News Tragedia al Fiandre amatori: 2 morti e alcuni feriti

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Skardy

Siòr
14 Marzo 2022
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Venezia
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Bici
Cube/Cannondale
Per iscriverti ad una randonnée serve tessera e certificato agonistico. Anche se poi "l'evento" è una roba con 30 iscritti, che, spalmati su magari 400km, si incontreranno solo alla partenza e basta. E siccome puoi finirla anche a 10kmh non c'è alcun "intenso impegno cardiovascolare". Devi solo avere i calli al didietro.

Se per fare questa roba per prevenzione o "salute pubblica" serve un certificato (pagato salato) allora perché non per chiunque abbia una bicicletta? Il vecchietto a cui viene un infarto sulla graziella in pieno centro città mi pare ben più pericoloso di un ciclosuonato che gira di notte da solo per la campagna. Magari un incosciente 70enne che si sopravvaluta andando con 2 sacchetti della spesa sul manubrio.

In realtà i certificati non servono né a garantire né a prevenire niente. Servono solo agli organizzatori a pararsi il culo in caso qualche genio sporga denuncia e ti sequestri il garage dove tieni n-mila kg di scartoffie inutili.
Non comprendo cosa c'entrino gli organizzatori. Forse tu parli di quelli che corrono senza tessera e che dunque presentano un certificato agli organizzatori per partecipare. Ma questo avviene non di loro iniziativa ma per aderire a una normativa che viene da sopra di loro. Tutti quelli che hanno la tessera presentano a chi gliela fa (la squadra) il certificato non agli organizzatori. E anche questa non è una cosa che chiedono gli organizzatori. E' normata dal Coni che la impone a tutte le federazioni e a tutti gli enti affiliati. Gli organizzatori la recepiscono solamente dall'ente sotto l'egida del quale fanno la manifestazione. A quel punto se loro non si accertano di iscrivere solo gente in regola con la normativa ne rispondono. Ma non è una normativa fatta da loro nè pensata per loro. Sono tenuti a rispettarla come le squadre e come i tesserati.
E non è vero che costa salato. In molte regioni lo fai alla ASL e paghi il ticket. Se vuoi farlo privatamente è scelta tua e con 60/70/80 euro ne trovi a bizzeffe che lo fanno. Anche in maniera seria e scrupolosa non alla cazzo non solo lo studio medico di Wanna Marchi.
E non sono d'accordo che non garantiscono nè prevengono nulla. Conosco molte persone a cui non è stato fatto. Ovvero fatto limitatamente a una certa attività. Suppongo sulla scorta di protocolli medici pertanto non essendo medico mi viene da pensare che se un medico stabilisce che con una anomalia è meglio che certe cose non le fai questa è una prevenzione e tutela.
Finiamola di dire (non te a cui sto rispondendo) "se sto male o crepo di infarto sono cazzi miei". In una società cazzi tuoi non sono mai. Ci sono sempre delle implicazioni che coinvolgono altri.
Questo discorso potrebbe farlo Robinson Crusoe.
 

4x16

Ammiraglia
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Se ti ammazzi per i fatti tuoi, sono fatti tuoi. Se lo fai nel contesto di una manifestazione ci sono delle responsabilità. non mi sembra difficile da capire.
La cicloturistica da 58km è aperta a tutti e come da nome è una "passeggiata in bicicletta" ma contestualmente se fai la GF Etap da 150km diventa una gara (dove presumibilmente uno cerca di dare il massimo). Sono 2 contesti simili ma diversi. lo sforzo da sostenere è diverso.
che poi tu fai la 58km scannando come un bue sgomitando tra le famiglie, sono fatti tuoi, ma non è quello il contesto.

Come qualcuno più su aveva detto, anche a l'Eroica ci è scappato il morto. infatti da quel momento hanno cominciato a chiedere il certificato agonistico. Perché pur vero che non è una gara, è cmq tosta (specialmente fatta con delle bici d'epoca) anche a fare il percorso breve... e di gente sprovveduta ne era pieno.

come scrissi: basta organizzare "raduni" gratuiti e far compilare uno scarico di responsabilità e tutti amici come prima.
Allora no, non la capisco! Non capisco che responsabilità può avere l'organizzazione di un evento se io consapevolmente tiro come un matto, il mio cuore non regge e ci lascio le penne.....deve impedirmi di partecipate perché io sono un coglione? Se la risposta è si allora ci meritiamo sul serio che i vari enti non organizzino più raduni ma solo gare competitive.
 

Ser pecora

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questa suona proprio come una fesseria... per te che sei allenato e la fai 10km/h allora non ha implicazioni. ma se uno non allenato la fa a 10km/h dopo 100km detona. Se io sono allenato a sollevare 100kg sollevarne 10 è una bazzecola, ma se metti pinco pallin,o che a malapena porta la cassa d'acqua da 12kg, a sollevare 100kg ti schiatta sotto il bilancere.

