Training and Racing with a Power Meter - allenamento con paradigma FTP

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
domanda.
Io non ho un misuratore di potenza, e, di solita, al 90% mi alleno alla carlona, ed il restante 10% con il cardio
Nella palestra che frequento, però, c'è una di quelle spin bike della Tecnogym che indicano un valore di watt (sicuramente sballato).
Sbagliato per sbagliato ,però, se utilizzo sempre quel attrezzo, volevo impostare un qualche lavoro ad ok. Detto ciò, per avere un idea dell'FTP (ripeto, sò sbagliata, ma giusto per lavorare sempre con un parametro), e volendo simulare un ramp test, che non avendo un algoritmo a disposizione, ci sarebbe la possibilità di calcolare una FTP con i dati del suddetto test?

Non sò se son stato chiaro. Scusate. Ho ancora i picchi glicemici dei panettoni da smaltire :doh: :==
 

bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
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Wilier 110 Air
domanda.
Io non ho un misuratore di potenza, e, di solita, al 90% mi alleno alla carlona, ed il restante 10% con il cardio
Nella palestra che frequento, però, c'è una di quelle spin bike della Tecnogym che indicano un valore di watt (sicuramente sballato).
Sbagliato per sbagliato ,però, se utilizzo sempre quel attrezzo, volevo impostare un qualche lavoro ad ok. Detto ciò, per avere un idea dell'FTP (ripeto, sò sbagliata, ma giusto per lavorare sempre con un parametro), e volendo simulare un ramp test, che non avendo un algoritmo a disposizione, ci sarebbe la possibilità di calcolare una FTP con i dati del suddetto test?

Non sò se son stato chiaro. Scusate. Ho ancora i picchi glicemici dei panettoni da smaltire :doh: :==
Diciamo che non mi è chiarissimo quanto evidenziato, provo ad andare ad intuito.
Da un test incrementale si può stimare una FTP. a mio avviso il dato è ben poco affidabile utilizzando quel protocollo.
Considera che anche tra loro le spinbike possono avere differenze di misura "importanti", quindi utilizzando diverse bici potresti inserire un ulteriore variabile.
E ancora, ha senso andare ad utilizzare un parametro solo per un periodo limitato di tempo e solamente in ambito indoor?
Non sarebbe meglio impostare il lavoro su un parametro che poi tu possa usare anche outdoor e per tutta la stagione?
 

pecoranera

CicloGladiamatore
14 Novembre 2011
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Colnago c68 LA MAIALA=C-Taurine
domanda.
Io non ho un misuratore di potenza, e, di solita, al 90% mi alleno alla carlona, ed il restante 10% con il cardio
Nella palestra che frequento, però, c'è una di quelle spin bike della Tecnogym che indicano un valore di watt (sicuramente sballato).
Sbagliato per sbagliato ,però, se utilizzo sempre quel attrezzo, volevo impostare un qualche lavoro ad ok. Detto ciò, per avere un idea dell'FTP (ripeto, sò sbagliata, ma giusto per lavorare sempre con un parametro), e volendo simulare un ramp test, che non avendo un algoritmo a disposizione, ci sarebbe la possibilità di calcolare una FTP con i dati del suddetto test?

Non sò se son stato chiaro. Scusate. Ho ancora i picchi glicemici dei panettoni da smaltire :doh: :==
Fai il test ftp sulla spin bike,semplice
 
22 Marzo 2007
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human-powered
domanda.
Io non ho un misuratore di potenza, e, di solita, al 90% mi alleno alla carlona, ed il restante 10% con il cardio
Nella palestra che frequento, però, c'è una di quelle spin bike della Tecnogym che indicano un valore di watt (sicuramente sballato).
Sbagliato per sbagliato ,però, se utilizzo sempre quel attrezzo, volevo impostare un qualche lavoro ad ok. Detto ciò, per avere un idea dell'FTP (ripeto, sò sbagliata, ma giusto per lavorare sempre con un parametro), e volendo simulare un ramp test, che non avendo un algoritmo a disposizione, ci sarebbe la possibilità di calcolare una FTP con i dati del suddetto test?
Se i valori sono ripetibili si potrebbe anche pensare di fare qualche esercizio usando la potenza come riferimento.
Considera che non è obbligatorio ragionare in termini di FTP o cercare di ricavare in qualche modo quel riferimento, puoi semplicemente usare le potenze che riesci a sostenere su qualche durata prefissata (che potrebbe anche essere un approccio più immediatamente utilizzabile rispetto a quello a cui pensavi).
Detto ciò, sono consapevole che siamo in una discussione in cui si tende a utilizzare di più FTP (che però non è altro che un possibile riferimento comodo) :)
 

