questo sono io...mi potete aiutare a capire come è successo????
Ma certo che é così. I prof. viaggiano a velocità notevoli su mezzi che pesano meno di 10 Kg. É impossibile dotare le bici di componenti con rischio zero per i corridori, come é impossibile rendersi conto cosa ha provocato le ferite.
Esistono in commercio bici con trazione a cinghia e cambio integrato nel mozzo, quindi sicure sotto questo aspetto (ma non sono bdc!), però a coprire i dischi freno sembra non ci siano ancora arrivati. Il ciclismo è uno sport molto pericoloso per definizione, come tutti quelli su ruote (motorizzate e non): basti pensare a quanto ci si può far male semplicemente impattando con l'asfalto, anche con la bici che magari schizza altrove. Come hanno scritto altri, chi non vuole rischiare può sempre vedersi le gare in TV (io rabbrividisco sempre quando vedo le cadute) o dedicarsi ad altro.Minchia!
Ma allora copriamo la corona!!
In 10 anni di agonismo (ho gareggiato dalla G1 fino agli Juniores), posso dire l'esatto contrario di quanto affermi. Tralasciando i primi 4-5 anni in cui si era praticamente dei bambini, nelle categorie giovanili successive ho avuto cadute in cui non sempre posso dire di aver avuto piena percezione di ciò che é successo.Certo che però è davvero curioso leggere qui che quello che dice un corridore pro di 28 anni, che presumibilmente gareggia da 20 anni, che altrettanto presumibilmente sarà caduto decine di volte nella sua carriera, non corrisponde al vero perché lo stesso non avrebbe avuto la percezione di quello gli è successo.
Nella mia nemmeno lontanamente paragonabile esperienza "agonistica", fortunatamente sono incappato una sola volta in una rovinosa caduta di gruppo ad alta velocità, e mi ricordo ogni singolo fottuto istante di quello che è successo e di come è successo. Quindi mi risulta veramente incomprensibile come si possa mettere in discussione le parole del diretto interessato.
Certo che però è davvero curioso leggere qui che quello che dice un corridore pro di 28 anni, che presumibilmente gareggia da 20 anni, che altrettanto presumibilmente sarà caduto decine di volte nella sua carriera, non corrisponde al vero perché lo stesso non avrebbe avuto la percezione di quello gli è successo.
Su strada sono caduto in maniera pesante una volta sola. In mtb un mucchio di volte (in mtb è abbastanza la norma per tutti). Prendo atto che tu hai fatto l'ammucchiata e mentre ruzzolavi capivi perfettamente cosa ti colpiva da tutte le parti. Se mi dici che questa è la norma, beh direi che la maggior parte di chi è caduto qualche volta, penso direbbe di no.Nella mia nemmeno lontanamente paragonabile esperienza "agonistica", fortunatamente sono incappato una sola volta in una rovinosa caduta di gruppo ad alta velocità, e mi ricordo ogni singolo fottuto istante di quello che è successo e di come è successo. Quindi mi risulta veramente incomprensibile come si possa mettere in discussione le parole del diretto interessato.
In 10 anni di agonismo (ho gareggiato dalla G1 fino agli Juniores), posso dire l'esatto contrario di quanto affermi. Tralasciando i primi 4-5 anni in cui si era praticamente dei bambini, nelle categorie giovanili successive ho avuto cadute in cui non sempre posso dire di aver avuto piena percezione di ciò che é successo.
La dinamica della caduta é indubbio che possa creare una percezione debole o falsata.
In una caduta del genere mi rimane difficile credere che alcuni corridori hanno capito le cause della caduta o cosa li ha colpiti...
Certo che però è davvero curioso leggere qui che quello che dice un corridore pro di 28 anni, che presumibilmente gareggia da 20 anni, che altrettanto presumibilmente sarà caduto decine di volte nella sua carriera, non corrisponde al vero perché lo stesso non avrebbe avuto la percezione di quello gli è successo.
Nella mia nemmeno lontanamente paragonabile esperienza "agonistica", fortunatamente sono incappato una sola volta in una rovinosa caduta di gruppo ad alta velocità, e mi ricordo ogni singolo fottuto istante di quello che è successo e di come è successo. Quindi mi risulta veramente incomprensibile come si possa mettere in discussione le parole del diretto interessato.
Premessa: speriamo e auguriamoci di non dover assaggiare l'asfalto in futuro... Immagino, ma uso il condizionale, che un fattore di incidenza sia quello agonistico. Le gare amatoriali sono combattute, ma molti non rischiano oltre perché giustamente é un divertimento, si ha famiglia, lavoro, impegni, che non consentono di potersi fare male durante un momento di svago. Diciamo che si sta più attenti rischiando il giusto.iniziato a gareggiare da amatore, non ho mai fatto le categorie giovanili, che forse dico forse ti "abituano" ad un certo genere di situazione. Io quando "corro" ho sempre le antenne dritte e cerco di non distrarmi mai, Posso capire che gareggiando molto più spesso possa capitare di trovarsi in alcuni momenti dove magari per vari motivi non si è superconcentrati. Detto questo io ho esposto la mia esperienza, che nel mio piccolo collima con quella dello sfortunato Hugo, sperando (sto scrivendo con una sola mano) di non accrescerla in futuro.
