Il fabbisogno di energia elettrica dal 1988 ad oggi è praticamente raddoppiato eppure la rete è ancora li, e si è adeguata (più o meno bene) nel tempo.
Ora, ogni anno in Italia si immatricolano circa 1.3mln i auto, ciò significa che, per sostituire tutto l'attuale parco auto nazionale servirebbero grossomodo 28/29anni. Per cui anche vi fosse l'obbligo delle zero immissione nel 2035 e quindi fosse possibile immatricolare solo auto elettriche da quella data, la transizione finirebbe non prima del 2063. Risulta esserci un'infinità di tempo per adeguare conseguentemente la rete.
Altro calcolo, ad oggi circa le 38milioni di auto attive in italia percorrono IN MEDIA 12.000km all'anno (in realtà anche qualcosa meno).
In media una vettura elettrica berlina per percorrere 100km utilizza conservativamente 16kWh di energia. Pertanto SE TUTTO il parco auto fosse elettrico ad oggi ci sarebbe bisogno di 73TWh di energia elettrica annua per alimentare il parco l'intero parco auto.
In italia ogni anno si consumano circa 310/320TWh (dati Terna). Il calcolo dunque è presto fatto, il fabbisogno nazionale salirebbe di "appena" il 23% circa qualora tutte le autovetture fossero elettriche. Gap gestibilissimo già oggi, senza grossi problemi (basti pensare che nel 2010 il fabbisogno nazionale superava i 360TWh).
Visto che, matematicamente prima del 2060 non avremmo un intero parco auto elettrico, torniamo al fatto che ce un'infinita di tempo per sostenere la transizione, a patto che si inizi subito ad investire in rinnovabili, colonnine e miglioramento della rete (invece che lamentarsi).
Che poi, dal punto di vista "Italia" in quanto paese, l'elettricità è l'unica fonte energetica che, attraverso investimenti mirati (rinnovabili e nucleare nel giusto mix? facciamo un 70 rinnovabili e 30 nucleare?) potenzialmente, potrebbe portarci ad avere un'indipendenza energetica e a raggiungere la completa autonomia energetica e non dipendere più da fornitori di gas e combustibile fossile.
E' un pò complicato raggiungere queste percentuali per il semplice fatto che le rinnovabili, in particolare il fotovoltaico ma anche altre, non hanno una produzione costante di energia ma sono influenzate da fattori quali clima ad esempio. Un fotovoltaico di notte o con le nuvole non produce o produce una bassissima percentuale, se non c'è vento l'eolico non produce. Immagazzinare certe potenze con le batterie ha costi notevoli.
Pensa se un domani tutti mettiamo a ricaricare l'auto la sera quando gli impianti di produzione non producono cosa succede? Inoltre i consumi di corrente non aumenteranno solo per le auto. In futuro i riscaldamenti saranno elettrici, i fornelli lo stesso.
Pensare di raggiungere l'indipendenza energetica senza gas o nucleare è un pò utopistico secondo me