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Diciamo che non mi è chiarissimo quanto evidenziato, provo ad andare ad intuito.
Da un test incrementale si può stimare una FTP. a mio avviso il dato è ben poco affidabile utilizzando quel protocollo.
Considera che anche tra loro le spinbike possono avere differenze di misura "importanti", quindi utilizzando diverse bici potresti inserire un ulteriore variabile.
E ancora, ha senso andare ad utilizzare un parametro solo per un periodo limitato di tempo e solamente in ambito indoor?
Non sarebbe meglio impostare il lavoro su un parametro che poi tu possa usare anche outdoor e per tutta la stagione?

Outdoor non posso farlo perchè sulla bici, per x motivi, non ho il misuratore di potenza (e per quest'anno non lo monterò)
la spinbike sarebbe sempre quella
 

bianco70

Scalatore
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Wilier 110 Air
Outdoor non posso farlo perchè sulla bici, per x motivi, non ho il misuratore di potenza (e per quest'anno non lo monterò)
la spinbike sarebbe sempre quella
Intendevo utilizzare un parametro/dato che poi potrai riutilizzare anche outdoor, per dare continuità all'allenamento.
Dando per scontato che con la bella stagione ti allenerai fuori, ti ritroveresti ad un certo punto a non poter dare continuità all'allenamento perchè non avresti più la possibilità di utilizzare il dato che usavi indoor.
 

canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
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Nessuna
non c'è una proporzionalità diretta ("allometria") tra massa e stoccaggio glicogeno che resta nell'ordine, in condizioni ottimali, dei 500g tra epatico e muscolare: in proporzione un atleta di minor massa è avvantaggiato nell'economia dell'uso glicogeno rispetto a uno di maggior massa. Lo è ovviamente sempre in termini assoluti di consumo ma tale vantaggio "energetico" decade se invece del rapporto W/Kg (rilevante in proporzione alla velocità e % pendenza a seconda delle prestazioni) la discriminante la prestazione diventa W assoluti e non normalizzati (es. pianura...ma fino a determinate condizioni di efficienza aerodinamica).
Tranne rari casi storici, legati a determinate....diciamo "contingenze" storiche (es. Indurain post '91...) in uno sport dove 2 sono le componenti principali, fisiologia ed efficienza energetica, raramente un atleta > 70 Kg può essere vincente a largo spettro (in un grande giro, sia a crono e che in salita).
Sarebbe interessante aggiungere all’analisi nel confronto tra atleti di diversa massa cosa accade in termini di dispersione del calore generato; ovviamente bisognerebbe integrare nella discussione anche la superficie disponibile per lo scambio termico. Però a spanne direi che i piccoli e leggeri rimangono avvantaggiati nei grandi giri (“stazza” minore, watt assoluti minori, quindi minore produzione di calore).
 
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Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
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n+1
Interessante per me e i miei 80 kg…
gandalf gandalf gandalf
In termini di 2 semplici parametri/dimensioni antropometriche, peso e altezza, il ciclismo, avendo varie discipline e sotto specialità resta NOTEVOLMENTE più "democratico" di molti altri sport, qui un riassunto interessante se paragonato a basket e ginnastica artistica (per prendere 2 estremi):

In termini di genetica/predisposizione necessaria a puri parametri fisiologici, essendo minore la componente tecnica, lo è molto meno (democratico).