Chiaro, l'organizzatore "deve garantire e prevenire" (parole tue...) che uno non detoni dopo 100km non solo col certificato, ma anche assicurandosi che sia allenato a dovere!

Non comprendo cosa c'entrino gli organizzatori. Forse tu parli di quelli che corrono senza tessera e che dunque presentano un certificato agli organizzatori per partecipare.

Se ti iscrivi ad una rando devi presentare il certificato all'organizzatore (immagino visto che ancora non c'è una federazione) o col foglietto o caricando (a pagamento, "per semplicità") su DataHealth.

Che poi ci sia la normativa da rispettare siamo d'accordo, E figurarsi se non c'è una norma! Nel paese che può vantare un intero ministero per la semplificazione normativa :))):



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biglux

Pedivella
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Per iscriverti ad una randonnée serve tessera e certificato agonistico. Anche se poi "l'evento" è una roba con 30 iscritti, che, spalmati su magari 400km, si incontreranno solo alla partenza e basta. E siccome puoi finirla anche a 10kmh non c'è alcun "intenso impegno cardiovascolare". Devi solo avere i calli al didietro.

Se per fare questa roba per prevenzione o "salute pubblica" serve un certificato (pagato salato) allora perché non per chiunque abbia una bicicletta? Il vecchietto a cui viene un infarto sulla graziella in pieno centro città mi pare ben più pericoloso di un ciclosuonato che gira di notte da solo per la campagna. Magari un incosciente 70enne che si sopravvaluta andando con 2 sacchetti della spesa sul manubrio.

In realtà i certificati non servono né a garantire né a prevenire niente. Servono solo agli organizzatori a pararsi il culo in caso qualche genio sporga denuncia e ti sequestri il garage dove tieni n-mila kg di scartoffie inutili.
Meritiamo l’estinzione
 

N3bbia

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La parte che preferisco della discussione è quella sulla cifra del certificato. In un forum di ciclisti con gente con powermeter per 'certificare' una FTP di 200w, giacca della castelli per la massima performance con le intemperie, caschi che garantiscono un risparmio di 4" su una crono di 1h ai 40kmh di media e potrei andare avanti a elencare cose posseduto dal 95% dei ciclisti di cui spesso sono in grado di trarre beneficio il 5% dei ciclisti (a star largo).. ma il certificato è costoso.
Come se poi i benefici di un controllo si limitassero all'ambito sportivo (a differenza delle cose elencate sopra)
 

3andrea

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Se ci fossero raduni ciclistici del genere, entro 60km trattandosi di bici e non di podismo, senza certificati, ne farei tutte le settimane con mia moglie!!!

beh, qualcosa c'è, specie nel mondo gravel (dove diventa molto utile avere la traccia...)
il minimo indispensabile è il certificato medico per la pratica non agonistica, (l'unico al quale posso ambire dopo il mio "problemino" del 2023)
unico requisito: pagare 30 euro al medico di base... (a dire il vero quelli piu seri chiedono un ecocardio a riposo non troppo datato quelli mio malgrado ce li ho a disposizione minimo na volta l'anno e ne approfitto per fare anche il certificato sportivo)
a
 

Ser pecora

Diretur
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La parte che preferisco della discussione è quella sulla cifra del certificato. In un forum di ciclisti con gente con powermeter per 'certificare' una FTP di 200w, giacca della castelli per la massima performance con le intemperie, caschi che garantiscono un risparmio di 4" su una crono di 1h ai 40kmh di media e potrei andare avanti a elencare cose posseduto dal 95% dei ciclisti di cui spesso sono in grado di trarre beneficio il 5% dei ciclisti (a star largo).. ma il certificato è costoso.
Come se poi i benefici di un controllo si limitassero all'ambito sportivo (a differenza delle cose elencate sopra)

In Francia (un paese dove la burocrazia abbonda) una rando la puoi fare con un certificato generico o un'autocertificazione. Poi firmi un foglio che sei in "pedalata autonoma" e vai. Infatti il movimento sarà 50 volte più numeroso che in Italia e ci trovi un sacco di gente senza powermeter e cazzate varie, che se vuoi ti compri se no no. Mentre una tassa, occulta o meno, la paghi e basta.
La parte che preferisco è che a tanta gente non bastano mai*. Felici come Tafazzi.

Per inciso: io ho da sempre certificato agonistico e faccio pure visita annuale dal cardiologo.

*
oltre al fatto che spendono magari 400eu per una gabbiettta CeramicSpeed, ma poi mettono gli adblocker per non far guadagnare 1centesimo al sito su cui sfangano la sudata giornata in ufficio...
 
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