Gare Van Wilder vince la 3 valli varesine e poi esprime la propria rabbia

Kéo

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Il ciclismo dei pro avrebbe un potenziale pazzesco a livello mediatico e non solo, basta vedere il circo che si crea in ogni paesino al passaggio di ogni tappa di giro, tour ecc...
Purtroppo a livello di promozione e marketing sono dei vecchi dinosauri fermi a ere geologiche fa
Dovrebbero mettersi nelle mani di una media company di quelle serie e moderne, ma forse non ne hanno l'interesse per ora. Finchè il carrozzone si regge in piedi...
Tipo formula 1 che è tutto marketing
 

mauretto

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Tipo formula 1 che è tutto marketing
Già, ormai i soldi non si fanno più con la biglietteria, anche perché si nota che ci sono sempre meno spettatori all'autodromo. Il business è da un altra parte.
Idem il calcio, se le società dovessero campare sul botteghino probabilmente ci sarebbe un giro di soldi 1/100 di quello che c'è adesso
 

sembola

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E per fortuna, ci mancherebbe che ti facessero pagare il biglietto per affacciarti fuori casa tua....
Ovviamente non è sulla "biglietteria" che bisogna puntare, non avrebbe alcun senso. Ci vogliono i personaggi, l'hype mediatico, lo spingere i diritti televisivi e di merchandising a livello mondiale, l'internazionalizzazione a tappeto dei principali eventi, bisogna attirare gli sponsor grossi, quelli veri. Ci sarebbe una montagna di lavoro da fare, ma le potenzialità secondo me sono enormi
Ribadisco il mio punto di vista: noi siamo appassionati e vediamo tutto in rosa, ma la realtà dei fatti è un bel po' meno rosea.

"...i personaggi, l'hype mediatico, lo spingere i diritti televisivi e di merchandising "
E' tutto da vedere che ci sia lo spazio di movimento per questi elementi. I personaggi, l'hype e conseguentemente l'interesse del pubblico (generalista, che gli appassionati già sono coinvolti) è difficile da mettere in atto. Perchè un cinese o un indiano dovrebbero guardare una tappa del Tour dove in 4 volte su 5 non succede nulla e nulla si capisce se non sei del ramo, piuttosto che una gara di MotoGp dove se le danno dal primo all' ultimo giro (e che dura 50 minuti...)? Perchè l'India dovrebbe adottare il ciclismo invece della F1? Perchè Pogacar è simpatico ed ha il ciuffo da bravo ragazzo? Perchè la bici è verde e simpatica? In paesi che escono dalla povertà e che vogliono far sparire i simboli ad essa collegati? buona fortuna. Il merchandising certo è possibile, ma in un mondo dove si tifa il campione e non la squadra non può avere le dimensioni degli altri sport pro di squadra, dove comunque ha una dimensione marginale rispetto alla principale fonte di entrate, che sono appunto i diritti tv.

C'è poi una questione strutturale, che è collegata alla cosa della gente sulle strade. Non puoi far pagare il biglietto, questo però comporta che l'organizzatore deve raccogliere le risorse per far correre le gare in altro modo, ed è anche per questo che i diritti televisivi li incassa lui e non (direttamente o indirettamente) le squadre come in tutti gli altri sport pro. Per cui, anche ammesso di riuscire ad aumentare i proventi da diritti televisivi dovresti convincere ASO e RCS a privarsi di una fetta importante dei loro guadagni per foraggiare le squadre. Oppure fondare un sistema alternativo sul modello degli sport USA e competere col "marchio" Tour de France" (ammesso che i francesi te lo consentano). Di nuovo, buona fortuna.

Quanto agli investimenti dei grossi calibri, mi permetto di far notare che già ci sono. Sulle maglie (anzi nel nome) di una delle squadre più titolate c'è lo stesso sponsor che compare sulle maglie del Milan, dell' Arsenal, del Real Madrid e del Benfica. Emirates non è uno sponsor "bello grosso"? Ineos ed Emirates sono piccoli?
 

longjnes

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Già, ormai i soldi non si fanno più con la biglietteria, anche perché si nota che ci sono sempre meno spettatori all'autodromo. Il business è da un altra parte.
Idem il calcio, se le società dovessero campare sul botteghino probabilmente ci sarebbe un giro di soldi 1/100 di quello che c'è adesso
Se il tour o il giro fossero a pagamento su Sky, quanti lo vedrebbero? Io no di certo! Quest'anno ho seguito la vuelta sul forum e mi sono divertito più che a guardarla.
Si dice che le bici costano care per le sponsorizzazioni, bene, se oltre alla bici devo anche pagare per alimentare il circo, ciao, Preferisco pedalare che stare sul divano.
Il mio contributo al circo è già troppo nel momento in cui nel tubo obliquo c'è una scritta di quelle che si vedono nel wt.
 
