La maglia gialla che sale a corsa sulle rampe del Ventoux è qualcosa che difficilmente scorderò, una scena surreale frutto di un disastro organizzativo.
Purtroppo più il ciclismo attirerà le masse più il numero di idioti a bordo strada aumenterà.
Fenomeni ben conosciuti in altri sport diventeranno routine anche nel ciclismo, anzi, in parte lo sono già.
Il più pericoloso il tifo contro, fino a pochi anni fa praticamente sconosciuto, inizia a far capolino tra le masse assiepate a bordo strada.
L'urina gettata su Froome l'anno scorso, i fischi di ieri mentre quel poveraccio (termine più che appropriato alla situazione) correva disperato alla ricerca di una bici, di limitare il distacco. Immaginatevi nella sua situazione, una moto si blocca davanti, il capitombolo, la moto dietro che ti rompe la bici, gli avversari che ripartono, quelli dietro che ti superano e tu che corri con la bici rotta in mano in mezzo ad una folla che urla, fischia, insulta, non sai cosa fare,ti attacchi alla radiolina, l'ammiraglia chissa dove bloccata...una follia, mi chiedo come non abbia fatto una crisi di nervi...eppure al traguardo ha semplicemente scosso il capo...chapeau, monsieur Froome.
Ma il tifo contro rischia di segnare la fine del ciclismo, dall'urina (o i chiodi) all'aggressione in corsa il passo è breve, i tifosi non sono separati dagli atleti da barriere, non si è in un luogo chiuso almeno in parte controllabile come uno stadio.
Di soluzioni ne vedo poche, transennare le salite impossibile (vi immaginate transennare i 17 km del Ventoux?), forse chiudere le strade, impedire i tifosi di accedere alle salite, limitarne l'afflusso facendo pagare il biglietto (ma come fai a controllare una montagna?).
Credo che il tour sia vittima del suo successo e non vedo molte soluzioni...
Ieri la giuria ha preso la migliore decisione, l'unica, credo, che limita i danni a tutti. Non penso ci sia una decisione migliore, è vero, è solo una "pezza", ma quello che era successo non poteva essere cancellato.
Su Quintana attaccato alla moto penso si possa considerare l'eccezionalità della situazione anche se, imho, una penalizzazione (anche "solo" 30 secondi) andrebbe data, sicuramente meglio che far finta di niente dando l'impressione che le regole ci sono a dipendenza di chi le infrange.
Purtroppo più il ciclismo attirerà le masse più il numero di idioti a bordo strada aumenterà.
Fenomeni ben conosciuti in altri sport diventeranno routine anche nel ciclismo, anzi, in parte lo sono già.
Il più pericoloso il tifo contro, fino a pochi anni fa praticamente sconosciuto, inizia a far capolino tra le masse assiepate a bordo strada.
L'urina gettata su Froome l'anno scorso, i fischi di ieri mentre quel poveraccio (termine più che appropriato alla situazione) correva disperato alla ricerca di una bici, di limitare il distacco. Immaginatevi nella sua situazione, una moto si blocca davanti, il capitombolo, la moto dietro che ti rompe la bici, gli avversari che ripartono, quelli dietro che ti superano e tu che corri con la bici rotta in mano in mezzo ad una folla che urla, fischia, insulta, non sai cosa fare,ti attacchi alla radiolina, l'ammiraglia chissa dove bloccata...una follia, mi chiedo come non abbia fatto una crisi di nervi...eppure al traguardo ha semplicemente scosso il capo...chapeau, monsieur Froome.
Ma il tifo contro rischia di segnare la fine del ciclismo, dall'urina (o i chiodi) all'aggressione in corsa il passo è breve, i tifosi non sono separati dagli atleti da barriere, non si è in un luogo chiuso almeno in parte controllabile come uno stadio.
Di soluzioni ne vedo poche, transennare le salite impossibile (vi immaginate transennare i 17 km del Ventoux?), forse chiudere le strade, impedire i tifosi di accedere alle salite, limitarne l'afflusso facendo pagare il biglietto (ma come fai a controllare una montagna?).
Credo che il tour sia vittima del suo successo e non vedo molte soluzioni...
Ieri la giuria ha preso la migliore decisione, l'unica, credo, che limita i danni a tutti. Non penso ci sia una decisione migliore, è vero, è solo una "pezza", ma quello che era successo non poteva essere cancellato.
Su Quintana attaccato alla moto penso si possa considerare l'eccezionalità della situazione anche se, imho, una penalizzazione (anche "solo" 30 secondi) andrebbe data, sicuramente meglio che far finta di niente dando l'impressione che le regole ci sono a dipendenza di chi le infrange.