Al solo vederla ad occhio questa chiave Mariposa è la massima espressione dell'effetto marketing.
E' indubbiamente bella, direi figa con la sua colorazione e la forma snella e aggraziata, che se confrontata con altre chiavi ne fa la Claudia Schiffer delle dina
Quello che non mi convince:
- Risoluzione: scatti di 0,1Nm sono inutili per le applicazioni a cui si rivolge, risoluzioni così si usano nei cacciaviti dina che sono strumenti di precisione
- Rotazione: la possibilità di invertire il senso di rotazione è inutile perché:
- l'unico bullone che si serra sinistrorso è quello del pedale destro, ma con una coppia che gira sui 40Nm, fuori dal range di questa chiave
- le dina non si usano mai per svitare perché si starano, anche se hanno il cricchetto reversibile, in quanto l'attrito di distacco di un bullone può essere maggiore della coppia di serraggio
- Materiali: bello e figo il corpo in alluminio, peccato che sia in antitesi con l'uso in officina professionale dove sollecitazioni ed urti sono all'ordine del giorno
- Non c'è un manico ben definito, e questa a mio avviso è la cosa più grave, perché la chiave deve essere impugnata solo e solamente nel punto previsto in fase di progetto, altrimenti si altera il braccio di leva e buonanotte alla precisione
Mi fermo qui, per quel prezzo c'è ampia scelta tra le vere professionali tipo Facom, Beta, Usag, Hazet, precise, affidabili, ritarabili, e soprattutto durature, tanto che per un ciclista amatore significa usarle per tutta la vita e lasciarle in eredità ai figli.
P.S. - di dina ne ho tre, due USAG (20-200 e 5-20) e una Pro Bike Tool piccola a tre scatti fissi che porto in viaggio, le USAG le comperai nel 1985 per la moto e le uso oggi per la bici, dopo 40 anni sono come comperate oggi.