[Test] Rose RedBull Carbon X-Lite 4000 -2009-
- Creatore Discussione Ser pecora
- Data di inizio
Nell' Europa intera, per il settore bdc, la progettazione e la ricerca PURTROPPO segnano il passo. Soprattutto dall'arrivo del composito, che, per materia prima, per tecnologia e per numeri è (nuovamente purtroppo) da tempo cosa quasie esclusiva dei "musi gialli".
Spiegami ora, magari da addetto ai lavori, dove stà questa gran progettazione e questo immane studio per la realizzazione di un nuovo telaio.
Vivendo a contatto di personaggi che frequentano questo mondo, sono a conoscenza di frequenti viaggi in oriente per ordinare telai di un tipo anzichè dell'altro.
Per cui, se partiamo da fibre qualificate...Toray ecc. ritengo che nomi quali Giant e altri abbiano capacità per produrre le piccole, e non solo piccole, serie di alcuni noti marchi nazionali.
come puoi leggere nel catalogo Rose online (p.74)
http://blaetterkatalog.rose.de/gb/katalog_2010/index.html
Rose è nata nel 1903 e dal 1994 Rose ha in catalogo proprie bici (RedBull per la strada e Rose per la MTB; non lo definirei un nuovo marchio) e
le biciclette sono sviluppate internamente, con una squadra di ingegneri/ collaborazioni esterne come Zedler – Institut für Fahrradtechnik und –Sicherheit GmbH e EFBe Prüftechnik – The bicycle test specialists .
non è di certo un telaio preso all'ingrosso e poi marcato con un adesivo sopra
Ultima modifica:
mi sbaglio dunque....non scherzare, dai!
[edit]: o forse no? da una ricerca veloce sul forum sembrerebbe proprio che tu sia nel mercato delle biciclette.
Ultima modifica:
I grandi nomi sono tali proprio perchè all'interno della loro struttura hanno reparti di progettazione e test dove lavorano parecchie persone: io li ho visti coi miei occhi, tu?
Inoltre, te lo posso assicurare, ci sono alcune aziende italiane che si fanno loro i telai in sede, parliamo di top di gamma, dove i numeri comunque sono relativi e per i quali è possibile chiedere misure personalizzate.
I personaggi che conosci, evidentemente, rappresentano dei piccoli produttori, aziende onestisse, direi pure il motore della nostra economia, che non possono permettersi di fare in proprio i telai.
Non vorrei svelare un segreto, ma il telaista più grande di tutti è Merida, non Giant.
Non voglio dire che i telai Rose facciano schifo, anzi, voglio solo che non si pensi che le grandi aziende italiane, non i marchietti meteora, non sono care, ma sono costose, c'è una bella differenza.
Dalle radio Hitachi esce lo stesso della buona musica, ma se puoi permettertelo ti compri un Bang Olufsen. Se non puoi permettertelo però non dire che B.O. è un ladro.
Scendi ai fatti, dicci i nomi, così possiamo discutere di cose concrete. Quali sarebbero queste aziende italiane? E come li paragoni a Rose, in Germania l'azienda di vendita per corrispondenza più grande (anche di canyon)?
Soprattutto a livello di rapporto qualità/prezzo.
Hai generalizzato parecchio. Visto e considerato che affermi di aver visto queste grandi equipe di progettazione, ti sarei grato se me ne volessi indicare qualcuno?
Che Merida sia il più grosso produttore mondiale è arcinoto! Solo che, io non conosco se fanno da "terzisti". Diversamente...saprai che Giant lo fà da tempo.
Se tagliando e incollando dei tubi su misura e' gran tecnologia....??? Direi che la tecnologia e' appannaggio di chi ha costruito i tubi.
Se vuoi ascoltare dell'ottima musica, B&O, pur essendo ottima, ne ho pure in auto, non e' il top. Se necessiti, in mp potrei suggerti a quali marchi rivolgerti.
Qui, chi scende in polemiche inutili sei tu.
