Si potrebbero usare dei freni con scarse prestazioni così sarebbero costretti a scendere più lentamente (non sto scherzando)
Condivido il tuo pensiero, aggiungo che da parte delle squadre c'è un grande impegno alla ricerca della massima aerodinamica in galleria del veno, mentre per la sicurezza di questi ragazzi, mi sembra che ci sia un silenzio piuttosto assordante, magari basterebbe che il direttore sportivo in prossimità di una particolare curva, strettoia o altro, preavvisasse il proprio corridore di tirare i freni, facendo da navigatore, visto che abbiamo le radioline usiamole.Premesso che tutte le discese fatte a velocità elevate possono essere pericolose, ma ci sono discese più pericolose di altre, per una serie di fattori.
Per le gare WT andrebbe stilato un indice di pericolosità per le discese e quelle che sono oltre un certo livello vengono eliminate dai percorsi. Se si vuol far passare una gara sul cucuzzolo della montagna allora ci sarà arrivo in salita e basta.
Inoltre in casi di incidenti gravissimi come questo, il GT coinvolto non prosegue.
A prescindere dalle proposte le riposte le dovrebbe dare UCI, ma sembrano più impegnati a multare un ciclista che si è fermato a dare un bacio a moglie e figlio nelle crono del TdF che passava sotto casa sua.
Le priorità.
Da questo punto di vista il passaggio ai dischi non ha aiutato, secondo me.Si potrebbero usare dei freni con scarse prestazioni così sarebbero costretti a scendere più lentamente (non sto scherzando)
Paolo Bettini parlando della diatriba sui freni a disco/rim un giorno ha detto:Si potrebbero usare dei freni con scarse prestazioni così sarebbero costretti a scendere più lentamente (non sto scherzando)
Rip. Ma oltre a questo nella mia ignoranza mi permetto di scrivere che è ora che qualcuno cambi mentalità, si investono milioni di euro per alleggerire un telaio di 20 gr o per rendere un telaio più aerodinamico ma non leggo mai di investimenti sulla sicurezza e questo è anche colpa di noi amatori perché loro investono dove poi hanno un tornaconto economico. Non so le dinamiche della caduta e prima che qualcuno mi risponda che non si può fare niente, che fa parte del gioco, che le gare sono così ecc ricordo che si dicevano le stesse cose in F1 ma dopo Imola quando hanno affrontato veramente il tema sicurezza le cose sono cambiate veramente. Ovvio che un ciclista se va 90 km/h addosso ad un muro c'è poco da fare ma mi chiedo perché ad esempio le aziende di abbigliamento non studiano capi che ci proteggano ad esempio clavicola e femori e la risposta è che non li venderebbero perché pesano di più ecc ecc e quindi non è una loro priorità perché non è una nostra priorità.
Pensa a fare la Milano Sanremo con le discese a velocità controllata, 200 km di pascolo e volatona di gruppo con 150 ciclisti che si giocano la vittoriaandrò controcorrente
per me saper scendere veloce è un plus tanto quanto salire veloce, o sprintare veloce, quindi eliminare le discese la trovo una proposta assurda: stessa cosa limitare velocità o altre amenità; credo si debbano perseguire altre modalità
ovviamente spiace molo per il ragazzo, rip
Il "problema" è che il ciclismo si è globalizzato. Ci sono molte nazioni e conseguente molti giovani ciclisti che vogliono emergere.Velocita' sempre piu' alte , traumi sempre piu' gravi. Perche' si alzano le velocita'? Migliore preparazione, biciclette che frenano e piegano meglio, corridori che ,purtroppo, rischiano sempre di piu'.
Io lo scrivo anche qui, negli ultimi anni ,ho spesso paura a guardarli in discesa.
Come si riducono le velocita' in discesa? Vogliamo fare qualcosa per la sicurezza?Non potendo obbligare i corridori a rischiare meno, io gli rimetterei freni rim, gomme al massimo da 20mm di larghezza, e rapporto massimo 53x11 (cosi' a 70 all'ora non ci pedali).
Forse non avete capito, ma a un professionista che i freni siano rim o disc non cambia nulla. Loro non frenano, al massimo rallentano.Velocita' sempre piu' alte , traumi sempre piu' gravi. Perche' si alzano le velocita'? Migliore preparazione, biciclette che frenano e piegano meglio, corridori che ,purtroppo, rischiano sempre di piu'.
Io lo scrivo anche qui, negli ultimi anni ,ho spesso paura a guardarli in discesa.
Come si riducono le velocita' in discesa? Vogliamo fare qualcosa per la sicurezza?Non potendo obbligare i corridori a rischiare meno, io gli rimetterei freni rim, gomme al massimo da 20mm di larghezza, e rapporto massimo 53x11 (cosi' a 70 all'ora non ci pedali).
Posso solo immaginarla, quella discesa la conosco bene ed ha un paio di tratti quasi rettilinei (ma NON sono rettilinei) molto pendenti e con delle leggere ondulazioni dell'asfalto; il primo dei 2 è molto largo (praticamente un'autostrada) e solo l'idea di farla in situazione di gara (ovvero a tutta) mi fa salire un brivido lungo la schiena, non oso pensare a che velocità scendano i pro in quei punti.Ma si conosce la dinamica?
Che un professionista freni di meno non ci piove, (ma qualche frenata la devono fare anche loro), che con i freni rim devi iniziare a frenare 50 metri prima, neanche.Forse non avete capito, ma a un professionista che i freni siano rim o disc non cambia nulla. Loro non frenano, al massimo rallentano.
Ogni tanto in allenamento ho fatto qualche discesa insieme a professionisti.
Fatto per modo di dire, dopo due curve non li vedi più e io non é che vado piano in discesa.
Sono su un altro pianeta proprio