Ernesto nel mondo della bici, soprattutto da corsa, è un nome particolare. Particolare perchè identifica una persona, un'azienda, una storia, uno stile senza dover aggiungere altro. E' come chiamare per nome qualcuno che si conosce bene, un parente, un amico, insomma una figura così nota da esserci famigliare. Come famigliari ci sono le sue bici con l'asso di fiori, le sue grafiche tanto odiate e tanto amate, i suoi telai che saranno "pesanti", non avranno i tubi squadrati tanto di moda, si ostinano ad esibire la serie sterzo tradizionale (anche se ora l'EPS...che brutto rospo per l'Ernesto...), ma sono anche il riconosciuto fiore all'occhiello del made in Italy, quello della grande tradizione, del gran gusto, della grande qualità...che però ormai è come il piccolo Davide davanti ai vari Golia del sol levante: tiene duro giocando di furbizia ed assesta precisi colpi di fionda faccia a faccia (un tale signor Shimano a dx)
Sassate che in questo caso partono da Cambiago, o colnagolandia come la chiama la nostra gentile guida in questa visita. Un paese come ce ne sono molti nella ricca brianza tutta capannoni e suv, non fosse per un capannone particolare che si evidenzia in mezzo agli altri per quegli assi di fiori onnipresenti, che stanno lì, come le N napoleoniche sui palazzi e ponti imperiali francesi
. La bicicletta a Cambiago ha un punto di vista privilegiato sul mondo e la sede Colnago ce lo ricorda chiaramente
.
L'ingresso non è da meno, anche se l'atmosfera diventa più da "santuario" con tanto di statue votive al ciclismo
e reliquie dei vari santi: siano tedeschi
spagnoli
, svizzeri
fino ad arrivare a veri "oggetti di culto" quali la bici campione del mondo con la quale Beppe Saronni sparò la leggendaria fucilata a Goodwood
o la mitica bici del record dell'ora messicano del cannibale Merckx
in tempi in cui la leggerezza era considerata determinante anche per questa specialità, al contrario degli anni '90 rappresentati dalle ruote lenticolari e la mostruosa guarnitura 59 denti di Rominger che le fa compagnia.
Questo continuo rincorrersi di passato e presente è la costante presso Colnago. Accanto ai modernissimi e funzionali capannoni che ospitano moderni macchinari e cartoni pronti ad essere spediti in ogni parte del mondo vi sono cimeli d'epoca, e proprio sotto l'abitazione della famiglia Colnago si trovano i locali dove prendono forma da più di 30 anni le bici del marchio. Locali a cui se ne sono aggiunti altri e poi altri ancora fino al limite del possibile, ma sempre sotto l'occhio (ed i piedi letteralmente) del cavalier Ernesto. Locali che hanno visto nascere innanzitutto migliaia di telai in acciaio
, che ancora oggi affascinano migliaia di appassionati nel mondo e che ancora oggi vengono saldati
e sabbiati
e cromati
sempre negli stessi locali.
E poi, ovviamente lui, l'oro nero dei nostri tempi, il carbonio con cui mani capaci (e quando diciamo mani intendiamo proprio mani umane) danno vita ai modelli che tutti gli appassionati conoscono: C50, Extreme Power...fino all'ultimo nato EPS tanto innovativo quanto discusso dai puristi. Telai che abbiamo potuto vedere nascere nei vari passaggi: dai tubi grezzi tagliati a misura e stoccati
, alla preparazione delle scatole movimento centrale in titanio fresate e preparate
, all'"immatricolazione" dei forcellini
, alla foratura dei tubi per montare le bussole dei portaborraccia
, fino al momento dell'incollaggio vero e proprio
e del momento cruciale della messa in dima
e della prima "cottura"
a temperatura regolata elettronicamente
, prima di quella finale e poi delle rifiniture con cui, sempre tutto rigorosamente a mano, si tolgono le imperfezioni e la colla in eccesso con carta abrasiva
A questo punto viene il momento di.....distruggere il tutto!! La cosa non vale ovviamente per ogni telaio, ma un fortunato sorteggiato a caso che viene messo all'interno di una macchina apposita
che simula le sollecitazioni dei cicli di pedalata, torsione, flessione, etc...del telaio e della forcella
. Il tutto a garanzia della qualità del prodotto finito e del processo costruttivo e della sicurezza dei clienti. I telai finiti vengono così appesi
e catalogati in attesa di essere spediti a farsi belli
.
