sellaronda ? da dove?

Ghila

Passista
18 Giugno 2009
4.453
185
43
Maranello
www.ghila.it
Bici
Specialized Tarmac SL4 S-Works
Per me il giro è obbligatoriamente antiorario.
Partenza dal comodissimo parcheggio di Pieve di Livinallongo, con fontana di acqua freschissima e due tavoli da pic nic ottimi per mangiare un panino e bere una birra (che ti sarai portato da casa in un frighetto con un bel pò di ghiaccio) quando avrai finito di descrivere questo diadema.
Nei 7 km che ti porteranno ad Arabba avrai il Gruppo Sella che ti viene incontro in leggera ascesa.
Io scalo per primo sempre il Campolongo: mi piacciono i prati verdi quando scollino e Corvara che spunta ai piedi del Sassongher man mano che affronto il toboga dei tornanti in discesa. Il Gardena, dopo l'abitato di Colfosco, si fa pedalabile: alla tua sinistra potrai ammirare la maestosa Val di Mesdì e poco dopo la Torre Exner alla cui sommità, tirando gli occhi, vedrai il piccolo ponte sospeso che è il culmine della Ferrata Tridentina. Solo a Passo quasi raggiunto ti accorgerai di essere stato "scortato", alla tua destra, dal Gruppo del Cir.
Andando verso il bivio che ti introdurrà al Sella credo rimarrai colpito, nel tratto di falsopiano spesso all'ombra, dalla parete nord del Sella coperta di argento.
A Plan de Gralba cominci l'ascesa verso il terzo passo.
Che non finisce quando vedrai il rifugio Sella ma un chilometro dopo: meglio così perchè così ti godrai di più il Sasso Lungo ed il Sasso Piatto alla tua destra e gli ultimi 500 metri che, quasi tu corra fra una striscia d'asfalto larga poco più 5 metri,ti porteranno al Passo Sella.
Lì spesso c'è una mamma capra con le sue piccole caprette che blocca il traffico: è uno spettacolo quando ti vengono vicine, prendine una in braccio. E' un bel contatto con la natura in mezzo ai tanti turisti che hanno guadagnato il panorama senza fare un briciolo di fatica con le loro moto ed auto.
Scendi il Sella, dopo circa un chilometro, facendo una curva a destra girerai attorno ad casa semiabbandonata: se hai bisogno di acqua fermati pure perchè il rubinetto del lavabo di cemento, ad una decina di metri dal ciglio stradale e nascosto dietro un masso, è aperto.
A questo punto risali in bici e dopo poche centinaia di metri farai un rettilineo che ti farà acquistare una bella velocità: tira i freni e rallenta, gira la testa a sinistra e poi sali con gli occhi la parete immensa e altissima che sembra caderti addosso. Da perderci l'equilibrio.
Il Pordoi inizia senza introduzioni, all'inizio corri fra gli abeti ma poi gli alberi si diradano pian piano lasciandoti vedere il ghiacciaio della Marmolada mentre sali.
Il passo lo ricordo soprattutto per Maria Piaz che a inizio '900 dava ristoro ai viandanti ad oltre 2000 metri di quota.
Il bello viene scendendo: sotto di te potrai contare tutti i tornati che ti riporteranno ad Arabba, li vedi tutti. Dal primo all'ultimo.Sono 33. Percorrendone alcuni, nella prima metà (a circa 1700 metri di altitudine) ti accorgerai che l'asfalto rovinato lascia intravedere il porfido: è stato posato circa 110 anni fa.
Arabba la riattraversi in pochi secondi. La strada scende. Credo che i colpi di pedali non siano faticosi.
Poco prima di Pieve a me piace tantissimo il paesino di Omella che è abbarbicato sui prati a destra, oltre il torrente Cordevole.
Ora la strada risale un pò prima di Pieve; alla tua destra c'è una montagna che non c'è più: è il Col di Lana (o Col di Sangue); durante la prima guerra mondiale gli italiani hanno tirato giù gli austriaci con 5 tonnellate di dinamite. Con loro è sparita anche la cima montuosa.
Scollini in centro paese e sei di nuovo al parcheggio per il meritato ristoro.
Il giro del Sella è un piccolo viaggio onirico da fare col naso all'insù.

