Tutte stronzate. Esistono soltanto due modi per rendere il ciclismo più interessante senza stravolgerlo. Anzi, forse tre.
1. Basta piattume. Disegnare le tappe decentemente, inserendo sempre almeno qualche muro duro o salita breve in punti chiave. Le tappe totalmente piatte sono inutili e innaturali. I velocisti puri non sono nemmeno classificabili come veri ciclisti, che vadano in pista oppure a correre in mezzo al deserto e non rompano le palle.
2. Basta robot teleguidati. Togliere ogni strumento di monitoraggio in gara: vietate le radioline, vietato il power meter, vietato il cardio. I ciclisti in gara devono affidarsi alle loro sensazioni. Se uno scatta, scatta per istinto, se uno risponde, risponde ad istinto, senza calcoli sui watt. Se il gregario sta tirando troppo, devi urlargli di andare più piano, oppure affiancarlo per dirglielo, senza la comodità della radio. E se scatti, per capire chi ti viene dietro e quanto stai guadagnando devi per forza guardarti continuamente indietro. In questo modo sono convinto che le classifiche si rimescolerebbero più spesso, con corridori che sono costretti a fare tentativi continui per portare a casa un risultato o ribaltare le classifiche. Per comunicare pericoli o situazioni particolari, bastano che lo sappiano le moto e i vari addetti, che poi comunicheranno ai ciclisti con qualche tipo di segnalatore.
L’unico dubbio che mi viene è che se togli ogni tipo di monitoraggio perdi anche il monitoraggio della salute del ciclista. Forse si potrebbe lasciare che i dati vengano monitorati, ma i ciclisti non possano vederli mentre corrono (e non possono venire comunicati, se sono senza radio).
3. Basta squadroni. Servirebbe un fair play finanziario serio. In teoria già c’è, ma non so come funziona. So solo che c’è pure nel calcio, ma questo non impedisce alle squadre di avere comunque differenze enormi. È abbastanza impressionante vedere sulle ultime salite tutti UAE e Jumbo e le altre squadre già polverizzate e staccate. Farsi aiutare da “gregari” come Kuss e Yates dovrebbe essere considerato doping, sono “aiutini” troppo grandi. Però non credo che queste disparità possano essere evitate, quindi ho dei dubbi su cosa si possa fare di concreto che non stiano già facendo (di preciso non lo so).