Pro stagione 2025

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
11.709
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Udine
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mikimetal91

Passista
10 Agosto 2010
4.477
1.831
33
torino
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Bici
Pellegrino proto01
In effetti faranno 5700mt di dislivello spaccati. Sarà il 2° mondiale per dislivello della storia (primo resta quello del '66 al Nurburgring con 5844mt).
con l'assortimento di campioni attuale, un mondiale di 12-13 giri del Nurburgring sarebbe bellisimo, sarebbe aperto almeno a 10 vincitori diversi
 

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
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dove capita
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con l'assortimento di campioni attuale

E' davvero una questione di "generazione di campioni" o si tratta di come è cambiato il ciclismo recentemente?
A parte un paio di personaggi fuori scala io credo che sia cambiato molto il modo di interpretare le corse. Il motivo per cui si sia deciso di farlo non so esattamente dove risieda. In generale però non penso che 10 anni fa fossero tutti più brocchi. Penso che il cambiamento abbia spiazzato invece proprio quelli della generazione a cavallo del cambiamento, la famosa generazione dei nati nel '90.

Comunque in generale mi pare che poi le gare oggi non è che siano cosi aperte a tanti corridori, in particolare su percorsi molto duri. Anzi, più sono duri e più emergono sempre gli stessi 2-3.
 

Skardy

Siòr
14 Marzo 2022
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Venezia
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Bici
Cube/Cannondale
con l'assortimento di campioni attuale, un mondiale di 12-13 giri del Nurburgring sarebbe bellisimo, sarebbe aperto almeno a 10 vincitori diversi
Nell'ordine:
1 Pogacar
2 Tadej
3 Pogacar Tadej
4 Tadej Pogacar
5 Pogi
6 lo sloveno nativo di Komenda
7 il capitano della Uae
8 l'attuale campione del mondo
9 quello che ha appena vinto il Fiandre
10 il detentore di Giro e Tour.
 
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mikimetal91

Passista
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Pellegrino proto01
E' davvero una questione di "generazione di campioni" o si tratta di come è cambiato il ciclismo recentemente?
A parte un paio di personaggi fuori scala io credo che sia cambiato molto il modo di interpretare le corse. Il motivo per cui si sia deciso di farlo non so esattamente dove risieda. In generale però non penso che 10 anni fa fossero tutti più brocchi. Penso che il cambiamento abbia spiazzato invece proprio quelli della generazione a cavallo del cambiamento, la famosa generazione dei nati nel '90.

Comunque in generale mi pare che poi le gare oggi non è che siano cosi aperte a tanti corridori, in particolare su percorsi molto duri. Anzi, più sono duri e più emergono sempre gli stessi 2-3.
Credo che 10 anni fa anche i corridori più forti avessero uno, massimo due fuorigiri in canna da sparare durante la gara, quindi chi aveva lo spunto veloce (valverde, ad esempio) teneva duro a ruota fino alla fine e poi sperava di vincere allo sprint, chi non era veloce provava a partire ai -2, -3.
Oggi sembra che il glicogeno si compri al supermercato, ci sono almeno 10 corridori capaci di scattare, poi tenere la Z4 dopo essere andati fuorigiri, poi fare un altro fuorigiri, poi di nuovo Z4... e poi sul traguardo sprintano ancora a 900-1000 watt. Avere benzina infinita ti invoglia a provarci prima, perchè sai che non scoppi.

A cosa sia dovuta questa benzina infinita non lo so, ma penso che questo abbia cambiato le tattiche di gara aprendo a tentativi da lontano.

Riguardo alla durezza del percorso, fare 6'000mt di dislivello salendo 3 volte di fila lo Stelvio è diverso da 6'000mt di dislivello spalmati uniformemente su 270km, credo che in un ipotetico mondiale al Nurburgring se la potrebbero giocare Pogacar, Vingegaard e Evenepoel tanto quanto VDP, Van Aert e Pedersen
 
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gibo2007

Passista
30 Agosto 2015
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Canyon
Penso che il cambiamento abbia spiazzato invece proprio quelli della generazione a cavallo del cambiamento, la famosa generazione dei nati nel '90.
Di quelli se ne sono persi per strada veramente tanti.
Solo il buon Rogla resiste, ma lui non ha fatto tutta la trafila ed è un "nativo" del misuratore di potenza e delle nuove metodologie di allenamento.
 
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Ser pecora

Diretur
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Credo che 10 anni fa anche i corridori più forti avessero uno, massimo due fuorigiri in canna da sparare durante la gara, quindi chi aveva lo spunto veloce (valverde, ad esempio) teneva duro a ruota fino alla fine e poi sperava di vincere allo sprint, chi non era veloce provava a partire ai -2, -3.
Oggi sembra che il glicogeno si compri al supermercato, ci sono almeno 10 corridori capaci di scattare, poi tenere la Z4 dopo essere andati fuorigiri, poi fare un altro fuorigiri, poi di nuovo Z4... e poi sul traguardo sprintano ancora a 900-1000 watt. Avere benzina infinita ti invoglia a provarci prima, perchè sai che non scoppi.

