purtroppo ho la sensazione che la mera analisi del costo prodotto sia superficiale. Il vantaggio della delocalizzazione di produzioni è fortemente intrecciata con altri importantissimi aspetti: mercati, materie prime, fiscalità. Cerco di spiegare meglio cosa intendo esprimere.
- i mercati del futuro (consumi) non sono certo quelli dei vecchi continenti (America, Europa), sia dal punto di vista numerico dei consumatori, sia da quello delle necessità. La vicinanza all'Oriente quindi aiuta nel penetrare tali mercati.
- le principali materie prime (parlo della bici in questo caso) vengono già da produttori locali (es. carbonio)
- altro importante aspetto è la fiscalità. E qui sicuramente l'internazionalizzazione, anche senza sconfinare nell'illecito, offre vantaggi impossibili da ottenere operando solo ed esclusivamente (produzione, commericlizzazione e vendita) dalla propria nazione d'origine.
Ergo.
Credo queste siano le ragioni per cui è molto meglio risparmiare (anche poco) sul prodotto, ma utilizzare tali risorse per "globalizzare" il marchio.
Il tornare a produrre in Italia sarebbe sicuramente un fantastico progetto, ma temo utopico allo stato dell'arte. E questo vale ohi noi per moltissime merceologie, non solo per il ciclo.
Rassegnarsi? No grazie. Ne vale del ns futuro e di quello dei ns figli.
- Sicuramente un atteggiamento responsabile nei consumi aiuta. E qui lancio una provocazione: è meglio consumare un'auto ITALIANA prodotta in Polonia o una motocicletta ASIATICA prodotta in Italia!?
- Sicuramente bisogna che la politica (italiana) faccia in modo che tali consumi possano essere consapevoli. Le origini e PRODUZIONI della merce devono essere CHIARISSIME!
- Sicuramente bisogna insistere affinchè la politica (e non solo quella italiana, ma quella occidentale) facciano qualcosa per garantire un futuro dignitoso aiutando ed incentivando la produzione e non la finanza. Diversamente tra poco anche i ns marchi (causa cambi generazionali, necessità finanziarie etc..) saranno passibili di acquisto da parte di nazioni maggiormente ricche (Cina, Paesi Arabi etc...).
scusate la lungaggine e soprattutto il piccolo fuori tema o quasi rispetto alle coinvolte ns amate due
ruote.