Anche in Italia, da qualche anno, ha cominciato a diffondersi la vendita di biciclette via internet, grazie ai cosidetti "mailorder".
Dopo gli ottimi successi di Canyon, un altro marchio tedesco ha valicato le Alpi: Rose
Grazie alla linea di bici da corsa "RedBull", di cui la Carbon X-lite oggetto di questa prova fa parte.
Gentilmente ci è stato messo a disposizione questo modello facente parte della gamma alta del brand tedesco, per circa 1 mese.
La bici oggetto della prova era in taglia 61, ovvero la taglia più grande disponibile.
Durante questo periodo sono stati percorsi circa 750km.
Purtroppo la stagione e le intemperie invernali (neve sopratutto), non hanno favorito molto il test, sia in termini di kilometri, sia in test in salita, visto che le salite degne di questo nome, nel periodo invernale sono impraticabili.
Senza contare che Dicembre-Gennaio non sono i mesi del top della forma.
Veniamo alla bici.
Il "cuore" della bici è il telaio in carbonio T40 con finitura 1K opaca.
Il tipo di telaio ricalca abbastanza gli stilemi più consolidati ultimamente: snodo sterzo e movimento centrale massicci; carro con pendenti esili.
Le scelte grafiche, opinione personale, non sono molto "coraggiose": i rettangoli e le scritte in bianco e rosso sono abbastanze anonime ed in colori veramente abusati (nel 2010 il rosso pare essere scomparso). Anche se bisogna dare atto della cura nell'abbinamento con la componentistica con gli stessi colori.
Ed al passaggio cavi interni. Soluzione sempre elegante e raffinata.
FSA per attacco manubrio e reggisella; Easton EA90 aero profilo medio per le ruote e Selle Italia SLK per la sella.
Sella subito sostituita perchè veramente improponibile per le terga di chi scrive in quanto a (s)comodità.
Geometrie
Il telaio è disponibile in 5 taglie
Geometrie piuttosto consolidate, con uno sloping che tende ad accentuarsi sulle taglie più piccole.
In sella, riportando le solite misure senza difficoltà ci si trova davvero "a proprio agio". Solo la pipa era troppo lunga per gusto personale, ma la si puo' richiedere di misure differenti senza difficoltà.
Le geometrie si sono rivelate davvero azzeccate anche nella prova pratica.
In particolare in discesa dove il comportamento della bici è davvero neutro e rassicurante. Permettendo di "lasciarla correre" senza difficoltà e reazioni impreviste o risonanze.
Montaggio
Il montaggio, come già detto, prevede parti FSA in carbonio.
Il reggisella di grosso diametro ha un accesso alle regolazioni delle slitte porta-sella abbastanza facile e non macchinoso come altri.
Tenuto in sede dal monumentale "collare" reggisella a 2 viti integrato.
Veramente ottima la piega FSA Wing Compact. Non avevo mai provato una piega di questo tipo, ma l'ho trovata davvero comoda in presa bassa e nell'appoggio "alare" per le mani.
Sul gruppo, Shimano Durace 7900 direi che è inutile dilungarsi. Il top di gamma (DA a parte) della casa giapponese non bisogno di presentazioni talmente è utilizzato e provato da professionisti ed amatori.
Unica nota da segnalare la perfetta regolazione dello stesso appena tirata fuori la bici dalla scatola. Appena fuori dallo scatolone non ha necessitato di alcuna minima regolazione funzionando da subito come un orologio.
Aggiungo anche la frenata davvero impressionante in combinazione con le ruote Easton. Non so se sia particolarmente fortunata l'accoppiata con la pista frenante di queste ruote, ma la frenata mi è parsa davvero potente. Più che non i vari gruppi campagnolo che possiedo ed ho avuto (10v).
Niente da segnalare nemmeno sulle ruote.
Scorrevoli, discretamente leggere con i Continental 4000gp montati di serie e sicuramente robuste. Nonostante qualche "strapazzo" di buche e pavé non hanno avuto il benchè minimo problema.
Conclusioni
Con 7kg scarsi segnati sulla bilancia (senza pedali) si tratta di una bici leggera, montata senza strafare, ma con criterio. Utilizzando componenti magari non "particolari", ma decisamente collaudati.
L'insieme si è rivelato davvero comodo su andature "tranquille" da mediofondo (uscita più lunga di 130km), stabile in discesa e performante in salita (massimo dislivello in un'unica uscita 1850mt) grazie al peso contenuto anche in questa taglia.
Il telaio è esente da flessioni "percepibili" anche "pestando" sui pedali in maniera un po' scomposta ed in frenate violente in discesa. Probabilmente merito degli snodi importanti di dimensioni davvero generose e della forcella con cannotto "tapered" 1-1/8"-1,5".
In generale è una vera macchina da GF di cui si apprezza la comodità e la neutralità del comportamento nelle uscite medio-lunghe.
Per gare brevi o in circuito forse manca di quel "nervosismo" tipico di altri telai più compatti o in alu, ma questa è solo una sensazione.
D'altronde il carattere della bici è fortemente influenzabile da ruote e coperture.
Per concludere, questa bici è un'opzione da considerare per i granfondisti che cercano una bici costruita e montata "intelligentemente" ad un prezzo difficilmente battibile al momento per rapporto qualità/prezzo.
Tant'è che non ho avuto dubbi nel consigliarla anche a Marco come acquisto per la sua impresa della Öetztaler :-)
Telaio: carbonio monoscocca in carbonio T40. Made in Japan
Forcella: X-LITE Modulus Concept Fullcarbon 1 1/8"" - 1.5"
Gruppo: Shimano Durace 7900 (53x39; 11-23)
Attacco manubrio: FSA OS99 (120mm)
Curva manubrio: FSA Wing Compact (44cm)
Reggisella: FSA K-Force Light Carbon SB25
Ruote: Easton EA90 aero
Coperture: Continental 4000Gp
Sella: Selle Italia SLK
Peso: 6,95kg
Prezzo: 3499eu
Spese di spedizione per l'Italia: 32eu
PS
Nel 2010 questo modello viene proposta con lo stesso montaggio, tranne che per le ruote. Ovvero le Shimano Dura-Ace WH-7850-C24-CL al posto delle Easton.
Al prezzo di 3749eu