A cosa sia dovuta questa benzina infinita non lo so, ma penso che questo abbia cambiato le tattiche di gara aprendo a tentativi da lontano.

Si, ma non solo. Che uno o due andassero in fuga e dietro in 3-4-5-8 non riescano mai a rientrare anche se organizzati era inconcepibile.
E onestamente, che un Wout o un Pedersen siano più forti di Boonen, Cancellara & c. anche no.
 

Ser pecora

Diretur
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Di quelli se ne sono persi per strada veramente tanti.
Solo il buon Rogla resiste, ma lui non ha fatto tutta la trafila ed è un "nativo" del misuratore di potenza e delle nuove metodologie di allenamento.

Beh, ma Roglic è anche uno fuori scala. Ormai sono tutti appannati da Pogi e MvdP, ma Roglic per palmarés, consistenza e versatilità è uno dei grandi. Se non le avesse sbagliate tutte nel Tour perso all'ultima crono, in particolare.
 

mikimetal91

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Pellegrino proto01
Si, ma non solo. Che uno o due andassero in fuga e dietro in 3-4-5-8 non riescano mai a rientrare anche se organizzati era inconcepibile.
E onestamente, che un Wout o un Pedersen siano più forti di Boonen, Cancellara & c. anche no.
tempi alla mano, lo sono.
dal 2010 al 2019 andavano tutti più piano di oggi, il miglior Froome oggi non sarebbe neanche l'ultimo gregario di Pogacar, sarebbe forse il penultimo che tira ad inizio salita.

Cancellara stesso ha ammesso di essersi dopato quando correva in CSC, ma poi dal 2009-2010 si sono dovuti ripulire tutti e, dati e tempi alla mano, andavano tutti più piano di oggi.

Dirti perchè ci siano 3 fenomei che fanno il vuoto su tutti ( ci metto Vinge), non lo so, ci sarà chi risponde meglio e chi risponde peggio ai 120gr di carbo ora... :==
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Genova
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Bici
Colnago C60
Si, ma non solo. Che uno o due andassero in fuga e dietro in 3-4-5-8 non riescano mai a rientrare anche se organizzati era inconcepibile.
E onestamente, che un Wout o un Pedersen siano più forti di Boonen, Cancellara & c. anche no.
A mio parere è proprio cambiato il modo di affrontare le corse...si và a tutta fin dal primo metro e alla fine di corse così dure,diventa ad eliminazione...il modo di correre mette uno per angolo.
E cmq ad esempio al Fiandre con questo percorso ,io non ricordo grosse rimonte su chi scollina per primo all'ultimo passaggio sul Paterberg,anche da parte di gruppi numerosi...segno evidente che chi rimane indietro è già finito.
 

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
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E' davvero una questione di "generazione di campioni" o si tratta di come è cambiato il ciclismo recentemente?
A parte un paio di personaggi fuori scala io credo che sia cambiato molto il modo di interpretare le corse. Il motivo per cui si sia deciso di farlo non so esattamente dove risieda. In generale però non penso che 10 anni fa fossero tutti più brocchi. Penso che il cambiamento abbia spiazzato invece proprio quelli della generazione a cavallo del cambiamento, la famosa generazione dei nati nel '90.

Comunque in generale mi pare che poi le gare oggi non è che siano cosi aperte a tanti corridori, in particolare su percorsi molto duri. Anzi, più sono duri e più emergono sempre gli stessi 2-3.
Anche per me è l'atteggiamento in gara, MvdP, WvA e ci metto pure RE dal 2019 hanno cambiato l'atteggiamento in corsa dei favoriti. Poi è arrivato TP che lo ha perfezionato. Evidentemente si sono accorti che l'atteggiamento aggressivo in gara paga più di un tatticismo esasperato.

Prima attacchi simili a questi anni erano rarissimi: Froome al Giro, Cancellara e Boonen in qualche caso, poi bisogna andare tanto indietro nel tempo. Adesso è quasi scontato l'attacco da lontano a dimostrazione che è l'atteggiamento dei corridori a fare le corse.

La Sanremo è la cartina di tornasole: ora c'è un parco velocisti completi e sarebbe quasi scontato aspettarsi volatone in via roma ogni anno. Invece la corsa ha ormai preso una piega completamente diversa.

Stabilire che Valverde, Boonen o Cancellara siano più o meno forti di Pogacar, Van der Poel ed Evenepoel cambia poco. A me questi discorsi lasciano indifferente: Boonen è meglio o peggio di Van der Poel? Boh, e anche chi se ne frega visto che nessuno sarebbe in grado di dare una definizione oggettiva di "più forte". Per non parlare di discutere e scornarsi dicendo "è forte ma non è un campione", "anche lui è un campione ma XY ha più classe!".
 