Da questo momento in poi diventa solo un lavoro di fantasia ed estro artistico. Delegato ai grafici ed ai veri e propri "responasabili artistici" che non si armano di CorelDraw, ma di aerografo dando sfogo alla fantasia propria e del committente. Quindi vengono rifiniti con la fresatura di tubo sterzo e battuta della scatola movimento
; con la misurazione delle tolleranze della forcella
e la fresatura della base del cannotto
.
A questo punto i telai sono pronti per essere impacchettati
ed arrivare alle vostre tavole (o garage)!
La visita si conclude qui. La nostra impressione, che forse vi verrà comunicata, è che nei locali della Colnago cicli si respiri innanzitutto professionalità. Precisione, cura, pignoleria. Cosa che riuscirebbe molto bene a delle macchine, ma che qui riesce bene a delle persone.
In un contesto particolare in cui tutto è votato alla bicicletta. Dove si vede ciclismo su ogni muro, su ogni scrivania, su ogni banco di lavoro. A Cambiago si respira ciclismo grazie a Ernesto Colnago.
Un ringraziamento particolare all'utente del forum Colnago che ci ha guidati con grandissima gentilezza nella scoperta di questi luoghi e che sarà ben lieto di rispondervi da questi locali:
:-)
Sassate che in questo caso partono da Cambiago, o colnagolandia come la chiama la nostra gentile guida in questa visita. Un paese come ce ne sono molti nella ricca brianza tutta capannoni e suv, non fosse per un capannone particolare che si evidenzia in mezzo agli altri per quegli assi di fiori onnipresenti, che stanno lì, come le N napoleoniche sui palazzi e ponti imperiali francesi
L'ingresso non è da meno, anche se l'atmosfera diventa più da "santuario" con tanto di statue votive al ciclismo
Questo continuo rincorrersi di passato e presente è la costante presso Colnago. Accanto ai modernissimi e funzionali capannoni che ospitano moderni macchinari e cartoni pronti ad essere spediti in ogni parte del mondo vi sono cimeli d'epoca, e proprio sotto l'abitazione della famiglia Colnago si trovano i locali dove prendono forma da più di 30 anni le bici del marchio. Locali a cui se ne sono aggiunti altri e poi altri ancora fino al limite del possibile, ma sempre sotto l'occhio (ed i piedi letteralmente) del cavalier Ernesto. Locali che hanno visto nascere innanzitutto migliaia di telai in acciaio
E poi, ovviamente lui, l'oro nero dei nostri tempi, il carbonio con cui mani capaci (e quando diciamo mani intendiamo proprio mani umane) danno vita ai modelli che tutti gli appassionati conoscono: C50, Extreme Power...fino all'ultimo nato EPS tanto innovativo quanto discusso dai puristi. Telai che abbiamo potuto vedere nascere nei vari passaggi: dai tubi grezzi tagliati a misura e stoccati
A questo punto viene il momento di.....distruggere il tutto!! La cosa non vale ovviamente per ogni telaio, ma un fortunato sorteggiato a caso che viene messo all'interno di una macchina apposita
e catalogati in attesa di essere spediti a farsi belli
Da questo momento in poi diventa solo un lavoro di fantasia ed estro artistico. Delegato ai grafici ed ai veri e propri "responasabili artistici" che non si armano di CorelDraw, ma di aerografo dando sfogo alla fantasia propria e del committente. Quindi vengono rifiniti con la fresatura di tubo sterzo e battuta della scatola movimento
A questo punto i telai sono pronti per essere impacchettati
La visita si conclude qui. La nostra impressione, che forse vi verrà comunicata, è che nei locali della Colnago cicli si respiri innanzitutto professionalità. Precisione, cura, pignoleria. Cosa che riuscirebbe molto bene a delle macchine, ma che qui riesce bene a delle persone.
In un contesto particolare in cui tutto è votato alla bicicletta. Dove si vede ciclismo su ogni muro, su ogni scrivania, su ogni banco di lavoro. A Cambiago si respira ciclismo grazie a Ernesto Colnago.
Un ringraziamento particolare all'utente del forum Colnago che ci ha guidati con grandissima gentilezza nella scoperta di questi luoghi e che sarà ben lieto di rispondervi da questi locali: