Oddio, alla UAE ne hanno "rovinati" tanti sia di talenti (o presunti tali) che non sono sbocciati, sia di campioni affermati che sono calati di brutto una volta in UAE (a memoria Aru, Daniel Martin, Kristoff, Rui Costa...). Sicuramente hanno fatto errori da cui hanno imparato per la magistrale gestione del fenomeno Pogaçar.
In ogni caso l'ambiente influenza molto le prestazioni dei corridori (e non per le idiozie sul doping) ma perché a livello di contesto e organizzazione un corridore si può trovare meglio/peggio con una determinata squadra invece che in un'altra.
Esempi, ma se ne possono fare tanti:
1) Terpstra asso delle classiche del Nord che una volta uscito dalla Deceunnick diventa uno qualunque
2) Bettiol e il suo anno anno nero in BMC che risorge una volta tornato alla EF (ex
Cannondale)
3) Nibali che tocca il top di carriera alla Astana (anche se nel suo primo anno di Bahrein fece due podi in GT e vinse il Lombardia)
4) Viviani e il suo palmares negli anni INEOS e in quelli in cui era alla Deceunnick, per non parlare del biennio in Cofidis