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grimpeur75

Passista
13 Febbraio 2007
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Aosta
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Bici
Bianchi Specialissima disc
Anche per me è l'atteggiamento in gara, MvdP, WvA e ci metto pure RE dal 2019 hanno cambiato l'atteggiamento in corsa dei favoriti. Poi è arrivato TP che lo ha perfezionato. Evidentemente si sono accorti che l'atteggiamento aggressivo in gara paga più di un tatticismo esasperato.

Prima attacchi simili a questi anni erano rarissimi: Froome al Giro, Cancellara e Boonen in qualche caso, poi bisogna andare tanto indietro nel tempo. Adesso è quasi scontato l'attacco da lontano a dimostrazione che è l'atteggiamento dei corridori a fare le corse.

La Sanremo è la cartina di tornasole: ora c'è un parco velocisti completi e sarebbe quasi scontato aspettarsi volatone in via roma ogni anno. Invece la corsa ha ormai preso una piega completamente diversa.

Stabilire che Valverde, Boonen o Cancellara siano più o meno forti di Pogacar, Van der Poel ed Evenepoel cambia poco. A me questi discorsi lasciano indifferente: Boonen è meglio o peggio di Van der Poel? Boh, e anche chi se ne frega visto che nessuno sarebbe in grado di dare una definizione oggettiva di "più forte". Per non parlare di discutere e scornarsi dicendo "è forte ma non è un campione", "anche lui è un campione ma XY ha più classe!".
Direi che Pantani è stato uno dei precursori degli attacchi da lontano…
 

Lucadb6

Apprendista Passista
27 Maggio 2021
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Cesenatico
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Scott Addict
E' davvero una questione di "generazione di campioni" o si tratta di come è cambiato il ciclismo recentemente?
A parte un paio di personaggi fuori scala io credo che sia cambiato molto il modo di interpretare le corse. Il motivo per cui si sia deciso di farlo non so esattamente dove risieda. In generale però non penso che 10 anni fa fossero tutti più brocchi. Penso che il cambiamento abbia spiazzato invece proprio quelli della generazione a cavallo del cambiamento, la famosa generazione dei nati nel '90.

Comunque in generale mi pare che poi le gare oggi non è che siano cosi aperte a tanti corridori, in particolare su percorsi molto duri. Anzi, più sono duri e più emergono sempre gli stessi 2-3.
Quindi é per questo che si dice Rogla Legenda. Lui è l’unico della vecchia guardia che regge, credo che in parte sia dovuto ad aver cominciato l’attività ciclistica più tardi del solito.
Ops ho espresso un concetto già scritto
 
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Lucadb6

Apprendista Passista
27 Maggio 2021
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Scott Addict
Anche per me è l'atteggiamento in gara, MvdP, WvA e ci metto pure RE dal 2019 hanno cambiato l'atteggiamento in corsa dei favoriti. Poi è arrivato TP che lo ha perfezionato. Evidentemente si sono accorti che l'atteggiamento aggressivo in gara paga più di un tatticismo esasperato.

Prima attacchi simili a questi anni erano rarissimi: Froome al Giro, Cancellara e Boonen in qualche caso, poi bisogna andare tanto indietro nel tempo. Adesso è quasi scontato l'attacco da lontano a dimostrazione che è l'atteggiamento dei corridori a fare le corse.

La Sanremo è la cartina di tornasole: ora c'è un parco velocisti completi e sarebbe quasi scontato aspettarsi volatone in via roma ogni anno. Invece la corsa ha ormai preso una piega completamente diversa.

Stabilire che Valverde, Boonen o Cancellara siano più o meno forti di Pogacar, Van der Poel ed Evenepoel cambia poco. A me questi discorsi lasciano indifferente: Boonen è meglio o peggio di Van der Poel? Boh, e anche chi se ne frega visto che nessuno sarebbe in grado di dare una definizione oggettiva di "più forte". Per non parlare di discutere e scornarsi dicendo "è forte ma non è un campione", "anche lui è un campione ma XY ha più classe!".
Non credo che un tempo non facessero queste azioni da lontano per scarsa lungimiranza tattica ma perché non c’erano le possibilità fisiche che ci sono oggi
 

bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
7.716
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Bologna
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Bici
Wilier 110 Air
Non credo che un tempo non facessero queste azioni da lontano per scarsa lungimiranza tattica ma perché non c’erano le possibilità fisiche che ci sono oggi
Un'altra interpretazione potrebbe essere che a quei tempi il doping diffuso avesse livellato i valori, ora sembra stiano riemergendo le differenze fisiologiche tra fuoriclasse e campioni, gregari ecc.
Se ci si pensa nel passato le corse spesso avevano sviluppi non molto diversi, con i campionissimi che vincevano con distacchi abissali.
 
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