Il punto é quello. Assolutamente le dichiarazioni di Hofstetter non credo che siano in malafede o sprovvedute. Bisognerebbe capire meglio, però, quanta puntualità é presente all'origine delle sue dichiarazioni rispetto alla realtà.Probabilmente c'è un frainteso, noi non stiamo affermando che Hofstetter menta volutamente, ma che non abbia la percezione esatta di di cosa gli è successo, cosa direi normale nella dinamica di un incidente, e che attribuisca la colpa al disco per una convinzione soggettiva.
Adesso cinesi ma ho usato anche due tipi diversi di SRAM originali centerlinescherzi a parte, che dischi sono? perchè tutti quelli che ho avuto per le mani (shimano e sram) hanno gli spigoli arrotondati, e se ci metto un dito mentre gira al massimo mi scotto...(provato anche quello ), poi è chiaro che in seguito ad un urto possono provocare lacerazioni, come tante altre sporgenze...
Un ragazzo cade, si taglia in testa con quello che lui definisce un disco, e persone non presenti sedute al PC contestano la sua affermazione.
Se non si vuole essere contestati su internet basta su internet non andarci a fare affermazioni non provabili. Semplice semplice.Viviamo in un epoca nella quale questo è normale, viva internet
Su internet ha sollevato un quesito e solo chi li produce o li vende dovrebbe mal digerire,al contrario chi la bici la pedala dovrebbe apprezzare.Se non si vuole essere contestati su internet basta su internet non andarci a fare affermazioni non provabili. Semplice semplice.
Un ragazzo cade, si taglia in testa con quello che lui definisce un disco, e persone non presenti sedute al PC contestano la sua affermazione.
Viviamo in un epoca nella quale questo è normale, viva internet
In questo forum ci sono ciclisti che hanno speso fior di quattrini per avere bici più pesanti ma con i dischi, ora un povero prof. sfigato viene a dire che uno di quei cosi gli ha fatto un taglio da 35 punti di sutura ma che cavolo Hugo stattene zittoSu internet ha sollevato un quesito e solo chi li produce o li vende dovrebbe mal digerire,al contrario chi la bici la pedala dovrebbe apprezzare.
In questo forum è l'ennesimo pro screditato perché non ha espresso pareri entusiasti sui dischi
Su internet ha sollevato un quesito e solo chi li produce o li vende dovrebbe mal digerire,al contrario chi la bici la pedala dovrebbe apprezzare.
In questo forum è l'ennesimo pro screditato perché non ha espresso pareri entusiasti sui dischi
Beh! Quando un corridore posta un Twitter dove dà la colpa del suo infortunio ad un disco e nello stesso, posta la foto del taglio sul casco, che sempre presubimilmente lo stesso atleta imputa al disco, qualche dubbio sul fatto che abbia con certezza capito, cosa sia successo durante la sua caduta vieneIn questo forum ci sono ciclisti che hanno speso fior di quattrini per avere bici più pesanti ma con i dischi, ora un povero prof. sfigato viene a dire che uno di quei cosi gli ha fatto un taglio da 35 punti di sutura ma che cavolo Hugo stattene zitto
Il dubbio viene a chi è un fanboy dei dischi che non lo hai capito? Gli altri, anche se cadono in gruppo e prendono botte da tutte le parti, ogni singola botta si rendono conto della dinamica e dell'oggetto che li ha colpiti. E che diamine, è lapalissiano.Beh! Quando un corridore posta un Twitter dove dà la colpa del suo infortunio ad un disco e nello stesso, posta la foto del taglio sul casco, che sempre presubimilmente lo stesso atleta imputa al disco, qualche dubbio sul fatto che abbia con certezza capito, cosa sia successo durante la sua caduta viene
Sono d'accordo con te, dubbi ce ne sono, però scusami potrebbe, dico potrebbe, anche essere che veramente sia stato il disco qui invece sembra impossibile a prescindereBeh! Quando un corridore posta un Twitter dove dà la colpa del suo infortunio ad un disco e nello stesso, posta la foto del taglio sul casco, che sempre presubimilmente lo stesso atleta imputa al disco, qualche dubbio sul fatto che abbia con certezza capito, cosa sia successo durante la sua caduta viene
E' impossibile perchè per tagliarti dovresti finirci proveniendo da una direzione che la presenza del cerchio ti ferma prima. Non è questione di essere o meno fanboy dei dischi, solo di ragionare e capire che la parte suppostamente tagliente è troppo vicina alla ruota per impattarla senza la sia la ruota stessa a fermarti, mentre se la impatti di lato, cosa ovviamente possibile, la impatti di piatto e quindi non ti taglia.....ammesso che ti tagli...... la parte fina, cosa dimostratamente irreale.Sono d'accordo con te, dubbi ce ne sono, però scusami potrebbe, dico potrebbe, anche essere che veramente sia stato il disco qui invece sembra impossibile a prescindere