Ok ora è chiaro, e mi sembra una follia, troppe competenze diverse e troppi paraculi a gestire le norme dell’antidoping, o sbaglia la wada a non considerarlo dopante o sbaglia l’uci a vietarlo, ma dovrebbero mettersi d’accordo e parlare con una voce sola se vogliono evitare sospetti del pubblico e furbizie degli atleti, non è ragionevole che ogni ente abbia una lista diversa di sostanze proibite in base a criteri diversi. Personalmente l’idea che mi sono fatto è che la sostanza è da vietare ma la wada ha motivi strani per non vietarla.
Come dice IgorFerro ci possono essere delle specificità delle discipline. La Wada compila una lista generica di sostanze dopanti, ma poi le varie unioni/federazioni possono richiedere ed implementare richieste specifiche al loro sport.
La storia del tramadolo è partita dall'input del Mpcc che ad esempio impone lo stop di 15gg ai propri affiliati se hanno livelli di cortisolo troppo bassi. Sempre per tutelare la salute degli atleti (il famoso "se stai male stai a casa"). Questo ovviamente non è richiesto né dall'Uci né, ovviamente, dalla Wada.
Idem per la politica "no needles" su punture e siringhe.
Quindi di fatto non si tratta di avere liste diverse di sostanze, ma di
pratiche. Chiaro che se il tramadolo lo usano solo nel ciclismo non ha senso che ad es. l'unione mondiale dei sollevatori pesi lo vieti per le loro gare...
La wada non lo bandisce perché credo che in linea di principio allora dovrebbe farlo con tutti gli analgesici: paracetamolo, etc...che ovviamente non ha molto senso,.
Resta da capire perché di colpo lo prendessero tanti/tutti sto'tramadolo. Anche perché chiedendo a medici è un farmaco poco gestibile, con importanti effetti collaterali (tra cui appunto, tremori, nausea e persino respiro corto) e grandi variabili individuali.