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Già, ormai i soldi non si fanno più con la biglietteria, anche perché si nota che ci sono sempre meno spettatori all'autodromo. Il business è da un altra parte.
Non è vero neppure questo. A Monza quest'ano, nonostante la Ferrari in pessima forma e la situazione economica si è avuta la seconda cifra di spettatori paganti di sempre, e lo stesso in quasi tutti i circuiti. Anzi, la F1 è un esempio di come potrebbe/non potrebbe essere il modello del ciclismo: gli organizzatori pagano per far parte del campionato e coprono le spese coi biglietti e con poco altro. I diritti televisivi li prende la società di gestione del campionato e poi ne ridistribuisce la gran parte alle squadre. Se non riesci a raccattare abbastanza biglietti non puoi pagare la società di gestione del campionato e sei costretto ad uscirne.
Se convinci la ASO a partecipare a questo modello, il gioco è fatto.



Idem il calcio, se le società dovessero campare sul botteghino probabilmente ci sarebbe un giro di soldi 1/100 di quello che c'è adesso
Vero in parte, per una società di calcio di alto livello si viaggia tra i 60 e gli 80 milioni di euro all'anno solo di biglietti, che possono essere anche il 20% del fatturato. Non una cifra irrilevante, ma se scendiamo di livello il "matchday" diventa ancora più pesante. Certo senza i diritti tv andrebbero molto meno lontano.
 
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io non guardo la f1 dai tempi di Schumacher e Hakkinen.. troppe regole oggi il motorsport deve essere più libero secondo me..
Io la penso come te, e comunque non sono disposto a pagare per vederla. Ma milioni di persone in tutto il mondo a quanto pare la pensano diversamente, sia nel salotto di casa che sulle tribune. E la FOM distribuisce diverse centinaia di milioni di euro alle squadre...
 

mauretto

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Non è vero neppure questo. A Monza quest'ano, nonostante la Ferrari in pessima forma e la situazione economica si è avuta la seconda cifra di spettatori paganti di sempre, e lo stesso in quasi tutti i circuiti. Anzi, la F1 è un esempio di come potrebbe/non potrebbe essere il modello del ciclismo: gli organizzatori pagano per far parte del campionato e coprono le spese coi biglietti e con poco altro. I diritti televisivi li prende la società di gestione del campionato e poi ne ridistribuisce la gran parte alle squadre. Se non riesci a raccattare abbastanza biglietti non puoi pagare la società di gestione del campionato e sei costretto ad uscirne.
Se convinci la ASO a partecipare a questo modello, il gioco è fatto.




Vero in parte, per una società di calcio di alto livello si viaggia tra i 60 e gli 80 milioni di euro all'anno solo di biglietti, che possono essere anche il 20% del fatturato. Non una cifra irrilevante, ma se scendiamo di livello il "matchday" diventa ancora più pesante. Certo senza i diritti tv andrebbero molto meno lontano.
I dati non mi tornano, se pensi che il record di incassi da botteghino in serie a la scorsa stagione è stato stabilito dall Inter con 39 milioni di euro. Inter che ne prende 20 all anno solo dal main sponsor della maglia e che sempre la scorsa stagione, solo dai diritti champions ha sfiorato i 100mln di incasso, più altri 90 circa per i diritti tv della sola serie a.
F1 idem, ora si sta tirando su grazie a liberty media, ma io me li ricordo gli autodromi mezzi vuoti pre covid. Adesso pian piano si stanno tornando a riempire ma siamo ancora lontani dai sold out dei primi anni 2000. Anche in questo caso i soldi veri arrivano in primis sempre da liberty media con i diritti tv e dai main sponsor, che mettono sul piatto cifre davvero grosse
 