quasi quasi mi vengono i lacrimoni...:cry::cry::cry:
 

dueruote

Pignone
14 Settembre 2008
151
0
49
monsummano terme (pt)
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Per me il giro è obbligatoriamente antiorario.
Partenza dal comodissimo parcheggio di Pieve di Livinallongo, con fontana di acqua freschissima e due tavoli da pic nic ottimi per mangiare un panino e bere una birra (che ti sarai portato da casa in un frighetto con un bel pò di ghiaccio) quando avrai finito di descrivere questo diadema.
Nei 7 km che ti porteranno ad Arabba avrai il Gruppo Sella che ti viene incontro in leggera ascesa.
Io scalo per primo sempre il Campolongo: mi piacciono i prati verdi quando scollino e Corvara che spunta ai piedi del Sassongher man mano che affronto il toboga dei tornanti in discesa. Il Gardena, dopo l'abitato di Colfosco, si fa pedalabile: alla tua sinistra potrai ammirare la maestosa Val di Mesdì e poco dopo la Torre Exner alla cui sommità, tirando gli occhi, vedrai il piccolo ponte sospeso che è il culmine della Ferrata Tridentina. Solo a Passo quasi raggiunto ti accorgerai di essere stato "scortato", alla tua destra, dal Gruppo del Cir.
Andando verso il bivio che ti introdurrà al Sella credo rimarrai colpito, nel tratto di falsopiano spesso all'ombra, dalla parete nord del Sella coperta di argento.
A Plan de Gralba cominci l'ascesa verso il terzo passo.
Che non finisce quando vedrai il rifugio Sella ma un chilometro dopo: meglio così perchè così ti godrai di più il Sasso Lungo ed il Sasso Piatto alla tua destra e gli ultimi 500 metri che, quasi tu corra fra una striscia d'asfalto larga poco più 5 metri,ti porteranno al Passo Sella.
Lì spesso c'è una mamma capra con le sue piccole caprette che blocca il traffico: è uno spettacolo quando ti vengono vicine, prendine una in braccio. E' un bel contatto con la natura in mezzo ai tanti turisti che hanno guadagnato il panorama senza fare un briciolo di fatica con le loro moto ed auto.
Scendi il Sella, dopo circa un chilometro, facendo una curva a destra girerai attorno ad casa semiabbandonata: se hai bisogno di acqua fermati pure perchè il rubinetto del lavabo di cemento, ad una decina di metri dal ciglio stradale e nascosto dietro un masso, è aperto.
A questo punto risali in bici e dopo poche centinaia di metri farai un rettilineo che ti farà acquistare una bella velocità: tira i freni e rallenta, gira la testa a sinistra e poi sali con gli occhi la parete immensa e altissima che sembra caderti addosso. Da perderci l'equilibrio.
Il Pordoi inizia senza introduzioni, all'inizio corri fra gli abeti ma poi gli alberi si diradano pian piano lasciandoti vedere il ghiacciaio della Marmolada mentre sali.
Il passo lo ricordo soprattutto per Maria Piaz che a inizio '900 dava ristoro ai viandanti ad oltre 2000 metri di quota.
Il bello viene scendendo: sotto di te potrai contare tutti i tornati che ti riporteranno ad Arabba, li vedi tutti. Dal primo all'ultimo.Sono 33. Percorrendone alcuni, nella prima metà (a circa 1700 metri di altitudine) ti accorgerai che l'asfalto rovinato lascia intravedere il porfido: è stato posato circa 110 anni fa.
Arabba la riattraversi in pochi secondi. La strada scende. Credo che i colpi di pedali non siano faticosi.
Poco prima di Pieve a me piace tantissimo il paesino di Omella che è abbarbicato sui prati a destra, oltre il torrente Cordevole.
Ora la strada risale un pò prima di Pieve; alla tua destra c'è una montagna che non c'è più: è il Col di Lana (o Col di Sangue); durante la prima guerra mondiale gli italiani hanno tirato giù gli austriaci con 5 tonnellate di dinamite. Con loro è sparita anche la cima montuosa.
Scollini in centro paese e sei di nuovo al parcheggio per il meritato ristoro.
Il giro del Sella è un piccolo viaggio onirico da fare col naso all'insù.
Belle parole per descrivere posti stupendi, adoro le dolomiti, d'estate con la bici e in inverno sugli sci.
 

vito60

Pignone
11 Gennaio 2010
297
5
Roma
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Bici
Bianchi Oltre XR2 2015 Campy SR
Le Dolomiti: scenario sublime e austero di Madre Natura che tutto il mondo ci invidia! :love[1]:
Sono su ogni estate e soggiorno a Canazei. Per me si comincia dal Sella e poi via via fino al Pordoi.
 

