Era il Giro delle Fiandre, il pro' era Van Summeren e la persona investita, una donna, morì. E comunque prendere in pieno uno spartitraffico in pieno gruppo è considerato un incidente di percorso, come finire in un fosso a seguito di una brusca frenata. Tanto è vero che Van Summeren non venne mai indagato, perché la responsabilità era dell'organizzazione che aveva permesso agli spettatori di essere in quel punto. Non so come andò a finire, sinceramente.Anni fa in una classica, un pro, investì un pedone su uno spartitraffico...non mi sembra che all'epoca ci sia stata una "sommossa popolare" accusandolo, di tentato omicidio.
Diverso è salire su un marciapiede, più o meno volontariamente, e non provare a fermarsi o perlomeno a rallentare visto che si è fuori gara. O al limite provare subito a rientrare in strada saltando il gradino. Dal filmato non ho capito niente, ma dal fotogramma vedo che sul marciapiede erano in due e il gruppo comunque andava regolarmente. Due sul marciapiede e la cosa mi puzza. Più che altro perché dalla salita sul marciapiede all'impatto ci sono diversi metri. Il fatto che "si sia fatto sempre così" non è una scusante, ma un'aggravante e se lo hanno fatto anche nei giri precedenti, quando la corsa non è nelle fasi concitate mi dà più l'idea del far west che di una gara U23. E forse, dico forse, qualcosina andrebbe rivista. E mi riferisco a voi DS.
Per concludere, confrontare due episodi tragici ma completamente differenti è disonesto intellettualmente.