PP, se poi "prosegui" per il Costalunga lo sballo "prosegue". A che ora le avete fatte? Prossimamente farò il Nigra al pomeriggio, dato che facendolo al mattino il sorgere del sole ti nasconde lo spettacolo naturale!
E il Nigra al tramonto l'hai mai fatto ?
Io si' e, nel bene e nel male, e' un' esperienza che mi ricordero' per un bel pezzo !!!
domenica 30 agosto 2009
L' idea e' quella di fare: Bolzano - Prato Isarco - Tires - Passo Nigra - Bolzano.
Non ho mai fatto il giro completo (ciclisticamente sono ancora un novellino, solo da quest' anno ho cominciato a fare giri un po' piu' lunghi) ma ad occhio e croce valuto che in 3 ore e mezza ce la dovrei fare, diciamo 4 per sicurezza.
Siccome la mattina dormo e nel pomeriggio fa troppo caldo, esco nel tardo pomeriggio, alle 17.
"Tanto c'e' luce fino alle 21", penso. (Cretino che non sono altro)
Ciclabile fino a Prato Isarco e poi infilo la vecchia stradina per Tires, quella che attraversa il paesino di Brie.
La parte finale e' durissima, con tratti al 24%, ma con la mia tripla l'ho gia' fatta altre volte e poi le sfide mi piacciono.
Ma soprattutto mi piace l' inizio, con la stradina che si infila fra le rocce e il rumore del ruscello li' vicino. E' raro incrociare qualcuno e c'e' un gran silenzio. Si sentono solo gli uccelli e lo scorrere dell' acqua.Un bel posto per pedalare.
(ehm... vabbe' meglio tornare alla cronaca, se no viene fuori un post ancora piu' chilometrico...)
Subito all' inizio della stradina pero', ancora nell' abitato di Prato Isarco, c'e' un cartello di divieto di accesso.
"Vabbe', sara cascato qualche sasso", penso.
"Essendo una gola stretta, un po' come la Val d'Ega pre-gallerie, quando piove vengono giu' sassi e siccome nei giorni scorsi ha piovuto ci sara' qualche sasso qua e la'. Io vado avanti".
Dopo 2 km la strada e' completamente chiusa da una grata e al di la' della grata c'e' una ruspa.
Ma e' domenica, il cantiere e' chiuso e allora prendo la bici in spalla e aggiro la grata passando fuori dal guard-rail che da' sul ruscello, 5 metri piu' in basso.
"Azz se cado qua e mi ritrovano gli operai solo domani mattina"
Comunque non cado e una volta arrivato al di la' della grata posso superare la ruspa e proseguire ancora qualche metro per scoprire che.... la strada non c'e' piu' !!
Completamente erosa !! Non c'e' piu' l' asfalto, ma neanche il terrapieno !!
Un cratere di diversi metri mi costringe a tornare indietro.
Sopravvivo anche al secondo passaggio guard-rail e ridiscendo a Prato Isarco.
Prima di girare a destra per prendere la nuova statale, controllo l' orologio: il programma rimane invariato ma fra anddare e tornare ho bruciato 15 minuti (dei famosi 30' di margine).
Bella anche la strada nuova, panoramica e neanche troppo trafficata per fortuna, ma e' parecchio piu' lunga e quando arrivo a Tires sono le 18.45.
Il ritardo sulla mia tabella di marcia e' di 30 minuti netti.
Qui comincia un tratto per me inedito, studiato solo sulla carta, e la salita al passo Nigra me la posso proprio gustare.
La rampa di San Cipriano, che un po' mi preoccupava se fatta dopo il tratto di Brie, non la sento nemmeno e l' asfalto scorre senza problemi sotto le ruote. Piano, eh, molto piano, ma scorre.
Il tratto finale poi' e' FANTASTICO: non c'e' assolutamente traffico, come piace a me, e sono da solo con i miei pensieri.
Il sole basso sulla destra, e sulla sinistra, l' ombra della mia figura sugli alberi e, appena dietro, un po' piu' in alto, il Rosengarten completamente rosa.
Arrivo al passo e proseguo sul "falsopiano", di cui avevo letto.
"Falsopiano un cacchio: sono altri 80 metri di dislivello in 4 km !! E altri minuti di ritardo sulla tabella di marcia"
IL cielo e' ancora azzurro ma e' gia' spuntata la luna e laggiu' si vede il Latemar.
CHE SPETTACOLO !!
(Peccato non aver avuto dietro la macchina fotografica, ne valeva la pena)
Sai quando ci si sente proprio bene, che si ha la sensazione di essere nel posto giusto al momento giusto ? Ecco cosi !!
Bello, bellissimo, una sensazione che mi ricordero' per un bel po' di tempo.
Purtroppo pero' e durata poco: nel giro di pochi minuti il Rosengarten s'e' "spento" e li, improvvisamente, in un attimo realizzo che i miei conti erano sbagliati !!
"AZZZ !!! :afraid:Qui fra poco fa buio, altro che luce fino alle 21. E io sono senza luci (a parte un piccolo led posteriore, quello c'e sempre)"
Faccio 2 conti al volo: mi mancano 40 km, gli ultimi 7 sono a Bolzano e non c'e' problema perche' la ciclabile e' illuminata, altri 3 circa sono nell' ultima galleria, che e' illuminata a giorno. Mi restano 30 km . A tutta !!
Cosi alle 19.50 comincia la mia crono personale: la val d' Ega in discesa.
Man mano che scendo il traguardo si avvicina, ma la valle si stringe ed il buio a poco a poco aumenta.
Ad un certo punto vedo solo le righe bianche a bordo strada.
Rallento un po' ma vado, sperando di non trovare ostacoli sulla strada. Anche solo un sasso e finisco per terra in un punto in cui gli automobilisti in transito farebbero fatica a vedermi. :afraid::afraid:
I punti peggiori sono le gallerie vecchie, brevi ma NON illuminate, dove se in quel momento non ci sono macchine in transito io non vedo assolutamente nulla. :afraid:
E se le macchine ci sono a volte e' anche peggio perche' quelli che vengono nel senso di marcia opposto usano, giustamente, gli ABBAGLIANTI e, non scorgendomi fino all' ultimo, mi fanno 2 occhi cosi'.
Alle 21.10, comunque, in qualche modo arrivo a casa.
La parte finale non e' stata una bella esperienza, decisamente.
Pero' sono ancora qui a raccontarla.
(E se siete arrivati fin qui anche voi, leggendo tutta 'sta pappardella, complimenti !!)
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