Richiesta aiuto per i più biomeccanici

alango

Novellino
10 Novembre 2012
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Colgo l'occasione per segnalare a chi già non abbia avuto modo di leggerlo, un testo che da poco ho acquistato e che mette luce su tante cose, permettendo di sfatare tanti luoghi comuni, tra cui anche quelli sugli angoli di flessione/estensione del ginocchio. Il libro permette di comprendere piuttosto bene i concetti fondamentali che stanno alla base di tutte le eventuali considerazioni sul posizionamento ed aiutano anche a orientarsi tra le eventuali problematiche insorgenti da problemi posturali. No, non sostituisce un buon biomeccanico, soprattutto se il nostro corpo si allontana dalle proporzioni corrette medie, ma ci fa capire il perchè di certi settaggi ed a questo punto ci permette anche di effettuare le eventuali minime correzioni che potrebbero essere necessarie anche dopo la messa in sella del biomeccanico, perchè è un dato di fatto che queste correzioni sono spesso necessarie.
Vedi l'allegato 247573
Ciao tutti i miei dubbi sono nati da quando ho letto anche io il libro in questione... I miei unici dubbi erano legati al fatto che la mia visita biomeccanica è stata fatta quando ho preso la prima bici facevo al max 10000 km all'anno ora ne faccio quasi 20000 e se hai letto il libro io sono un " micro absorber " ovvero sento tutti i cambiamenti anche minimi il che mi manda in difficoltà anche perchè posso misurarmi 5 volte e avere sempre 5 dati diversi anche di poco sopratutto parlando di mm. nelle stesse risposte uno mi dice che sembro in mtb perchè sono troppo alto sui manubri ed uno dice di alzare di 0,5 il manubrio... farò un pò di prove... quello che volevo capire era vedendo la foto in fase di spinta con la pedivella orizzontale al terreno a 45 gradi non vi sembra che il tallone è un pò basso? non dovrebbe essere più alto? cosa dovrei fare per provare a tenerlo più alto? alzare la sella o avanzare\arretrare la tacchetta ? grazie ancora
 

sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
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Ciao tutti i miei dubbi sono nati da quando ho letto anche io il libro in questione... I miei unici dubbi erano legati al fatto che la mia visita biomeccanica è stata fatta quando ho preso la prima bici facevo al max 10000 km all'anno ora ne faccio quasi 20000 e se hai letto il libro io sono un " micro absorber " ovvero sento tutti i cambiamenti anche minimi il che mi manda in difficoltà anche perchè posso misurarmi 5 volte e avere sempre 5 dati diversi anche di poco sopratutto parlando di mm. nelle stesse risposte uno mi dice che sembro in mtb perchè sono troppo alto sui manubri ed uno dice di alzare di 0,5 il manubrio... farò un pò di prove... quello che volevo capire era vedendo la foto in fase di spinta con la pedivella orizzontale al terreno a 45 gradi non vi sembra che il tallone è un pò basso? non dovrebbe essere più alto? cosa dovrei fare per provare a tenerlo più alto? alzare la sella o avanzare\arretrare la tacchetta ? grazie ancora
allora se il tallone risulta basso ragione in piu che stai basso e compensi lavorando di tallone, ma che io sappia, sono atteggiamenti personali, ...chi spinge piu di punta e chi piu a piede "pieno".
 

alango

Novellino
10 Novembre 2012
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Pinarello F8
puoi dissentire tranquillamente, ci mancherebbe
personalmente lo considero anche io posizionato bene nel complesso
per le foto a me sembrano troppo mosse per avere sicurezza "fine" della posizione
nella sua globalità a me pare, ripeto, un filo basso ... non parlo di cm ma un filo basso
peraltro lui stesso ha detto di aver abbassato la sella
stesso discorso l'arretramento e, d'altronde, sempre come detto, se ha abbassato la sella mi pare ovvio che sia diminuito
quanto dovrei provare ad alzare secondo te? grazie per la risposta
 

jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Ciao no la bici non era in bolla era leggermente inclinata verso il basso come in una leggera discesa visto che i rulli che ho io più di questa configurazione non mi permettono di fare e per stare in bolla avrei dovuto mettere degli spessori davanti.
metti gli spessori o un rialzo apposito: quello della elite costa poco
non lo dico per le foto ma per evitare di avere problemi perchè cadi in avanti

