Sentirsi inferiori o inadeguati è una condizione psicologica, che non ha nulla a che vedere con la tecnica.
Analogamente tra andare con vestiti di una sartoria di lusso o con quelli OVS. tecnicamente sono tutti vestiti. Bisogna impaare a vivere con se stessi senza guardarsi e contfrontarsi con gli altri.
Che poi tutto ha evidentemente dei limiti, forse uno dei problemi ad andare in ufficio con canotta bianca sporca di pizza, boxer e ciabatta havaianas, e così conciato un po' in imbarazzo, anche giustamente, lo prova, anche se tecnicamente quelli sono vestiti.
Però questo pone un problema più di fondo, ovvero perché uno va in bici e che scopi ha. E' ovvio che se lo scopo è relazionale e di appartenenza ad un gruppo, può anche avere senso un imbarazzo, se uno gira per conto proprio, cosa gli frega ? In senso generale essendo le bici verniciate, e non conscendo la produzione mondiale degli ultimi 25 anni, io nemmeno so se il tizio che incrocio o mi passa di fianco ha un bici di questo o quel materiale. E' già tanto se quando uno mi passa in salita capisco con che rapporto mi sta sverninciando.
Certo che anche dovendo guardare quello, allora dovrei smettere di fare qualsiasi sport, perché in qualsiasi attività io faccia sono atleticamente inferiore a qualcun altro. Lo sono oggi come lo ero ieri che ero più in forma.
Dal punto di vista tecnico sono di recente passato da una vecchietta in alluminio a una nuova in carbonio; cosa dire, sarà che l'ho scelta con più cura e c'è l'entusiasmo che da un buon effetto placebo, ma io mi ci trovo meglio; purtroppo l'unica cosa in cui più o meno siamo li sono i tempi in salita, ma ad esempio arrivo a casa meno rotto di prima. In generale essendo una bici più nuova e quindi con logiche più moderne ho trovato un gran miglioramento in discesa, ma credo che ad uno col manico non farebbe differenza. Del resto è impossibile decidere se il miglioramenti è per il carbonio, per i copertoncini più larghi, per i freni a disco, per la migliore posizione o per effetto placebo/entusiasmo.