Al primo messaggio vieni qui a raccontarci la rava e la fava dei grandi marchi che progettano e/o non realizzano come se non se ne fosse discusso milioni di volte nel forum....
Peraltro io la briga di andarci dai "marchi" più o meno grandi per vedere cosa facciano realmente me la sono presa, proprio per non parlare a vanvera o per i soliti sentito dire.
Ora se vuoi fare nomi e cognomi e spiegarci com'è che tu riconosci al volo che il telaio di Rose è "da container" ci fai un favore. Anzi ci rendi proprio un servizio.
Ah, visto che ovviamente noi te lo chiediamo per fare gli interessi di Rose e difenderli, escludi di essere un commerciale per qualche negoziante o ditta di bici? Cosi' giusto per capire da dove nascono i tuoi 13 messaggi.
ciumbia!!
ci aggiungiamo anche una settimana al mare con belen?!?!
complimenti.... l'oggettività è dalla vostra
Belen: lei fa parte del premio offerto a Rose Italia da parte della casa madre .
ciumbia!!
ci aggiungiamo anche una settimana al mare con belen?!?!
complimenti.... l'oggettività è dalla vostra
Ciao
non assumete in questo periodo....?Belen: lei fa parte del premio offerto a Rose Italia da parte della casa madre .
Ciao
Nel numero attuale di Tour Magazin c'è un test comparativo di bici sui 2500 euro di prezzo e la Rose Carbon x-lite 4000 ha vinto (insieme a Canyon). Nel test delle bici sui 3500 euro ha vinto anche lì (con il modello 4400). Riassunto: telaio molto stabile e fra i più leggeri, montaggio imbattibile per il prezzo, cura dei dettagli tipo passaggio cavi. Magari domani faccio le foto alla tabella riassuntiva.
Gentile Rose italia apprezzo molto il vostro intervento nel forum. Ho modo di leggere riviste estere e la pubblicità che state facendo è importante (ed onerosa immagino). Speriamo possa dare i suoi frutti anche in Italia.
Due sono le domande che ho da porvi sperando di chiudere le solite sterili polemiche su marchi ancora poco conosciuti;
La prima è se la garanzia che offrite copre SOLO il primo proprietario o viene estesa anche ai successivi?
La seconda è se vi organizzerete per test bike delle vostre biciclette.
Grazie
Due sono le domande che ho da porvi sperando di chiudere le solite sterili polemiche su marchi ancora poco conosciuti;
La prima è se la garanzia che offrite copre SOLO il primo proprietario o viene estesa anche ai successivi?
La seconda è se vi organizzerete per test bike delle vostre biciclette.
Grazie
garanzia: sulla carta è valida per 10 anni (telaio) solo per il primo proprietario ma ti assicuro che se il danno è evidentemente dovuto ad un difetto di fabbrica anche il secondo proprietario godrà della garanzia.
test bike: ci stiamo attrezzando; forse già a fine anno saranno disponibili diverse bici.
ciao
Sergio
c'è anche nella versione online? fatico un po' a trovarlo non mastico molto il tedesco.
c'è la versione carbon lite 4000 da 2500 euro: http://www.tour-magazin.de/?p=6818, sempre nella stessa pagina più in basso puoi scaricare l'intera comparativa delle bici da 2500 euro. Il test della 4400 invece è, per ora, solo nella versione stampata.
Sono "capitato" in questo forum quasi per caso navigando alla ricerca di informazioni per l'eventuale acquisto di una bdc che sostituisca la mia bella e buona Colnago in acciaio. In particolare ho seguito la polemica su questo post del telaio fatto o no in Asia, garanzia del marchio famoso e non, ecc.
Avendo un pò di anni mi ricordo che negli anni 70 faceva scandalo se una ditta italiana invece di farsi i telai nella "sua" fabbrica li faceva fare da vari artigiani nelle loro cantine!