quanto dovrei provare ad alzare secondo te? grazie per la risposta
io metterei tutto come da biomeccanico, quindi sia altezza che arretramento, e da li partirei
modifiche successive sono sempre da fare per gradi, 1 alla volta (mai alzare\abbassare e spostare altro in contemporanea), tenendo anche conto che se tocchi qualcosa devi risistemare altro
esempio: se alzi la sella aumenti l'arretramento e viceversa, se aggiungi\togli spessori avvicini\allontani il manubrio ecc

ripeto, comunque, che se si fanno tanti km o si hanno problemi, la cosa migliore è un bio
per me sarebbe impensabile non avere un consiglio e faccio 10k km anno .... figuriamoci fossero 20k
 
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vissiv

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Ciao tutti i miei dubbi sono nati da quando ho letto anche io il libro in questione... I miei unici dubbi erano legati al fatto che la mia visita biomeccanica è stata fatta quando ho preso la prima bici facevo al max 10000 km all'anno ora ne faccio quasi 20000 e se hai letto il libro io sono un " micro absorber " ovvero sento tutti i cambiamenti anche minimi il che mi manda in difficoltà anche perchè posso misurarmi 5 volte e avere sempre 5 dati diversi anche di poco sopratutto parlando di mm. nelle stesse risposte uno mi dice che sembro in mtb perchè sono troppo alto sui manubri ed uno dice di alzare di 0,5 il manubrio... farò un pò di prove... quello che volevo capire era vedendo la foto in fase di spinta con la pedivella orizzontale al terreno a 45 gradi non vi sembra che il tallone è un pò basso? non dovrebbe essere più alto? cosa dovrei fare per provare a tenerlo più alto? alzare la sella o avanzare\arretrare la tacchetta ? grazie ancora
Se hai letto bene il libro, hai anche letto che non esiste una posizione perfetta per tutto e soprattutto un settaggio che risponde sempre al meglio in tutte le situazioni e nel tempo. Va ricercata una finestra di regolazioni che ti preservi da possibili infortuni. Hai letto anche che la massima potenza la otterrai ad una determinata altezza sella, ma che difficilmente quell'altezza sella andrà a braccetto con il migliore comfort e assenza di problemi e a questo punto entra in campo la tua flessibilità, come sei messo con gli ischiocrurali? Perchè se trovi la massima spinta, ma poi ti ritrovi con dolori dietro al ginocchio non vai lontano. Torna a questo punto anche tutto quello che l'autore dice sulla visita biomeccanica, ok le misure statiche, ma è ormai assodato che la visita migliore si basa sulle misure dinamiche perchè tengono conto della flessibilità tra le altre cose e allora, quando hai fatto la visita, perchè se la fai dopo una giornata di lavoro seduto alla scrivania, non sarà come farla alla mattina fresco e magari dopo una seduta di stretching. Ecco perchè anche dopo una visita biomeccanica potrebbero essere necessari aggiustamenti minimi fai da te, ma con cognizione di causa, se sei in un periodo in cui ti alleni bene e fai stretching avrai sicuramente possibilità di settare la sella leggermente più alta, se vieni da un periodo di inattività quei settaggi che magari andavano benissimo, potrebbero cominciare a darti fastidio. Queste cose uno o le sperimenta in proprio, oppure decide di farsi seguire passo per passo dal biomeccanico e allora non basta più una sola visita.
 

