridori più da Liegi che da Fiandre. 274 km per 4400 m di dislivello
Vedi l'allegato 425249
negli ultimi anni non mi pare ci siano stati percorsi indegni. La crono individuale è di ben 46 km, con alcune ondulazioni nella parte centrale. Non ci sono ancora disponibili i particolari delle salite del circuitoFinalmente un percorso degno di un mondiale…..
Ultima chiamata per la carriera, speriamo la sfrutti a dovere magari a Roubaix!Moscon è il 27esimo corridore della Quickstep!
Forse a molti brucia il fatto che loro erano “nel sistema” e dal sistema sono stati bocciati perché hanno mollato.In realtà nessuno dei due è arrivato tardi nello sport né da chissà che altri percorsi. Hanno corso entrambi da U23 ed hanno 24 (Gaffuri) e 26 anni (Vergallito, già alla fine del primo anno da pro).
Anche in passato di gente che è arrivata più tardi in gruppo non ne è mancata. Vergallito si è pure fatto tutte le giovanili, non viene, per dire, dal canottaggio (Osborne) o dallo skialp (Palzer).
Quindi non è quello che gli si imputa, ma proprio il venire solo da un percorso alternativo (le GF/Zwift).
La salita del circuito dovrebbe essere questa, almeno in parte.Ufficializzato il percorso del prossimo mondiale a Zurigo. Come da anticipazioni tosto e per corridori più da Liegi che da Fiandre. 274 km per 4400 m di dislivello
Vedi l'allegato 425249
Forse a molti brucia il fatto che loro erano “nel sistema” e dal sistema sono stati bocciati perché hanno mollato.
Poi da soli hanno trovato le motivazioni e le metodologie giuste di allenamento tanto da crescere diventando pro con alcune vittorie Vergallito e con concrete possibilità di passare pro Gaffurri.
Sostanzialmente è una bocciatura del sistema italia di valorizzare e far rendere al meglio i talenti a disposizione.
Da quello che si vede dal profilo comunque ci sono diverse brevi salite e non un'unica ascesa. Il circuito è di circa 27 km, di solito i circuiti mondiali sono molto più cortiLa salita del circuito dovrebbe essere questa, almeno in parte.
Non durissima, ma sicuramente più di 5’ e in cima non scende, ma continua in piano con diversi strappetti.
Alla lunga molto fastidiosa.
Come scritto sopra, le due sono storie diverseForse a molti brucia il fatto che loro erano “nel sistema” e dal sistema sono stati bocciati perché hanno mollato.
Poi da soli hanno trovato le motivazioni e le metodologie giuste di allenamento tanto da crescere diventando pro con alcune vittorie Vergallito e con concrete possibilità di passare pro Gaffurri.
Sostanzialmente è una bocciatura del sistema italia di valorizzare e far rendere al meglio i talenti a disposizione.
Ma che adesso tutto quello che si fa in talia sia fattto esclusivamente da ignoranti che non saprebbero preparare corretamente neppure un dopolavorista e che si deva guardare solo a quello che fanno Danesi e Svedesi...
Mi sembra una semplificazione del tutto innopportuna... e dequalifica chi la fa...
L'impressione che si ricava ascoltando Gaffuri è quella, ma ciò che mi arriva da lui è che sia poco portato a comunicare verso un pubblico e, improvvisando durante il podcast, quello che dice sembra tutto un po' un ragionamento a voce alta; Vergallito invece si nota subito che pesa di più le parole e cerca di esprimere dei concetti che abbiano un filo.Infatti trovo che il limite di Gaffuri e Vergallito (più del primo a dire il vero) sia un po' questa fissazione con "gli studi", i norvegesi e spesso ridurre macro-effetti a micro-fattori.
Beh può essere spiegato anche solo con il fatto che, non puntando su di lui, gli dessero compito di dare supporto ad altri.L'altro ha una storia diversa tra gli Under non ha combinato praticamente nulla.. Ma c'è da dire che con caratteristische fisico/atletiche che si ritrova e numeriri che dimostra ora.. Anche allenandosi alla viva il parroco, nelle poche gare in salita che ci sono tra gli Under avrebbe dovuto i qualche modo emergere... se non a livelli apicali almeno piazzarsi..
Tolgo il dubbio da retropensieri.. che non ho..