Mi ricordo quando il Made in Japan era visto ancora come l'attuale Made in China! Oggi invece il prodotto japan, ma anche quello coreano ormai, si è imposto come prodotto di qualità (p.e. Shimano).
Preciso che parlo da incompetente e da ignorante, ma oggi mi sembra di capire che per far fronte alla quantità dei telai in carbonio richiesti, solamente la produzione asiatica riesca per diversi motivi a soddisfare il mercato internazionale.
A questo punto entrano in gioco i vari meccanismi psicologici del marketing: il marchio famoso venderà il suo prodotto, sia che il telaio sia o non sia made in asia, sia o non sia dichiarato made in asia.
E questo perchè il cliente si fida che la bici che sta per acquistare è garantita da quel marchio e quindi che in ogni caso la Casa ha seguito tutti i processi, dalla progettazione all'assemblaggio finale, per offrire una bici che dall'uso cicloamatoriale all'uso professionistico comunque non deve "macchiare" con nessun problema il "marchio".
Se invece parliamo di un marchio, come in questo caso, che cerca di vendere un prodotto a buon prezzo, con buona tecnologia ed ogni garanzia, scattano i meccanismi di difesa: "si ma il telaio è fatto a taiwan! il colore non è bello! ma chissà chi l'ha progettato! ecc."
Mi sembra invece che la Rose nel suo sito e nel suo catalogo, non nasconda niente, anzi mette a disposizione diverse schede che spiegano tutti i loro prodotti.
Per cui quelle fatte fino ad ora mi sembrano sterili polemiche: se uno vuole si ordina la bici sennò passa ad altro.
Io non ho ancora deciso se mi acquisterò una Rose, una Canyon o resterò fedele a Colnago, per cui piuttosto mi interessano i commenti e le esperienze di chi ha acquistato una bici da uno di questi marchi che si "permettono di offrire buone biciclette a buon prezzo". Grazie.
Avendo un pò di anni mi ricordo che negli anni 70 faceva scandalo se una ditta italiana invece di farsi i telai nella "sua" fabbrica li faceva fare da vari artigiani nelle loro cantine!
Mi ricordo quando il Made in Japan era visto ancora come l'attuale Made in China! Oggi invece il prodotto japan, ma anche quello coreano ormai, si è imposto come prodotto di qualità (p.e. Shimano).
Preciso che parlo da incompetente e da ignorante, ma oggi mi sembra di capire che per far fronte alla quantità dei telai in carbonio richiesti, solamente la produzione asiatica riesca per diversi motivi a soddisfare il mercato internazionale.
A questo punto entrano in gioco i vari meccanismi psicologici del marketing: il marchio famoso venderà il suo prodotto, sia che il telaio sia o non sia made in asia, sia o non sia dichiarato made in asia.
E questo perchè il cliente si fida che la bici che sta per acquistare è garantita da quel marchio e quindi che in ogni caso la Casa ha seguito tutti i processi, dalla progettazione all'assemblaggio finale, per offrire una bici che dall'uso cicloamatoriale all'uso professionistico comunque non deve "macchiare" con nessun problema il "marchio".
Se invece parliamo di un marchio, come in questo caso, che cerca di vendere un prodotto a buon prezzo, con buona tecnologia ed ogni garanzia, scattano i meccanismi di difesa: "si ma il telaio è fatto a taiwan! il colore non è bello! ma chissà chi l'ha progettato! ecc."
Mi sembra invece che la Rose nel suo sito e nel suo catalogo, non nasconda niente, anzi mette a disposizione diverse schede che spiegano tutti i loro prodotti.
Per cui quelle fatte fino ad ora mi sembrano sterili polemiche: se uno vuole si ordina la bici sennò passa ad altro.
Io non ho ancora deciso se mi acquisterò una Rose, una Canyon o resterò fedele a Colnago, per cui piuttosto mi interessano i commenti e le esperienze di chi ha acquistato una bici da uno di questi marchi che si "permettono di offrire buone biciclette a buon prezzo". Grazie.