alango

Novellino
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Se hai letto bene il libro, hai anche letto che non esiste una posizione perfetta per tutto e soprattutto un settaggio che risponde sempre al meglio in tutte le situazioni e nel tempo. Va ricercata una finestra di regolazioni che ti preservi da possibili infortuni. Hai letto anche che la massima potenza la otterrai ad una determinata altezza sella, ma che difficilmente quell'altezza sella andrà a braccetto con il migliore comfort e assenza di problemi e a questo punto entra in campo la tua flessibilità, come sei messo con gli ischiocrurali? Perchè se trovi la massima spinta, ma poi ti ritrovi con dolori dietro al ginocchio non vai lontano. Torna a questo punto anche tutto quello che l'autore dice sulla visita biomeccanica, ok le misure statiche, ma è ormai assodato che la visita migliore si basa sulle misure dinamiche perchè tengono conto della flessibilità tra le altre cose e allora, quando hai fatto la visita, perchè se la fai dopo una giornata di lavoro seduto alla scrivania, non sarà come farla alla mattina fresco e magari dopo una seduta di stretching. Ecco perchè anche dopo una visita biomeccanica potrebbero essere necessari aggiustamenti minimi fai da te, ma con cognizione di causa, se sei in un periodo in cui ti alleni bene e fai stretching avrai sicuramente possibilità di settare la sella leggermente più alta, se vieni da un periodo di inattività quei settaggi che magari andavano benissimo, potrebbero cominciare a darti fastidio. Queste cose uno o le sperimenta in proprio, oppure decide di farsi seguire passo per passo dal biomeccanico e allora non basta più una sola visita
Ciao si quello che dici è tutto corretto, proverò a rimettere le misure iniziali e da li ripartire riesco a toccare bene le punte dei piedi e alcune volte a scendere anche leggermente più in basso, cosa che per esempio quando avevo iniziato ad andare in bici non riuscivo. Mi togli solo un dubbio se pensi di essere in grado di rispondere. Pedalando noto che sento la caviglia che non si estende bene rimane sempre leggermente contratta cosa può essere secondo te? Se sposto le tacchete dovrei metterle più avanti o indietro o se alzo la sella potrei risolvere? Grazie
 

vissiv

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Se le tacchette sono posizionate correttamente e l'asse del pedale casca tra primo e quinto metatarso non andrei a modificare la posizione, poi in base alla conformazione del tuo piede, solo un biomeccanico può capire se spostarle avanti o dietro. Per la caviglia intendi in generale o solo di un arto, parli della gamba sx di cui a inizio discussione? Anche in questo caso se effettivamente hai un problema di estensione potrebbe essere una mancanza di elasticità del polpaccio o gamba, hai provato a fare stretching e poi vedere se migliora? Rileggendo il tuo primo intervento e la dolorabilità che hai alla gamba sx, non è che soffri di ernia discale? Il dolore che prende ginocchio, bandelletta ileotibiale e gluteo potrebbero essere un sintomo, magari non ernia conclamata, ma un inizio di cui tenere conto. Solo dolore o anche leggera parestesia. Indaga bene, non appellarti a me o altri non specificatamente preparati. Ti dico la mia, a fine 2014, dopo mesi di doloretti in zona lombosacrale a sx e attività continuata senza fermarmi, mi sono ritrovato di colpo una mattina con un'ernia al disco spaventosa che mi ha reso praticamente invalido per almeno 4 mesi, senza poter trovare una posizione antalgica, in continuo movimento alla ricerca di sollievo, giorno e notte, fino alla morfina per poter crollare 2 ore la notte se riuscivo. A distanza di 6 anni ho ancora una mancanza di sensibilità alla gamba, anche se pedalo costantemente...e guai se non lo facessi. Il mio consiglio è di considerare bene la situazione e capire se effettivamente si tratta di problema posturale o deficit di elasticità e da cosa questa possa dipendere, in particolar modo se la cosa riguarda un solo arto visto che se uno è poco elastico lo è in generale e non solo da un lato.
 
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alango

Novellino
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Se le tacchette sono posizionate correttamente e l'asse del pedale casca tra primo e quinto metatarso non andrei a modificare la posizione, poi in base alla conformazione del tuo piede, solo un biomeccanico può capire se spostarle avanti o dietro. Per la caviglia intendi in generale o solo di un arto, parli della gamba sx di cui a inizio discussione? Anche in questo caso se effettivamente hai un problema di estensione potrebbe essere una mancanza di elasticità del polpaccio o gamba, hai provato a fare stretching e poi vedere se migliora? Rileggendo il tuo primo intervento e la dolorabilità che hai alla gamba sx, non è che soffri di ernia discale? Il dolore che prende ginocchio, bandelletta ileotibiale e gluteo potrebbero essere un sintomo, magari non ernia conclamata, ma un inizio di cui tenere conto. Solo dolore o anche leggera parestesia. Indaga bene, non appellarti a me o altri non specificatamente preparati. Ti dico la mia, a fine 2014, dopo mesi di doloretti in zona lombosacrale a sx e attività continuata senza fermarmi, mi sono ritrovato di colpo una mattina con un'ernia al disco spaventosa che mi ha reso praticamente invalido per almeno 4 mesi, senza poter trovare una posizione antalgica, in continuo movimento alla ricerca di sollievo, giorno e notte, fino alla morfina per poter crollare 2 ore la notte se riuscivo. A distanza di 6 anni ho ancora una mancanza di sensibilità alla gamba, anche se pedalo costantemente...e guai se non lo facessi. Il mio consiglio è di considerare bene la situazione e capire se effettivamente si tratta di problema posturale o deficit di elasticità e da cosa questa possa dipendere, in particolar modo se la cosa riguarda un solo arto visto che se uno è poco elastico lo è in generale e non solo da un lato.
si intendo la caviglia sx all'inizio della discussione.... spero che non sia ernia discale come hai detto tu .... mi hai fatto cag.... addosso! grazie comunque
 

