forse non ti è chiaro che noi stiamo affogando..non nuotando ...meglio nuotare nella corrente che contro...
forse non ti è chiaro che noi stiamo affogando..non nuotando ...meglio nuotare nella corrente che contro...
Sinora ciò che è stato dimostrato è che il progetto "onda" è analogo agli altri. Quindi un buon progetto, sicuramente idoneo ad essere utilizzato per correre.ormai sono diversi anni che la forma deella onda non cambia ed i risultati,a tutti i livelli,testimoniano della bontà della soluzione.
impossibile che dietro non ci siano uno studio approfondito ed una progettazione accurata.
d'altronde ho sempre pensato che la classica curvatura della forcella si oppone proprio a tutto ciò che arriva dall'asfalto.
la curva va proprio contro il senso di marcia della bici,l'unica flessione dei foderi così curvati,arriva dall'alto,e cioè dal peso del ciclista.
una forcella con i foderi curvati al contrario(tipo dietro motore),invece,asseconderebbe proprio i colpi provenienti dall'asfalto,e fletterebbe meno alle sollecitazioni imposte dal ciclista.
d'altronde ho sempre pensato che la classica curvatura della forcella si oppone proprio a tutto ciò che arriva dall'asfalto
Me li immagino già le relazioni di calcolo e i progetti che stanno dietro queste creazioni...Sono concetti per primi sviluppati dagli inglesi negli anni '50.
Hetchins ne ha fatto il suo marchio di fabbrica per il carro post:
E Bates per la forcella con la celebre Diadrant:
Sinora ciò che è stato dimostrato è che il progetto "onda" è analogo agli altri. Quindi un buon progetto, sicuramente idoneo ad essere utilizzato per correre.
E' ciò che intendevo, mi piacerebbe vedere il progetto nel suo ambito completo, che coinvolge forca e carro con l'onda, rispetto a quello senza. In particolare mi piacerebbe vedere i punti di miglioramento con "l'onda" rispetto al "senza".
considerazioni non troppo scientifiche, se fosse perseguita questa strada, il miglior sistema ciclistico dovrebbe avere la forca girata a rovescio e il carrò all'insù
meno male,allora qualcosa di "scientifico" c'è già,anche se la forca della hetchins è tradizionale,e la seconda bici,a fronte di una forca interessante,ha un piantone non troppo in piedi.Sono concetti per primi sviluppati dagli inglesi negli anni '50.
Hetchins ne ha fatto il suo marchio di fabbrica per il carro post:
E Bates per la forcella con la celebre Diadrant:
"così fan tutti" grazie alle considerazioni fatte.....certo che "così fan tutti" è veramente una formidabile considerazione scientifica....
mi piacerebbe sapere a chi venderanno anche uno spazzolino da denti,i cinesi,quando ci avranno messi al tappeto economicamente.forse non ti è chiaro che noi stiamo affogando..non nuotando ...
SERPECORA non ricordo se Pinarello o Bianchi, parlarono anni fà di uno sviluppo dei telai di carbonio con la tecnologia a nido d'ape che usano in F1 era vero, ne sai qualcosa? ci stanno alvorando? o me lo sono sognato io?
sai oltre ai nostri 300.000.000 di persone in europa e altri 300.000.000 in USA ce ne sono altri 6.500.000.000 circa ..moltiplica per una media di 30 denti......sai gli sopazzolini che vendi....il problema è nostro non loro...come si fà a non capirlo...mi piacerebbe sapere a chi venderanno anche uno spazzolino da denti,i cinesi,quando ci avranno messi al tappeto economicamente.
non credo siano così miopi.
mhhhh ora ci guardo! grazieper il momento sono anni che ci ha pensato somec con il revolution...
sai oltre ai nostri 300.000.000 di persone in europa e altri 300.000.000 in USA ce ne sono altri 6.500.000.000 circa ..moltiplica per una media di 30 denti......sai gli sopazzolini che vendi....il problema è nostro non loro...come si fà a non capirlo...
tra capire un problema e risolverlo putroppo ce ne corre...e io non ho la soluzione evidentemente..come non cel'ha nessuno credo...in tempi passati..ma anche nei nostri le guerre si scatenano per questi motivi..economici....ma già capire il problema aiuta...o no? Ma basta però che siamo proprio fuori tema!!!!non ci arrivo,evidentemente,ma tu che ci asei arrivato,come ti comporti,di conseguenza?
beh, per quanto possibile, boicottando i loro prodotti, e chi dice che non è possibile, lo dice solo perché gli fa comodo, oppure non ha voglia di informarsi meglionon ci arrivo,evidentemente,ma tu che ci asei arrivato,come ti comporti,di conseguenza?
boicottare i prodotti di chi? dei cinesi o degli italiani che producono in cina?beh, per quanto possibile, boicottando i loro prodotti, e chi dice che non è possibile, lo dice solo perché gli fa comodo, oppure non ha voglia di informarsi meglio
innanzitutto boicottare i prodotti cinesi (o asiatici in generale)boicottare i prodotti di chi? dei cinesi o degli italiani che producono in cina?
Come dicono molti il vero costo aggiuntivo è quello del alvoro, perchè credo che produrre un telaio in cina o in Italia a livello di materiale sia identico, solo che lì li pagano pochissimo e da noi il giusto per vivere dignitosamente....come dicevo sarebbe stato comunque difficile a prescindere dalle buone intenzioni, il problema è che il sig. Pinarello, con tutti i meriti del caso, in questa maniera guadagna, senza tanti problemi di impianti, macchinari, operai, costi energetici ecc..ecc. 10 volte tanto che produrre in Italia.....fà fare tutto in oriente, ha una fabbrica a misura sostenible, operai qualificati e in numero ideale, ovvero mantiene un'azienda a carattere familiare ma con un mercato mondiale!! Bene tutto regolare e lecito!
Però come giustamente dici tu, siamo in Italia e io vorrei che qualche imprenditore cominciasse a dire...va beh invece di 10.000 magari provo a investire nel mio paese anche rispetto alla forza lavoro e guadagnerò 7.000 e magari farò un accordo con i miei operai in cui anche loro cercheranno di lavorare di più quando c'è bisogno e magari rinunciare a qualche euro in busta quando c'è flessione.. o magari anche loro investiranno nell'azienda facendone parte non solo come forza lavoro ma anche come finanziatori.....Ma credo sia irraggiungibile.....
In Italia le strutture per costruire 10.000 o più telai in carbonio l'anno non ci sono.
Si potrebbero fare, ma poi i costi (che non è robetta) dove li ammorti? Andando fuori mercato coi prezzi. Ergo un suicidio commerciale.
Tutti i produttori "made in Italy" di carbonio (ma anche di acciaio e alu) sono realtà artigianali che se arrivano a qualche centinaio di telai l'anno è un successone.
D'altronde che in Italia si sia forti nell'artigianato e non nell'industria non è una scoperta che si fa con le biciclette.