Scorrevolezza. Risponde l'esperto

Ser pecora ha scritto:

Si, ma è applicarla che non è cosi' scontato, altrimenti qualunque neolaureato andrebbe bene per progettare anche il ponte sullo stretto (che è tutta "meccanica classica") :-)

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Ser pecora ha scritto:

Perché la tale soluzione, magari perché più costosa, viene utilizzata su ruote di alta gamma, dove ogni componente è di qualità superiore.
E questo probabilmente rende la tale ruota, come insieme, migliore rispetto ad un'altra.

Ovvero, è impossibile accorgersi del mezzo watt in meno di assorbimento, ma sarà probabilmente facile accorgersi che la tal ruota con cuscinetti ceramici, piste ceramiche, pesante mezzo kilo in meno, etc... sia in qualche modo "migliore" di quella da 100eu.

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CONTERALLY ha scritto:

Visto che le metodologie complesse non sono per se stesse forti, credo che la prova più semplice sia quella di scendere da una discesa che termina in un piano a pedali fermi. La distanza percorsa ci dirà quali ruote offrono maggiori prestazioni.

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SoftMachine ha scritto:

200 messaggi piu' milioni di 3d per nulla..

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CONTERALLY ha scritto:

Visto che le metodologie complesse non sono per se stesse forti, credo che la prova più semplice sia quella di scendere da una discesa che termina in un piano a pedali fermi. La distanza percorsa ci dirà quali ruote offrono maggiori prestazioni.

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BEM1974 ha scritto:

io direi lanciamo questa bendetta ruota da un aereo a circa 18000 metri sopra all'everest e nei 10000mt di caduta libera cronometriamo in modo da verificare bl'aerodinamicità, poi la facciamo rotolare giù per i circa 10000mt di pendio e vediamo la SCORREVOLEZZA e mano amano che scende il grip sulla neve, banato, brecciolino e asfalto!!Lo ripetiamo m100 volte e facciamo una media dei risultati!! così sapremo davvero quella che scorre meglio!!!

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albertop ha scritto:

io direi che possiamo sollevare la ruota davanti, far girare la ruota lanciandola con le mani e cronometrare in quanto tempo di ferma

le condizioni per mettere alla pari tutte le ruote provate sono le seguenti:
- il lanciatore deve essere sempre lo stesso, deve lasciar passare almeno un'ora fra un lancio e l'altro per recuperare le forze, prima del lancio deve mangiare mezzo etto di stracchino e deve lanciare sempre col massimo della forza, avendo cura che il massimo sia veramente il massimo
- il locale dove si effettuano le prove deve essere tenuto a temperatura costante e con la porta chiusa; nessuno deve respirare troppo intensamente
- il tempo misurato per ogni ruota va corretto in funzione del numero di raggi, tenendo fermo il tempo per le ruote con 28 raggi e aggiungendo o togliendo un numero di secondi pari al numero di raggi in più o in meno di 28, moltiplicato per la radice quadrata di pi greco
- finito tutto, facciamo un bel sorteggio per determinare quale sia la ruota migliore

che ne dite, si può fare?

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CONTERALLY ha scritto:

Viva Coppi.

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SoftMachine ha scritto:

Pero'....la questione acquaplaning come la risolviamo?

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albertop ha scritto:

mettiamo i pattini sotto alle ruote e moltiplichiamo i risultati per il numero di Nusselt

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SoftMachine ha scritto:

Questo e' vero e nessuno ha mai detto il contrario. Delle diverse qualita' dell'insieme ruota, nessuno ha mai negato l'esistenza.
Casomai si e' cercato di evidenziare che tali differenze si traducono in minimi vantaggi prestazionali prima di tutto impercettibili e, secondariamente, facilmente inficiabili nell'uso che ne fa un cicloamatore o un cicloturista.

Se poi analizziamo solo ed esclusivamente i cuscinetti (che mi pare fosse l'intento di molti degli interventi) le differenze diventano cosi' impercettibili da essere difficilmente rilevabili anche strumentalmente.
Dunque, quando leggo di utenti che al cambio ruote parlano di scorrevolezza aumentata in modo esponenziale e percettibile per non parlare di cambiamenti dell'altro mondo o bici che scappano da sotto i pedali (e mi chiedo dove vadano a finire, tutte sole) intervengo perche' ritengo siano informazioni provatamente false.
Cosi' come, in altri 3d nei quali un utente chiede lumi sulle ruote, se leggo interventi che decantano la scorrevolezza dei mozzi dell'una o dell'altra marca e sottolineano diffrerenze percettibilmente marcate, intervengo per portare la mia testimonianza. I forum servono a questo.
Che ci vuoi fare, Ser, ho un senso di giustizia molto elevato, da buon Agente

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vigorelli 1954 ha scritto:

......e sei rimasto indietro :asd: leggevo poco fà in altro 3D di un nuovo telaio che ad ogni spinta di pedale te la restituisce anzi te la moltiplica ma allora non si potrà usare in gara !?!
Scusate l'OT Buone Feste

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saurox ha scritto:

Leggendo del solito telaio che durante le ripetute ti spinge da dietro ... mi è venuto naturale di mettermi con le spalle al muro, non vorrei mai che facesse anche altri scherzi da dietro ......

Buone Feste a tutti

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vigorelli 1954 ha scritto:

......e sei rimasto indietro :asd: leggevo poco fà in altro 3D di un nuovo telaio che ad ogni spinta di pedale te la restituisce anzi te la moltiplica ma allora non si potrà usare in gara !?!
Scusate l'OT Buone Feste

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papalla ha scritto:

indica il post!

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xtrncpb ha scritto:

Io per verificare la scorrevolezza dei mozzi delle ruote utilizzo un metodo empirico ma a mio parere abbastanza valido, se non altro perchè le condizioni statiche sono uguali per tutti (ovviamente non c'è carico sulle ruote).

- Tolgo gli pneumatici alle ruote (ciò NON VALE per i tubolari, che se già montati di serie li lascio dove sono, rimandando il test nel momento in cui dovrò smontarli per sostituirli).
- Metto la bici sul cavalletto da officina, in equilibrio (non deve pendere nè anteriormente nè posteriormente).
- Appoggio il mandrino di un trapano avvitatore - cui ho applicato una banda gommata (ottimo il butile di una vecchia camere d'aria) per evitare danneggiamenti dovuti allo sfregamento - al cerchio e avvio la sua rotazione fino a raggiungere 600 giri/minuto.
- Tolgo il contatto del mandrino dalla ruota e misuro l'intervallo di tempo che impiega la stessa a ritornare nello stato di immobilità.

Questo test l'ho sempre fatto con ruote nuove, ma il suggerimento di Marchisio relativo al rodaggio dei ruotismi interni mi ha fatto capire che dovrò rifarlo anche dopo un certo periodo di utilizzo.

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ronco ha scritto:

è un sistema che non vale niente... se il cerchio è + pesante avrà + inerzia e quindi girera di +

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xtrncpb ha scritto:

Infatti nei miei post successivi ho precisato che si tratta di una prova assolutamente empirica, che andrebbe fatta solo con il mozzo (ma occorrono macchinari particolari che non ho).
Ad ogni modo il mio personalissimo test fornisce dei risultati interessanti (per me) in condizioni omogenee applicate all'insieme mozzo+raggi+cerchio.

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