vissiv

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si intendo la caviglia sx all'inizio della discussione.... spero che non sia ernia discale come hai detto tu .... mi hai fatto cag.... addosso! grazie comunque
No dai ora non farti venire paure inutili, però ho imparato a mie spese a non sottovalutare certi dolori, in pratica era un fastidio che bene o male avevo avuto negli anni passati, poi in occasione di uno sforzo banale ma asimmetrico (figurati che ho aiutato mio padre ad alzarsi dal letto usando un solo braccio) è successo il patatrac. Ho avuto modo di documentarmi nei mesi successivi ed ho capito che le persone che hanno degli inizi di ernia discale e che se la portano dietro sono tantissimi. Per il discorso caviglia mi spiace, purtroppo ci sono delle cose che possono trovare motivazione in tante cause, in questo modo sarebbe un tirare a sorte. Considera comunque che ognuno ha la sua pedalata e che entro certi limiti può flettere ed estendere la caviglia a modo suo senza che sia per forza un problema. In generale come leggevi nel libro, questo voler a tutti i costi imporre una modalità di pedalata, anche riguardo l'allineamento anca, ginocchio e piede, andrebbe rivista secondo molti perchè potrebbe in realtà causare a seconda dei casi più problemi che vantaggi. Se l'altezza sella è corretta e le tacchette messe bene, con un telaio di misura appropriata, non mi preoccuperei più di tanto, al limite potrebbe essere anche un vizio di pedalata tuo che magari potresti provare a correggere dedicandoci del tempo quando pedali. Almeno tu non abbia un arto parecchio più lungo dell'altro, il problema, se fosse di settaggio sella e tacchette, si manifesterebbe su entrambe le caviglie. Infine una cosa importante, non tutti i problemi sono riconducibili a errata posizione in sella, parli di 20000 km all'anno...sono tanti, assicurati di non sovraccaricare troppo il fisico, e se avverti dolori datti tempo, non caricare ulteriormente e salta qualche uscita.
 

