finalmente qualcuno che torna a parlare di aspetti del ciclismo facendolo in modo garbato e con nozioni.Non l'ho seguito.
Sicuramente i punti 1 e 3 sono strettamente correlati alla polarizzazione del carico, ciò perché se non lavori alle intensità tipiche di gara GF, tra z3a e z5b, in qualche modo dovrai sviluppare massivamente il meccanismo lipidico. Peraltro come fondo secondo me dovrebbe essere sempre tenute intensità mai inferiori al 60% della vVO2max (ovvero pVO2max), tranne nelle giornate di recupero attivo.
Sulla forza a secco nutro seri dubbi, la vedo più come un esercizio compensativo di specifico, la forza applicata sui pedali a 300W è di qualche decina di kg, effettuata in forma ciclica e di tipo concentrico; non capisco il senso, ad esempio, di squat,.affondi, leg curl, etc. se non appunto come esercizio per compensare piccole carenze di forza, più dei muscoli antagonisti che agonisti.
Molto più produttiva la forza in bici, in tutte le sue espressioni, anche in monopodalico.
aaiutami a capire il 60% della Vo2max , parliamo sempre di Z2 ?
sulla palestra a mio avviso è in pare sbagliato pensare che sia legata strettamente alla prestazione in bici, sopratutto per amatori con poco tempo e in la con gli anni la palestra come detto e stradetto dovrebbe servire a mantenere tonicita muscolare ovvero esprimere forze amssimali senza sofrrire o cmq senza andare poi in deito di muscolatura, oddio capire cosa si intenda per debito di muscolatura è da capire, penso che il senso è avere muscoli piu tonici e piu ricettivi (vascolarizzati e piu ricchi di mitocondri etc etc) .