La polizia svizzera avrebbe poco a che spartire con questa vicenda. Anche laddove un crimine ci fosse, sarebbe stato commesso in Italia. La competenza ce l'hanno dunque le autorita' italiane. Ce l'avrebbero quelle svizzere se il fatto non fosse previsto come reato dalla legge del paese dove si sono svolti i fatti. Ma in Italia la truffa e' perseguita.
Non so cosa dira' la polizia postale: i contatti sono stati avviati a mezzo internet, ma la vendita asseritamente truffaldina si e' conclusa di persona. Forse hanno competenza le forze dell'ordine "regolari". Fossi ancora in Italia me la studierei e risponderei con certezza, al momento non lo sono e dunque vediamo cosa dicono al povero acquirente quando ci va domani.
Chiarisco perche' dico "asseritamente". Non c'e' dubbio che a far bene i soldi andrebbero restituiti e l'oggetto pure, ma per il concretizzarsi della truffa bisognerebbe provare - oltre ogni ragionevole dubbio - che il venditore SAPEVA che il pacco era un
Ultegra con ghiera Durace e non Durace vero e proprio. Potrebbe averlo creduto (in buona fede) un Durace per via del tappo, proprio come ha fatto l'acquirente.
Se cosi' fosse, non ci sarebbe reato (per la truffa sono necessari "artifizi e raggiri" impossibili se esiste la buona fede) e dunque sarebbe solo una questione contrattuale.
Ti pago X per un oggetto Y, ma tu mi vendi Z che vale meno.
Come ho gia' detto in altri threads di argomento simile, onesta' vorrebbe che tutto tornasse come prima: soldi all'acquirente, pacco al venditore. Secondo la legge l'acquirente avrebbe diritto a riavere i soldi se riuscisse a provare che la qualita' dell'oggetto - Durace - e' stata un motivo essenziale che lo ha spinto all'acquisto e che di questo il venditore era al corrente. Altrimenti, l'acquirente avrebbe quantomeno diritto alla c.d. riduzione del prezzo, ossia alla differenza tra il prezzo pagato, e il reale valore di un pacco pignoni Ultegra nelle condizioni di cui trattasi.
Sul fatto dei 100 chilometri: una targa automobilistica non vuol dire che il venditore risieda a Lugano, nemmeno se e' lui a dirlo. E anche se fosse, magari e' uno che per lavoro o famiglia e' tutti i giorni in Lombardia. La storia dei 100 chilometri potrebbe essere una balla. La consegna a domicilio, con 100 chilometri di strada, per un pezzo da 85 euri??? Ma andiamooooo....
E lo staccare il telefono, postare una volta e poi sparire ... tutti dettagli che insospettiscono e fanno pensare alla malafede.
Solidarieta' all'acquirente. Auguri di dissenteria notturna al venditore (da parte mia). Da parte dell'acquirente, vedremo cosa portera' la befana.