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Se il tour o il giro fossero a pagamento su Sky, quanti lo vedrebbero? Io no di certo! Quest'anno ho seguito la vuelta sul forum e mi sono divertito più che a guardarla.
Si dice che le bici costano care per le sponsorizzazioni, bene, se oltre alla bici devo anche pagare per alimentare il circo, ciao, Preferisco pedalare che stare sul divano.
Il mio contributo al circo è già troppo nel momento in cui nel tubo obliquo c'è una scritta di quelle che si vedono nel wt.
Perché nessuno fa nulla per invogliarti a spendere dei soldi per vederli...ma ormai è un discorso che non riguarda più noi vecchi dinosauri, che abbiamo una mentalità "vecchia" e non siamo inclini alle novità e al cambiamento. Noi non siamo piu un bacino di utenza potenziale, o lo siamo solo marginalmente ;-)
Ora il target è un altro, generazioni che ragionano in altri modi, e piattaforme di intrattenimento diverse dalla classica tv
 

longjnes

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Perché nessuno fa nulla per invogliarti a spendere dei soldi per vederli...ma ormai è un discorso che non riguarda più noi vecchi dinosauri, che abbiamo una mentalità "vecchia" e non siamo inclini alle novità e al cambiamento. Noi non siamo piu un bacino di utenza potenziale, o lo siamo solo marginalmente ;-)
Ora il target è un altro, generazioni che ragionano in altri modi, e piattaforme di intrattenimento diverse dalla classica tv
fanno bene, sarebbe tempo perso. il ciclismo è uno sport pedalato, veder pedalare gli altri ha il suo fascino fino ad un certo punto. Facessero i diritti a pagamento per vedere i GT e le classiche, me ne farei una ragione come tanti credo,
diverso il discorso per eventi live che generano spettacolo. esempio il ciclocross al nord che fa anche 100mila paganti o le kermesse in pista. ma vedere sudare sulla strada è gratis per definizione.
 

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I dati non mi tornano, se pensi che il record di incassi da botteghino in serie a la scorsa stagione è stato stabilito dall Inter con 39 milioni di euro.
39 milioni SOLO per la Champions League (https://www.socialmediasoccer.com/it/articolo/inter-un-san-siro-da-record-porta-gli-incassi-da-stadio-a-393-milioni.html#:~:text=75.567 spettatori e 12.547.765,39,3 milioni di euro.), mancano quelli del campionato che non possono essere tanto inferiori, infatti Calcio e Finanza (https://www.calcioefinanza.it/2023/04/21/inter-ricavi-stadio-record-2023/) parla di 80 milioni di gameday revenue. Che su 425 milioni di fatturato rappresentano quasi il 19%.
Se ne può fare a meno? per un periodo breve se sei costretto si (citofonare covid) ma sarebbe come rinunciare ai diritti tv italiani, dubito che sarebbe sostenibile. Ovviamente le squadre "minori" hanno incassi più bassi, ma hanno anche fatturati e spese inferiori per cui l'incidenza del gameday sul bilancio rischia di essere perfino maggiore.



F1 idem, ora si sta tirando su grazie a liberty media, ma io me li ricordo gli autodromi mezzi vuoti pre covid. Adesso pian piano si stanno tornando a riempire ma siamo ancora lontani dai sold out dei primi anni 2000
Ripeto, Monza 2023 secondo numero di presenze di sempre (record nel 2022...). Autodromi in culo al mondo in luoghi senza alcuna tradizione pieni nonostante i biglietti carissimi (per il discorso spiegato in precedenza), mentre alle corse ciclistiche nei paesi arabi solo i cammelli sul percorso...

. Anche in questo caso i soldi veri arrivano in primis sempre da liberty media con i diritti tv e dai main sponsor, che mettono sul piatto cifre davvero grosse
Appunto, dai diritti tv. Che nel ciclismo non vanno alla Lega (come nel calcio) o alla UEFA che poi li redistribuiscono, ma alle società organizzatrici delle gare. Come pensi di convincere ASO o RCS a rinunciare ad una percentuale rilevante dei guadagni?
 
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diverso il discorso per eventi live che generano spettacolo. esempio il ciclocross al nord che fa anche 100mila paganti o le kermesse in pista. ma vedere sudare sulla strada è gratis per definizione.
Ora non esageriamo... ci sono gare con un grosso pubblico , agli ultimi mondiali si parlava di 40.000 ma 100.000 è una stima un po' (tanto) ottimistica.
Detto questo, il modello di business nel caso del ciclocross è appunto simile a quello della F1: gli organizzatori organizzano la gara e spesso pagano ingaggi ai migliori atleti perchè portano pubblico. Niente pubblico, come durante il covid, gare che saltano. Diritti tv di piccola entità non tanto per poco interesse generalista (per i mondiali in Belgio share dell'80%...) quanto per il pubblico potenziale (26 milioni tra belgi ed olandesi).
 