alango

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No dai ora non farti venire paure inutili, però ho imparato a mie spese a non sottovalutare certi dolori, in pratica era un fastidio che bene o male avevo avuto negli anni passati, poi in occasione di uno sforzo banale ma asimmetrico (figurati che ho aiutato mio padre ad alzarsi dal letto usando un solo braccio) è successo il patatrac. Ho avuto modo di documentarmi nei mesi successivi ed ho capito che le persone che hanno degli inizi di ernia discale e che se la portano dietro sono tantissimi. Per il discorso caviglia mi spiace, purtroppo ci sono delle cose che possono trovare motivazione in tante cause, in questo modo sarebbe un tirare a sorte. Considera comunque che ognuno ha la sua pedalata e che entro certi limiti può flettere ed estendere la caviglia a modo suo senza che sia per forza un problema. In generale come leggevi nel libro, questo voler a tutti i costi imporre una modalità di pedalata, anche riguardo l'allineamento anca, ginocchio e piede, andrebbe rivista secondo molti perchè potrebbe in realtà causare a seconda dei casi più problemi che vantaggi. Se l'altezza sella è corretta e le tacchette messe bene, con un telaio di misura appropriata, non mi preoccuperei più di tanto, al limite potrebbe essere anche un vizio di pedalata tuo che magari potresti provare a correggere dedicandoci del tempo quando pedali. Almeno tu non abbia un arto parecchio più lungo dell'altro, il problema, se fosse di settaggio sella e tacchette, si manifesterebbe su entrambe le caviglie. Infine una cosa importante, non tutti i problemi sono riconducibili a errata posizione in sella, parli di 20000 km all'anno...sono tanti, assicurati di non sovraccaricare troppo il fisico, e se avverti dolori datti tempo, non caricare ulteriormente e salta qualche uscita.
No dai ora non farti venire paure inutili, però ho imparato a mie spese a non sottovalutare certi dolori, in pratica era un fastidio che bene o male avevo avuto negli anni passati, poi in occasione di uno sforzo banale ma asimmetrico (figurati che ho aiutato mio padre ad alzarsi dal letto usando un solo braccio) è successo il patatrac. Ho avuto modo di documentarmi nei mesi successivi ed ho capito che le persone che hanno degli inizi di ernia discale e che se la portano dietro sono tantissimi. Per il discorso caviglia mi spiace, purtroppo ci sono delle cose che possono trovare motivazione in tante cause, in questo modo sarebbe un tirare a sorte. Considera comunque che ognuno ha la sua pedalata e che entro certi limiti può flettere ed estendere la caviglia a modo suo senza che sia per forza un problema. In generale come leggevi nel libro, questo voler a tutti i costi imporre una modalità di pedalata, anche riguardo l'allineamento anca, ginocchio e piede, andrebbe rivista secondo molti perchè potrebbe in realtà causare a seconda dei casi più problemi che vantaggi. Se l'altezza sella è corretta e le tacchette messe bene, con un telaio di misura appropriata, non mi preoccuperei più di tanto, al limite potrebbe essere anche un vizio di pedalata tuo che magari potresti provare a correggere dedicandoci del tempo quando pedali. Almeno tu non abbia un arto parecchio più lungo dell'altro, il problema, se fosse di settaggio sella e tacchette, si manifesterebbe su entrambe le caviglie. Infine una cosa importante, non tutti i problemi sono riconducibili a errata posizione in sella, parli di 20000 km all'anno...sono tanti, assicurati di non sovraccaricare troppo il fisico, e se avverti dolori datti tempo, non caricare ulteriormente e salta qualche uscita.
grazie mille sei stato gentilissimo
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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mia
Scusate se intervengo ma chiedo:
perchè molti hanno scritto che la posizione delle tacchette è sempre quella quando in realtà si deve adattare alla posizione in sella ?
Fermo restando che il metatarso andrebbe posizionato all'incirca (all'incirca) sul perno pedale.. ma non è obbligatorio perchè ognuno di noi ha il proprio punto di spinta sul piede, tanto che ognuno ha la propria conformazione del piede.
Cmq Alango.. quando usavi la sella a 72,5 cm non hai provato ad avanzarla di 2-3 o 4 mm ?
 

vissiv

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Scusate se intervengo ma chiedo:
perchè molti hanno scritto che la posizione delle tacchette è sempre quella quando in realtà si deve adattare alla posizione in sella ?
Fermo restando che il metatarso andrebbe posizionato all'incirca (all'incirca) sul perno pedale.. ma non è obbligatorio perchè ognuno di noi ha il proprio punto di spinta sul piede, tanto che ognuno ha la propria conformazione del piede.
Cmq Alango.. quando usavi la sella a 72,5 cm non hai provato ad avanzarla di 2-3 o 4 mm ?
Non è la posizione in sella a doversi adattare a quella delle tacchette. Andrebbero prima posizionate le tacchette nel modo corretto e qui viene tutto il tuo discorso sul piede di conformazione differente ed eventuali modi differenti di pedalata con tacco leggermente interno o esterno, oltre che diritto. Quando hai il giusto settaggio di partenza delle tacchette, visto che in base alla marca variano un pò di cose, allora prendi in considerazione l'altezza sella partendo dalla misura più probabile e capendo se devi spostarti in + o - da quell'altezza considerando che l'altezza di massima potenza non per forza deve coincidere con quella di maggior comfort visto che la flessibilità dei muscoli delle gambe non è uguale per tutti e non è uguale neanche per la stessa persona in momenti differenti. Questo è il mio pensiero.
 

