Già segnalato da
sasomao, mi permetto un copiaeincolla (fonte: Gazzetta dello Sport):
ANNECY (Francia), 23 luglio 2009 - Giallo su Alberto Contador. Giallo come la maglia, ma giallo anche come un dato, un dubbio, una domanda. La maglia, sempre più gialla, sempre più sua: primo nella crono, con 3" su Cancellara, secondo, 43" su Wiggins, sesto, 54" su Kloeden, nono, 130" su Armstrong, sedicesimo, 145" su Andy Schleck, ventunesimo, 234" su Frank Schleck, trentacinquesimo; e primissimo in classifica, in ordine gerarchico con 411" su Andy, 525" su Armstrong, 536" su Wiggins, 538" su Kloeden, 559" su Frank. Ma cè anche un altro giallo: riguarda un dato, un dubbio, una domanda. Questa domanda, rivolta a Contador in sala-stampa subito dopo la vittoria nella crono: "Domenica scorsa, nella salita di Verbier, cifre alla mano, lei ha realizzato la più straordinaria impresa di uno scalatore nella storia del Tour de France. Ci può spiegare come è riuscito oggi a battere uno specialista come Cancellara nella cronometro?". Contador non ha risposto.
SENZA RISPOSTE La domanda è stata rivolta una seconda volta, e Contador non ha risposto. Gli è poi stato chiesto quale sia il suo VO2max, cioè il massimo consumo di ossigeno, un valore che determina - detto in parole povere - la cilindrata del "motore" di un atleta, e neanche stavolta Contador ha voluto rispondere. Tutto nasce da un articolo scritto da Greg LeMond (ex corridore, tre Tour vinti nel 1986, 1989 e 1990) su "Le Monde" (quotidiano) di oggi. LeMond, americano ma non per questo amico (tuttaltro) di Armstrong, ha fatto un calcolo: 8,5 km di salita, al 7,5% di pendenza media, in 2055". "Mai un corridore è salito così velocemente". Secondo i dati pubblicati su "Liberation" da Antoine Vayer, ex allenatore della Festina (la squadra che praticava doping organizzato e che venne espulsa al Tour 1998) e riconosciuto scienziato delle prestazioni sportive, il corridore spagnolo avrebbe avuto bisogno di un VO2max di 99,5ml / mn / kg. LeMond: "Che io sappia, nessun atleta in nessuno sport ha mai raggiunto questa cifra. E un po come se una bella Mercedes uscisse da una concessionaria, si allineasse alla partenza su un circuito di F.1 e vincesse il gran premio". LeMond chiedeva spiegazioni a Contador. Le stesse chieste, e non ottenute, in sala-stampa.
Alberto Contador durante la cronometro. Reuters SPAVENTOSO Anche oggi Contador ha dimostrato comunque che la cilindrata del suo "motore" è enorme. La crono: 40,5 km, volati a più di 50 allora, considerando anche che cerano uno strappo duro, varie serpentine urbane, e che comunque siamo quasi alla fine delle tre settimane di fatica. Un successo corroborato e valorizzato dal secondo posto di Cancellara, che aveva dominato la prima crono a Montecarlo e trascinato lintera Saxo nella cronosquadre di Montpellier, e che è un formidabile specialista delle prove contro il tempo. Fabian pensa che Contador sia stato aiutato dalle moto che, a volte, precedono i corridori. Gli altri sembrano rassegnati, anche il fiero Andy Schleck: "Contador ha dimostrato di essere il più forte, è stato formidabile. Io sono partito forte, poi forse ho pagato un po nel finale, anche se ho dato tutto. Secondo al Giro 2007, secondo - se tutto va bene - al Tour 2009, adesso sono pronto per vincere una grande corsa a tappe".