Qui un riassuntivo grafico su peso/altezza vincitori Tour: non solo tendenzialmente più leggeri ma proporzionalmente sempre più leggeri anche rispetto ad atleti più "alti" del passato (semplice raffronto BMI):
immagine_2025-01-02_181615003.png Raffronto che deve però tenere conto delle modifiche a distanze e dislivelli rispetto ai decenni passati (= profilo metabolico e necessità "gestione" glicogeno si sono quindi differenziate).
 
22 Marzo 2007
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human-powered
Sarebbe interessante aggiungere all’analisi nel confronto tra atleti di diversa massa cosa accade in termini di dispersione del calore generato; ovviamente bisognerebbe integrare nella discussione anche la superficie disponibile per lo scambio termico.
Siccome interviene la superficie corporea non è solo questione di massa ma anche di altezza (per evaporazione, convezione, irraggiamento) :)
Però a spanne direi che i piccoli e leggeri rimangono avvantaggiati nei grandi giri (“stazza” minore, watt assoluti minori, quindi minore produzione di calore).
A parità di altre condizioni sicuramente, modificato un po' dall'effetto dell'altezza. Ma non siamo solo scambiatori di calore, siamo anche stufette variamente efficienti (fitness) e variamente coibentate :)
 

Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
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n+1
L'attività motoria "pedalare" ha una efficienza del 20-24%, ~1/4 dell'energia biochimica dei substrati energetici diviene lavoro meccanico (kJ) tutto il resto è disperso in calore. E' il movimento più efficiente che l'essere umano compie con il proprio corpo rispetto al camminare, correre o nuotare.
Una proporzionalità tra kJ (W*t) e superficie corporea mette in "vantaggio" gli atleti più "piccoli" su questo fronte tanto più e rilevante, ai fini della prestazione, il parametro W/Kg e non quello assoluto. Perché "consumano" di meno in termini di "serbatoio glicogeno" relativo, ma anche in termini assoluti (meno W necessari).
E non secondariamente perché la capacità di dissipare calore diviene favorevole a velocità inferiori (o relativamente inferiori): salita e quindi dove prevale W/Kg. Un doppio vantaggio.
Solo dove la prestazione non è influenzata dal fattore "gravità" (ma accelerazioni vi sono sempre, anche in pianura.... a meno che sia un record dell'ora o una crono con pochissime curve) "grande, grosso e meno efficiente" ha ovviamente vantaggio...fintanto che la dispersione di calore non influisce sulla sostenibilità (incremento temperatura = RPE) del lavoro (kJ) espresso. In tal senso sono rilevanti i 450W (stimati) per la prestazione sull'ora di Merckx (~74 Kg) e i 500 per Indurain (81 Kg).
 

LIUL

Apprendista Passista
2 Gennaio 2017
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bo
L'attività motoria "pedalare" ha una efficienza del 20-24%, ~1/4 dell'energia biochimica dei substrati energetici diviene lavoro meccanico (kJ) tutto il resto è disperso in calore. E' il movimento più efficiente che l'essere umano compie con il proprio corpo rispetto al camminare, correre o nuotare.
Una proporzionalità tra kJ (W*t) e superficie corporea mette in "vantaggio" gli atleti più "piccoli" su questo fronte tanto più e rilevante, ai fini della prestazione, il parametro W/Kg e non quello assoluto. Perché "consumano" di meno in termini di "serbatoio glicogeno" relativo, ma anche in termini assoluti (meno W necessari).
E non secondariamente perché la capacità di dissipare calore diviene favorevole a velocità inferiori (o relativamente inferiori): salita e quindi dove prevale W/Kg. Un doppio vantaggio.
Solo dove la prestazione non è influenzata dal fattore "gravità" (ma accelerazioni vi sono sempre, anche in pianura.... a meno che sia un record dell'ora o una crono con pochissime curve) "grande, grosso e meno efficiente" ha ovviamente vantaggio...fintanto che la dispersione di calore non influisce sulla sostenibilità (incremento temperatura = RPE) del lavoro (kJ) espresso. In tal senso sono rilevanti i 450W (stimati) per la prestazione sull'ora di Merckx (~74 Kg) e i 500 per Indurain (81 Kg).
però nel ciclismo degli ultimi anni la figura dello scalatore piccolo e leggero sta scomparendo( nel WT me ne vengono in mente 4 o 5 sotto i 55 kg) e il prototipo fisico del corridore da corse a tappe è cambiato, sono atleti più simili a cronoman che grazie a un peso abbastanza basso (60/65 kg) riescono a essere competitivi anche in salita. Potrebbe essere dovuto all'aumento delle medie orarie in corsa secondo te?
 

