Se non fossi un pochino conoscitore di ciclismo direi: tappa emozionante, tutti quegli incidenti, recuperi , distacchi, polvere...
Andrò controcorrente ma a me la tappa non è piaciuta, l'ho trovata monotona, condizionata esclusivamente dagli incidenti meccanici, molto più che alla Roubaix, e nessun attacco, tranne quello di Stuyven a cui si è aggregato Pogačar.
Media pazzesca, ma non con quelle grandi difficoltà che si prospettavano, se persino due piccoletti come Quintana (toh, c'è anche lui) e Ewan erano ancora nel primo gruppo fino a che Stuyven non ha attaccato.
La mia idea buttata lì che forse in Jumbo (o Van Aert) avessero sbagliato a non approfittare dell'occasione del giorno prima non era proprio campata per aria. Appena ha potuto Pogačar l'ha fatta pagare con un pochino di interessi.
Roglic estremamente sfortunato e Tour andato, salvo miracoli.
Concludo su Pogačar. Si dimostra imbattibile su ogni percorso, ma non mi convince. Forse è il vincitore dei prossimi dieci Tour e non riesco a vederlo e per questo andrò all'inferno, anche se ci sarà ottima compagnia, ma mi lascia perplesso, la sua superiorità è imbarazzante. Che se ne fa di una squadra quando può sfruttare il lavoro degli altri?
P.S. Van del Poel? Boh, non so che dire.