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Ma la pedivella deve essere parallela al tubo piantone, o perpendicolare al terreno,? Perché la massima estensione della gamba la si ha con la pedivella parallela al tubo piant
In realtà quello sarebbe il punto morto inferiore se tu stessi sempre seduto nella stessa posizione, se ti sposti sulla sella può variare, se ti alzi in piedi anche.
 

cbr70

Scalatore
6 Giugno 2018
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Non è la posizione in sella a doversi adattare a quella delle tacchette. Andrebbero prima posizionate le tacchette nel modo corretto e qui viene tutto il tuo discorso sul piede di conformazione differente ed eventuali modi differenti di pedalata con tacco leggermente interno o esterno, oltre che diritto. Quando hai il giusto settaggio di partenza delle tacchette, visto che in base alla marca variano un pò di cose, allora prendi in considerazione l'altezza sella partendo dalla misura più probabile e capendo se devi spostarti in + o - da quell'altezza considerando che l'altezza di massima potenza non per forza deve coincidere con quella di maggior comfort visto che la flessibilità dei muscoli delle gambe non è uguale per tutti e non è uguale neanche per la stessa persona in momenti differenti. Questo è il mio pensiero.
anche secondo me bisogna partire dal posizionamento delle tacchette e adeguare tutto il resto.

quello che si tende a guardare tuttavia sono le geometrie della bici dove giustamente se alzi la sella , questa arretra.ma si perde di vista di come invece si spostano le ossa ed i loro cinematismi Immagine-30.png
queste due cose (geometrie bici e posizionamento cinematismi ossa) si sommano , percui abbassare od alzare la sella anche di pochi mm comporta spostamenti del ginocchio (nella figura bisogna immaginare ferma la sella di conseguenza si sposterebbe il ginocchio) , significativi.

detto questo , io alzo e abbasso la sella e non faccio mai caso a queste cose , penso infatti che ci sia un range dove non si hanno problemi e non un punto fisso.

so solo che se abbasso troppo mi viene male alle gambe, se alzo troppo alla schiena (si muove il bacino). in pianura o meglio in presa bassa tendo ad avanzare , in salita o presa alta no. percui regolo la sella in modo che non mi infastidisca in ambo i modi.

di piu' non so , perche' per fortuna non ho dolori e i watt non migliorano in nessun modo tentato.

ps ultimamente mi sto concentrando nel trovare una posizione che mi permetta una buona moblita' della caviglia per aiutarmi meglio coi polpacci almeno nella fase finale della spinta , cosa che mi sembra avvenire alzando ed avanzando la sella ma non so invero se sia importante o giusto. provo!
 
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anche secondo me bisogna partire dal posizionamento delle tacchette e adeguare tutto il resto.

quello che si tende a guardare tuttavia sono le geometrie della bici dove giustamente se alzi la sella , questa arretra.ma si perde di vista di come invece si spostano le ossa ed i loro cinematismi Vedi l'allegato 248169
queste due cose (geometrie bici e posizionamento cinematismi ossa) si sommano , percui abbassare od alzare la sella anche di pochi mm comporta spostamenti del ginocchio (nella figura bisogna immaginare ferma la sella di conseguenza si sposterebbe il ginocchio) , significativi.

detto questo , io alzo e abbasso la sella e non faccio mai caso a queste cose , penso infatti che ci sia un range dove non si hanno problemi e non un punto fisso.

so solo che se abbasso troppo mi viene male alle gambe, se alzo troppo alla schiena (si muove il bacino). in pianura o meglio in presa bassa tendo ad avanzare , in salita o presa alta no. percui regolo la sella in modo che non mi infastidisca in ambo i modi.

di piu' non so , perche' per fortuna non ho dolori e i watt non migliorano in nessun modo tentato.

ps ultimamente mi sto concentrando nel trovare una posizione che mi permetta una buona moblita' della caviglia per aiutarmi meglio coi polpacci almeno nella fase finale della spinta , cosa che mi sembra avvenire alzando ed avanzando la sella ma non so invero se sia importante o giusto. provo!
La famosa finestra si regolazione di cui si parlava per preservarsi da traumi. Torna anche il discorso dei problemi alla schiena se la sella è troppo alta, con eventuali dolori dietro ginocchio all'inserzione degli ischiocrurali e problemi al ginocchio anteriore se la sella è troppo bassa con ginocchio avanzato.
 
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