Bhè se ci fossero in tutta Italia perché no...sarebbe un bene per noi e gli automoblisti...ma non è cosi.
Sul piano logico questa considerazione (apparentemente ovvia) è in contraddizione con la filosofia del primato assoluto della sicurezza.... per noi, per i nostri cari, per i costi per la collettività ecc...
Il sottinteso (forse neppure inteso
) è: "Certo la bici è pericolosa (visto che ci si fa male e si muore anche, ed in alta percentuale, con li casco), ma visto che non ci sono le piste ciclabili che renderebbero questa attività molto più sicura io comunque NON ci rinuncio e accetto di correre un alto rischio (alla faccia della mia salute, dei miei cari, della collettività ecc...) limitandomi a ridurre la probabilità di gravi danni usando il casco!".
E per sentirmi più tranquillo con me stesso (aggiungerei io) do degli imbecilli (come dichiara qualcuno) o degli irresponsabili (*) a chi non lo usa ed anzi vorrei che fosse obbligatorio per legge!!!
In sostanza decido io (si fa per dire), per tutti, quale è il limite di rischio accettabile ...per se stessi, per i propri cari e per la collettività
. E naturalmente: " per favore non rigirate la frittata parlandomi di piste ciclabili, di caschi integrali, di protezioni aggiuntive, di limiti di velocità, di eliminare le discese competitive nelle G.F., o addiruttra di eliminare le corse agonistiche per "amatori"... perchè in questo caso la sicurezza mi costa un sacrificio che non sono disposto a sopportare!".
Non vorrei essere frainteso.
Il casco è utile ed è assai opportuno usarlo, ed infatti ben
oltre il 90% dei ciclisti lo usa costantemente (almeno dalle mie parti), ma anche quella minoranza che "consapevolmente" accetta di correre quel (piccolo?) surplus di rischio per motivi propri ha tutta la mia comprensione (anche se non, probabilmente, giustificazione).
In concreto ciò che mi "preoccupa" è l'atteggiamento un po' semplicistico di chi ritiene di essere nel "giusto" e pertanto "in diritto"
di imporre a tutti la sua "verità", senza neppure farsi sfiorare dall'idea che ci sia qualcuno "più nel giusto" di lui che a buon diritto, secondo questa logica, vorrà poi imporre la propria "verità".
In ogni caso concordo nell'invito ad usare il casco costantemente ed anche (e soprattutto) la prudenza!
(*) senza rendermi conto che il runner che ho appena sorpassato ha tutte le ragioni,
secondo il mio punto di vista , di darmi dell'imbecille e dell'irresponsabile!