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Ora non esageriamo... ci sono gare con un grosso pubblico , agli ultimi mondiali si parlava di 40.000 ma 100.000 è una stima un po' (tanto) ottimistica.
Detto questo, il modello di business nel caso del ciclocross è appunto simile a quello della F1: gli organizzatori organizzano la gara e spesso pagano ingaggi ai migliori atleti perchè portano pubblico. Niente pubblico, come durante il covid, gare che saltano. Diritti tv di piccola entità non tanto per poco interesse generalista (per i mondiali in Belgio share dell'80%...) quanto per il pubblico potenziale (26 milioni tra belgi ed olandesi).
ho scritto 100mila ma a me sembravano 1000000 :mrgreen:
 
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Non so che dire, mi tengo le mie convinzioni che ho tratto dall osservazione di dati ufficiali, legittime così come sono legittime le vostre. Resto dell idea che per aumentare il giro di soldi bisogna ripensare all impatto mediatico del ciclismo, e su questo c'è gente molto più competente di me che sicuramente saprebbe che leve muovere
 
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Resto dell idea che per aumentare il giro di soldi bisogna ripensare all impatto mediatico del ciclismo, e su questo c'è gente molto più competente di me che sicuramente saprebbe che leve muovere
Questo è incontrovertibile. E come ho scritto in altro discussione di recente, sarebbe auspicabile che chi contribuisce a creare il prodotto possa attingere ad una parte dei ricavi dei diritti tv. Il punto è: è fattibile?

Io ho il sospetto di no. Per far gestire il tutto ad una media company, sulla falsariga della F1, o ad un'associazione delle squadre, come nel calcio, dovresti per prima cosa modificare radicalmente il modello organizzativo, quindi convincere ASO ed RCS a cedere il giocattolo con le buone (e ci vogliono un sacco di soldi) o con le cattive (organizzare il "Giro dell' Esagono", ma solo se UCI è d'accordo e sempre con un sacco di soldi), perchè ovviamente nessuna azienda è disposta a cedere ad altri parte più o meno rilevante dei propri guadagni. Fattibile? tutto si può fare, resta da vedere a che costo e con che guadagno.

Ma anche ammettendo che la cosa sia fattibile e "conveniente" e conferisci i diritti ad una media company, poi ti metti nella condizione di dover accettare la qualunque, compresi i giri dello Stokazzistan o le tappe alpine da un'ora secca ("è tanto televisivo..."). Basta vedere cosa è accaduto in F1, con un campionato deciso a tavolino per garantire lo spettacolo ma calpestando le regole o con quello di calcio in cui si gioca anche alle 18.30 di lunedì.
 

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Questo è incontrovertibile. E come ho scritto in altro discussione di recente, sarebbe auspicabile che chi contribuisce a creare il prodotto possa attingere ad una parte dei ricavi dei diritti tv. Il punto è: è fattibile?

Io ho il sospetto di no. Per far gestire il tutto ad una media company, sulla falsariga della F1, o ad un'associazione delle squadre, come nel calcio, dovresti per prima cosa modificare radicalmente il modello organizzativo, quindi convincere ASO ed RCS a cedere il giocattolo con le buone (e ci vogliono un sacco di soldi) o con le cattive (organizzare il "Giro dell' Esagono", ma solo se UCI è d'accordo e sempre con un sacco di soldi), perchè ovviamente nessuna azienda è disposta a cedere ad altri parte più o meno rilevante dei propri guadagni. Fattibile? tutto si può fare, resta da vedere a che costo e con che guadagno.

Ma anche ammettendo che la cosa sia fattibile e "conveniente" e conferisci i diritti ad una media company, poi ti metti nella condizione di dover accettare la qualunque, compresi i giri dello Stokazzistan o le tappe alpine da un'ora secca ("è tanto televisivo..."). Basta vedere cosa è accaduto in F1, con un campionato deciso a tavolino per garantire lo spettacolo ma calpestando le regole o con quello di calcio in cui si gioca anche alle 18.30 di lunedì.
Già, sarebbe la stessa UCI a dover dare un aut-aut agli attuali organizzatori perchè facciano un passo indietro, minacciando altrimenti di creare manifestazioni parallele affidate a una big media company che inevitabilmente attirerebbe squadre e sponsor promettendo un giro di soldi molto maggiore all'attuale.
Sul secondo punto, bisognerebbe trovare una via di mezzo. Al momento i grandi tour propongono tappe interessanti e avvincenti a molte altre (specie il tour) che francamente sono delle martellate sui maroni da quanto noiose, e penso valga anche per gli stessi corridori. Penso che su questo in molti potremo essere daccordo. Escludendo le grandi classiche, specie quelle del nord, che sono uno spettacolo dall inizio alla fine, ci vorrebbe un giusto mix di epici tapponi alpini mixate a tappe più brevi e molto tirate e spettacolari. Sono dell'idea che non serve fare una tappa da 5/6 ore ogni santo giorno, anche perchè alla fine la gente è interessata all'ultima ora/ora e mezza/due, un pò perchè non può passare la giornata davanti allo schermo a vedere una gara, un pò perchè di solito è quella la fase più avvincente (e che giustamente viene trasmessa in tv)
 