Doctor Speck

Ötztalnauta
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domanda.
Io non ho un misuratore di potenza, e, di solita, al 90% mi alleno alla carlona, ed il restante 10% con il cardio
Nella palestra che frequento, però, c'è una di quelle spin bike della Tecnogym che indicano un valore di watt (sicuramente sballato).
Sbagliato per sbagliato ,però, se utilizzo sempre quel attrezzo, volevo impostare un qualche lavoro ad ok. Detto ciò, per avere un idea dell'FTP (ripeto, sò sbagliata, ma giusto per lavorare sempre con un parametro), e volendo simulare un ramp test, che non avendo un algoritmo a disposizione, ci sarebbe la possibilità di calcolare una FTP con i dati del suddetto test?

Non sò se son stato chiaro. Scusate. Ho ancora i picchi glicemici dei panettoni da smaltire :doh: :==
Al posto tuo investirei la quota di abbonamento della palestra con un basico PM monolaterale :mrgreen: è anche il periodo giusto, inizi il 2025 con un altro spirito
 

Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
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però nel ciclismo degli ultimi anni la figura dello scalatore piccolo e leggero sta scomparendo( nel WT me ne vengono in mente 4 o 5 sotto i 55 kg) e il prototipo fisico del corridore da corse a tappe è cambiato, sono atleti più simili a cronoman che grazie a un peso abbastanza basso (60/65 kg) riescono a essere competitivi anche in salita. Potrebbe essere dovuto all'aumento delle medie orarie in corsa secondo te?
un "normotipo" leggero ma non eccessivamente basso per non penalizzare i W assoluti, leggero per ovvi motivi W/Kg, flessibile per essere in vantaggio sull'aspetto aerodinamico anche rispetto a chi esprime W assoluti maggiori (esempio Evenepoel vs. Ganna):
Evenepoel (171cm, ~61Kg), Pogacar (177cm, ~64Kg) e Vingegaard (175cm, ~60Kg).
Le maggiori "distanze" di certe tappe nei decenni passati POTEVANO dare un vantaggio energetico a chi più "leggero", ma al contempo questo era bilanciato da cronometro più decisive per chilometraggio e durata rispetto a quanto vediamo ora.
Il puro scalatore <55-58 Kg nel ciclismo moderno ha poche opportunità così come all'estremo opposto >75Kg appunto se esce dalla propria specializzazione data da un vantaggio specifico (W/Kg e "economia", vs W assoluti).
 
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LIUL

Apprendista Passista
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bo
un "normotipo" leggero ma non eccessivamente basso per non penalizzare i W assoluti, leggero per ovvi motivi W/Kg, flessibile per essere in vantaggio sull'aspetto aerodinamico anche rispetto a chi esprime W assoluti maggiori (esempio Evenepoel vs. Ganna):
Evenepoel (171cm, ~61Kg), Pogacar (177cm, ~64Kg) e Vingegaard (175cm, ~60Kg).
Le maggiori "distanze" di certe tappe nei decenni passati POTEVANO dare un vantaggio energetico a chi più "leggero", ma al contempo questo era bilanciato da cronometro più decisive per chilometraggio e durata rispetto a quanto vediamo ora.
Il puro scalatore <55-58 Kg nel ciclismo moderno ha poche opportunità così come all'estremo opposto >75Kg appunto se esce dalla propria specializzazione data da un vantaggio specifico (W/Kg e "economia", vs W assoluti).
analisi perfetta, faccio fatica a credere ai 60 kg di Vingegard(al Tour secondo me non arrivava a 55) ma il concetto è chiaro
 

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