Ciao,
Susa - Susa fatta lunedì, confermo l'interruzione per lavori sulla D1006 all'altezza di Freney. Per aggirarla, alla rotatoria è sufficiente svoltare a destra, sulla D215, ci sono dei grossi cartelli che indicano la direzione per le bici. Si sale fino a Saint André (un centinaio di metri di dsl+ in tutto e 5,5 km di deviazione), volendo si può circumnavigare il paesino (pieno di dossi e con un tratto parecchio in pendenza, ma almeno c'è una fontana) svoltando subito a destra per la strada che si chiama "Chemin des Bestes", poi si scende di nuovo e, dopo il ponte, si rientra sulla D1006. Stesso discorso per chi fosse così coraggioso da voler fare il giro in senso orario.
Le gallerie del Monginevro si aggirano facilmente: la prima subito a sinistra alla rotonda, entrando a Monginevro, la seconda subito a destra, proseguendo per il centro di Claviere, la terza spostandoti a destra, sulla strada che corre parallela alla galleria, che si imbocca una manciata di metri prima di quest'ultima.
Altro consiglio: a Briançon, quando attraversate la città, mantenetevi sulla sinistra su route de Grenoble (la strada che porta all'ospedale), in modo da evitare di scendere verso il centro e poi risalire.
Per il resto, vale quanto detto dagli altri. Ci sono fontane a Bar Cenisio, a Saint Michel de Maurienne, prima dell'attacco del Telegraphe, in cima al Telegraphe (un po' nascosta sulla destra del cartello che indica l'altitudine), a Valloire, prima dell'attacco del Galibier, a metà Lautaret, sulla sinistra, in prossimità di una curva (qui: https://maps.app.goo.gl/mMjXLrMmS9rYoXGo6) e a Monginevro (piazzetta a metà del paese). Se vi fermate per rifocillarvi, sappiate che i paesi turistici hanno anche prezzi turistici.
A Susa ci sono diversi parcheggi, occhio a quello accanto alla stazione, perché il martedì c'è il mercato. A meno che non abbiate la gamba di Tadej, vi consiglio di partire molto presto (non più tardi delle 7) per avere margine sufficiente a coprire imprevisti e/o stanchezza. Con una gamba allenata il giro si chiude tranquillamente in meno di 10 ore (10,5 se si considerano le soste). Assolutamente da non dimenticare la mantellina antivento/antipioggia, il vento (contrario) è una caratteristica di tutta la zona.
Si tratta di un giro con circa 60 km di salita e altri 150 di discesa (a lunghi tratta da pedalare), con quattro belle salite (Galibier su tutte, se arrivate in cima si può dire che lo avete portato a casa) e tre interminabili trasferimenti caratterizzati da strade molto trafficate (asfalto buono) ma sempre in discesa: Lanslebourg-Saint Michel de Maurienne (50 km), Lautaret-Briançon (40 km) e Monginevro-Susa (45 km). Infine, pendenze mai cattive (max 10%), sul Galibier si fa sentire un po' la lunghezza, mentre sul Monginevro si pagano i km e il dsl+ accumulato in precedenza. Come alternativa al traffico del Monginevro si può ripiegare sul Colle della Scala al ritorno, ma si aggiungono parecchi km. A fine giro il Garmin diceva quasi 4.800 dsl+. Se possibile, evitate i weekend, perché sarete letteralmente assaliti da auto, camper e moto.
Susa - Susa fatta lunedì, confermo l'interruzione per lavori sulla D1006 all'altezza di Freney. Per aggirarla, alla rotatoria è sufficiente svoltare a destra, sulla D215, ci sono dei grossi cartelli che indicano la direzione per le bici. Si sale fino a Saint André (un centinaio di metri di dsl+ in tutto e 5,5 km di deviazione), volendo si può circumnavigare il paesino (pieno di dossi e con un tratto parecchio in pendenza, ma almeno c'è una fontana) svoltando subito a destra per la strada che si chiama "Chemin des Bestes", poi si scende di nuovo e, dopo il ponte, si rientra sulla D1006. Stesso discorso per chi fosse così coraggioso da voler fare il giro in senso orario.
Le gallerie del Monginevro si aggirano facilmente: la prima subito a sinistra alla rotonda, entrando a Monginevro, la seconda subito a destra, proseguendo per il centro di Claviere, la terza spostandoti a destra, sulla strada che corre parallela alla galleria, che si imbocca una manciata di metri prima di quest'ultima.
Altro consiglio: a Briançon, quando attraversate la città, mantenetevi sulla sinistra su route de Grenoble (la strada che porta all'ospedale), in modo da evitare di scendere verso il centro e poi risalire.
Per il resto, vale quanto detto dagli altri. Ci sono fontane a Bar Cenisio, a Saint Michel de Maurienne, prima dell'attacco del Telegraphe, in cima al Telegraphe (un po' nascosta sulla destra del cartello che indica l'altitudine), a Valloire, prima dell'attacco del Galibier, a metà Lautaret, sulla sinistra, in prossimità di una curva (qui: https://maps.app.goo.gl/mMjXLrMmS9rYoXGo6) e a Monginevro (piazzetta a metà del paese). Se vi fermate per rifocillarvi, sappiate che i paesi turistici hanno anche prezzi turistici.
A Susa ci sono diversi parcheggi, occhio a quello accanto alla stazione, perché il martedì c'è il mercato. A meno che non abbiate la gamba di Tadej, vi consiglio di partire molto presto (non più tardi delle 7) per avere margine sufficiente a coprire imprevisti e/o stanchezza. Con una gamba allenata il giro si chiude tranquillamente in meno di 10 ore (10,5 se si considerano le soste). Assolutamente da non dimenticare la mantellina antivento/antipioggia, il vento (contrario) è una caratteristica di tutta la zona.
Si tratta di un giro con circa 60 km di salita e altri 150 di discesa (a lunghi tratta da pedalare), con quattro belle salite (Galibier su tutte, se arrivate in cima si può dire che lo avete portato a casa) e tre interminabili trasferimenti caratterizzati da strade molto trafficate (asfalto buono) ma sempre in discesa: Lanslebourg-Saint Michel de Maurienne (50 km), Lautaret-Briançon (40 km) e Monginevro-Susa (45 km). Infine, pendenze mai cattive (max 10%), sul Galibier si fa sentire un po' la lunghezza, mentre sul Monginevro si pagano i km e il dsl+ accumulato in precedenza. Come alternativa al traffico del Monginevro si può ripiegare sul Colle della Scala al ritorno, ma si aggiungono parecchi km. A fine giro il Garmin diceva quasi 4.800 dsl+. Se possibile, evitate i weekend, perché sarete letteralmente assaliti da auto, camper e moto.