Probabile sia stato un fattore psicologico.. Ma anche il fattore psicologico è un fattore di selezione...
L'impressione che si ricava ascoltando Gaffuri è quella, ma ciò che mi arriva da lui è che sia poco portato a comunicare verso un pubblico e, improvvisando durante il podcast, quello che dice sembra tutto un po' un ragionamento a voce alta; Vergallito invece si nota subito che pesa di più le parole e cerca di esprimere dei concetti che abbiano un filo.
A prescindere però dal modello comunicativo, se prendi qua e là frammenti di ciò che Gaffuri fa per sè stesso durante l'allenamento, capisci che è molto più razionale e "semplice" di quello che comunica, a me pare che tutti quegli studi citati li guardino per interesse professionale e curiosità, ma non mi sembra che tentino di scimmiottarli in qualche modo.
Facendo un rapido sunto, mi pare che ci stiano dentro con la testa, ma debbano pianificare un po' meglio la dialettica
Non seguo i podcast...L'impressione che si ricava ascoltando Gaffuri è quella, ma ciò che mi arriva da lui è che sia poco portato a comunicare verso un pubblico e, improvvisando durante il podcast, quello che dice sembra tutto un po' un ragionamento a voce alta; Vergallito invece si nota subito che pesa di più le parole e cerca di esprimere dei concetti che abbiano un filo.
A prescindere però dal modello comunicativo, se prendi qua e là frammenti di ciò che Gaffuri fa per sè stesso durante l'allenamento, capisci che è molto più razionale e "semplice" di quello che comunica, a me pare che tutti quegli studi citati li guardino per interesse professionale e curiosità, ma non mi sembra che tentino di scimmiottarli in qualche modo.
Facendo un rapido sunto, mi pare che ci stiano dentro con la testa, ma debbano pianificare un po' meglio la dialettica
Chi ha fatto l'affare è stata la Vuelta (pre-Aso) nel 1995, quando hanno deciso di spostarla da maggio a settembre.
Chi è rimasto con il cerino in mano è stato il Giro, per la poca lungimiranza di cui parlava sopra Bradipus, rimanendo concentrati sul mercato "locale" e non vedendo invece che, una volta globalizzato il ciclismo, il piazzamento nel calendario a maggio lo avrebbe castrato. A tutto vantaggio della Vuelta che a settembre non soffre di alcuna concorrenza diretta (ed infatti Aso se l'è presa).
Ora per il Giro spostarsi nel calendario diventa improbo, sia considerato che è saturo, sia perchè anticiparlo vuol dire rischiare col meteo e la fattibilità delle alpi.
Anche se secondo me potrebbero tentare e vedere come va. Si sovrapporrebbero al Romandia (quindi è da vedere se l'Uci darebbe l'ok), ma potrebbe essere un'idea. D'altronde anche al Romandia affrontano salite che finiscono in quota ai primi di maggio. Quest'anno alla 4^ tappa c'era l'arrivo in quota a Thyon a 2095mt il 29 aprile.
Personalmente quello di quest anno, al di la che l abbia vinto un campione, nn era un bel mondiale, tutto curve a 90 gradi e senza una salita che si possa definire salita.…un po come il secondo di Alaphilippe a Leuven, simile a questo…bellissimo quello di Imola invece e abbastanza in Australia, Insbruck a me è piaciuto ma direi un po troppo duro..negli ultimi anni non mi pare ci siano stati percorsi indegni. La crono individuale è di ben 46 km, con alcune ondulazioni nella parte centrale. Non ci sono ancora disponibili i particolari delle salite del circuito
Sì ma ha scritto "we are not talking millimeters"! Ora, va bene che anche tra i pro si va dal livello Pantani/Nibali che se gli spostavi qualcosa di 1 mm se ne accorgevano a gente che non sa bene nemmeno come montare la sella (Bettiol), ma uno come lui con millemila km all'attivo non si accorge di un assetto sbagliato e addirittura di una taglia sbagliata per centimetri? Assurdo.Più che altro quando cambi squadra non ti prendi due misure della bici? La bici con cui lui ha vinto il Tour è in esposizione da Pinarello. Vai lì di nascosto col metro...
Io non credo lo faccia per soldi. Io credo solo che non riesca ad accettare che non va più.
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