Non comprendo cosa c'entrino gli organizzatori. Forse tu parli di quelli che corrono senza tessera e che dunque presentano un certificato agli organizzatori per partecipare. Ma questo avviene non di loro iniziativa ma per aderire a una normativa che viene da sopra di loro. Tutti quelli che hanno la tessera presentano a chi gliela fa (la squadra) il certificato non agli organizzatori. E anche questa non è una cosa che chiedono gli organizzatori. E' normata dal Coni che la impone a tutte le federazioni e a tutti gli enti affiliati. Gli organizzatori la recepiscono solamente dall'ente sotto l'egida del quale fanno la manifestazione. A quel punto se loro non si accertano di iscrivere solo gente in regola con la normativa ne rispondono. Ma non è una normativa fatta da loro nè pensata per loro. Sono tenuti a rispettarla come le squadre e come i tesserati.Per iscriverti ad una randonnée serve tessera e certificato agonistico. Anche se poi "l'evento" è una roba con 30 iscritti, che, spalmati su magari 400km, si incontreranno solo alla partenza e basta. E siccome puoi finirla anche a 10kmh non c'è alcun "intenso impegno cardiovascolare". Devi solo avere i calli al didietro.
Se per fare questa roba per prevenzione o "salute pubblica" serve un certificato (pagato salato) allora perché non per chiunque abbia una bicicletta? Il vecchietto a cui viene un infarto sulla graziella in pieno centro città mi pare ben più pericoloso di un ciclosuonato che gira di notte da solo per la campagna. Magari un incosciente 70enne che si sopravvaluta andando con 2 sacchetti della spesa sul manubrio.
In realtà i certificati non servono né a garantire né a prevenire niente. Servono solo agli organizzatori a pararsi il culo in caso qualche genio sporga denuncia e ti sequestri il garage dove tieni n-mila kg di scartoffie inutili.
E non è vero che costa salato. In molte regioni lo fai alla ASL e paghi il ticket. Se vuoi farlo privatamente è scelta tua e con 60/70/80 euro ne trovi a bizzeffe che lo fanno. Anche in maniera seria e scrupolosa non alla cazzo non solo lo studio medico di Wanna Marchi.
E non sono d'accordo che non garantiscono nè prevengono nulla. Conosco molte persone a cui non è stato fatto. Ovvero fatto limitatamente a una certa attività. Suppongo sulla scorta di protocolli medici pertanto non essendo medico mi viene da pensare che se un medico stabilisce che con una anomalia è meglio che certe cose non le fai questa è una prevenzione e tutela.
Finiamola di dire (non te a cui sto rispondendo) "se sto male o crepo di infarto sono cazzi miei". In una società cazzi tuoi non sono mai. Ci sono sempre delle implicazioni che coinvolgono altri.
Questo discorso potrebbe farlo Robinson Crusoe.