Van Kempen

Apprendista Passista
26 Ottobre 2008
1.080
411
Pavia
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Bici
Cannondale SuperSix EVO + Sram Force eTap AXS + Campagnolo Bora WTO
Ciao, io andrò il mese prossimo e dovrei pernottare ad Arabba. Visto che mi fermerò solo 2 giorni pieni vorrei fare il più possibile (il max sarebbe il percorso del Sella Ronda e attaccarci un'altra salita il giorno successivo), l'unica incognita (e visto l'andazzo di questo periodo) è il tempo... spero proprio di non capitare male perchè mi dispiacerebbe molto, soprattutto perchè sono mesi che aspetto il momento di andarci! :sbavon:
 

vito60

Pignone
11 Gennaio 2010
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Bianchi Oltre XR2 2015 Campy SR
Ciao, io andrò il mese prossimo e dovrei pernottare ad Arabba. Visto che mi fermerò solo 2 giorni pieni vorrei fare il più possibile (il max sarebbe il percorso del Sella Ronda e attaccarci un'altra salita il giorno successivo), l'unica incognita (e visto l'andazzo di questo periodo) è il tempo... spero proprio di non capitare male perchè mi dispiacerebbe molto, soprattutto perchè sono mesi che aspetto il momento di andarci! :sbavon:

Beh...oltre al Sella Ronda, il giorno successivo vai verso Pieve di Liv., Caprile e poi il mitico Fedaia. Scollini su Canazei e risali verso il Pordoi per poi tornare ad Arabba. Il Fedaia: una "cosa" che non si dimentica per tutta la vita!!! :-)
 

ivangms

Apprendista Cronoman
25 Ottobre 2008
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Concordia Sagittaria
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Cervèlo R3 SL & Deda Scuro25 Disc
Ciao, io andrò il mese prossimo e dovrei pernottare ad Arabba. Visto che mi fermerò solo 2 giorni pieni vorrei fare il più possibile (il max sarebbe il percorso del Sella Ronda e attaccarci un'altra salita il giorno successivo), l'unica incognita (e visto l'andazzo di questo periodo) è il tempo... spero proprio di non capitare male perchè mi dispiacerebbe molto, soprattutto perchè sono mesi che aspetto il momento di andarci! :sbavon:
Il secondo giorno ti consiglierei di scendere verso Pieve e poi a Cernadoi inizi a salire verso il Falzarego che è pedalabile: tra l'altro è bellissimo il Lagazuoi che compare in lontananza appena si vedono le gallerie (una semiaperta e l'altra chiusa ma ben illuminata dalla luce solare). Conquistato il passo fai il drittone che ti porta al Valparola: li sopra ti sembrerà di correre in un paesaggio lunare. Appena passati rifugio e passo omonimo non c'è che da scendere verso La Villa ammirando però alla tua destra il Lavarella e Le Conturines.
A La Villa ti dirigi verso Corvara e da qui il Campolongo, una volta scollinato, ti fara scendere dove sei partito.
 

Van Kempen

Apprendista Passista
26 Ottobre 2008
1.080
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Pavia
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Cannondale SuperSix EVO + Sram Force eTap AXS + Campagnolo Bora WTO
Grazie per i consigli! Spero che il mese di giugno sia più clemente dal punto di vista meteorologico! o-o
 

taeon82

Apprendista Velocista
25 Maggio 2009
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96
San donà di piave
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De rosa Merak
Il secondo giorno ti consiglierei di scendere verso Pieve e poi a Cernadoi inizi a salire verso il Falzarego che è pedalabile: tra l'altro è bellissimo il Lagazuoi che compare in lontananza appena si vedono le gallerie (una semiaperta e l'altra chiusa ma ben illuminata dalla luce solare). Conquistato il passo fai il drittone che ti porta al Valparola: li sopra ti sembrerà di correre in un paesaggio lunare. Appena passati rifugio e passo omonimo non c'è che da scendere verso La Villa ammirando però alla tua destra il Lavarella e Le Conturines.
A La Villa ti dirigi verso Corvara e da qui il Campolongo, una volta scollinato, ti fara scendere dove sei partito.
E se hai gamba ci metti anche il giau....
o-o
 

ricky92

Novellino
13 Aprile 2010
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0
Padova
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Ghost
Ciao io l'ho fatto con la mtb per strada l'anno scorso per la prima volta.. partito da San Cassiano si arriva a Corvara, bel riscaldamento, poi ho fatto il gardena che è stra facile; subito dopo il sellla , anche questo molto semplice; poi c'è il pordoi che lo fai più piano perchè cmq senti un po la stanchezza anche perchè è il + lungo di tutti! infine scendi ad arabba e ti fai il campolongo che è una passeggiata, puoi così anche tirare un po'!!

ciaoooo :mrgreen:
 

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