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Già, sarebbe la stessa UCI a dover dare un aut-aut agli attuali organizzatori perchè facciano un passo indietro, minacciando altrimenti di creare manifestazioni parallele affidate a una big media company che inevitabilmente attirerebbe squadre e sponsor promettendo un giro di soldi molto maggiore all'attuale.
Potrebbe, ma si innescherebbe un contenzioso dall' esito non certo, sia a livello legale che sportivo. Per dire, chi può garantire che un giudice francese non assegni alla ASO un risarcimento colossale, o che il "giro dell' Esagono" non abbia lo lo stesso appeal mediatico del marchio del Tour de France? Magari se chi organizza il "Giro dell' Esagono" distribuisse ingaggi principeschi, ma di nuovo poi come rientri se invece che guadagnare 20-30 milioni li rimetti? La UCI poi non ha alcun interesse, perchè nulla guadagna oggi e nulla guadagnerebbe domani...


Sul secondo punto, bisognerebbe trovare una via di mezzo. Al momento i grandi tour propongono tappe interessanti e avvincenti a molte altre (specie il tour) che francamente sono delle martellate sui maroni da quanto noiose, e penso valga anche per gli stessi corridori. Penso che su questo in molti potremo essere daccordo. Escludendo le grandi classiche, specie quelle del nord, che sono uno spettacolo dall inizio alla fine, ci vorrebbe un giusto mix di epici tapponi alpini mixate a tappe più brevi e molto tirate e spettacolari. Sono dell'idea che non serve fare una tappa da 5/6 ore ogni santo giorno, anche perchè alla fine la gente è interessata all'ultima ora/ora e mezza/due, un pò perchè non può passare la giornata davanti allo schermo a vedere una gara, un pò perchè di solito è quella la fase più avvincente (e che giustamente viene trasmessa in tv)
Poi però si deve accettare che il ciclismo cessi di essere quello che è oggi e diventi un qualcos'altro. E temo che non ci sia la certezza che sarebbero più i nuovi fan acquisiti di quelli che verrebbero persi. Immagina cosa leggeremmo qua se la presentazione delle squadre fosse fatta come han fatto la presentazione dei piloti al GP a Miami, con paillettes, coriandoli e cheerleader...

Io ho un sospetto: quando una cosa non la si fa, è perchè non conviene farla: perlomeno per la maggioranza degli attori coinvolti. Che se c'è da guadagnare nessuno si tira indietro, di solito.
 

bradipus

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23 Luglio 2009
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qualunquemente
Leggo di presunte 'ricchezze' degli organizzatori, e di povertà delle squadre, ma non viene citato un dato.
Ne tiro fuori qualcuno io: secondo il bilancio 2022, l'utile di RCS Sport è di poco superiore ai quattordici milioni di euro su un fatturato di cinquantacinque (https://www.ufficiocamerale.it/2012/rcs-sport-spa).
Ciò vuol dire che se, per assurdo, RCS Sport volesse sponsorizzare una squadra ciclistica top investendo tutti i suoi utili, non riuscirebbe nemmeno ad essere lo sponsor principale, dato che le prime tre viaggiano con budget tra i 50 ed i 60 milioni / anno: https://procyclinguk.com/what-are-the-budgets-of-the-worldtour-cycling-teams-in-2023/.
Se poi l'UCI, per ipotesi, 'obbligasse' RCS Sport a distribuire una parte degli utili alle squadre, diciamo i due terzi, a quelle che partecipano al Giro (dieci milioni mal contati), ogni team riceverebbe meno di mezzo milione di euro all'anno. Sufficienti a malapena a pagare un mese di stipendio di Pogacar o di Roglic alla Bora (se sono vere le cifre che si sono lette in questi giorni). O tre mesi di Viviani (https://www.oa sport.it/2023/01/qua...r-ricoperto-doro-viviani-il-miglior-italiano/).
E stiamo parlando della seconda azienda organizzatrice di gare al mondo.
Siamo sicuri che questo risolverebbe qualche problema, o piuttosto sarebbe un bel deterrente per gli organizzatori dall'investire nella loro attività?
(Per ASO, vedi https://www.pedalsure.com/blog/the-economics-of-the-tour-de-france)
 

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