Marco Pantani

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micky

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4 Gennaio 2006
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bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Colnago C60
Caro Marco,se a 5 anni dalla tua scomparsa siamo tantissimi a ricordarti,nei modi piu' diversi,significa che Tu ,sei stato e sarai per sempre il PIU' GRANDE di questo sport!!!...Se,alla presentazione del Giro 2009,è bastato solo l'apparire di una Tua immagine per pochi istanti per far partire un applauso scrosciante e far commuovere milioni di persone a casa davanti alla TV,questo significa solo una cosa:che Tu,Marco,sei e rimarrai per sempre nei nostri cuori!!!Noi vogliamo,forse anche un po' egoisticamente,ricordarti cosi',sulla Tua Bici,sulle Tue Montagne,i Passi del Giro,i mitici colli del Tour,laddove ogni volta che passiamo,non possiamo fare a meno di avere un pensiero o di versare una lacrima per Te!!! Se Tu,nel mondo del ciclismo hai sbagliato qualcosa o sei stato ingannato,purtroppo non lo sapremo mai,ma,indipendetemente da questo,Tu,non dovevi andartene cosi' presto,da solo,in una camera d'albergo al mare in inverno,lasciando un vuoto incolmabile dentro di Noi.Farci sentire in colpa,per averti osannato,forse troppo,per cui la Tua caduta negli inferi è stata piu' grande di quello che Tu,persona troppo sensibile avresti potuto sopportare.Ma,come si faceva a non osannarti,Tu facevi entusiasmare un intero paese e non solo,mamme e papa',vecchi e bambini.La Gente fermava il proprio lavoro,pur di vedere le Tue imprese alla TV o dal vivo,e,ti posso assicurare che erano emozioni VERE,fortissime,che nessuno potra' mai dimenticare!!! Ciao MARCO.......IL PIRATA E' PER SEMPRE!!!!
Mi quoto da solo e rimetto il post dello scorso anno...Aggiungo solo che le emozioni che ci ha fatto vivere Marco non le rivivremo mai piu' e domani mattina quando mi svegliero' per andare a Laigueglia ,il primo pensiero sara' per lui...Marco pedalera' per sempre insieme a noi:cry
 
6 Dicembre 2009
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Bici
Vipera
Che dire, quoto tutti i messaggi precedenti. Devo a lui (e anche a mio nonno che per primo mi ha messo su una bici) se mi sono innamorato e pratico questo sport. Aldilà della sua classe immensa, quello che più mi esaltava e mi teneva incollato alla TV era la sua capacità di "gettare il cuore aldilà dell'ostacolo". Ragazzi, nel 1998, quando vinse il Giro, ebbe le palle, durante la tappa dell'Argentario, di scattare persino sullo strappo di via Martiri D'Ungheria, per provare da subito a mettere in difficoltà Zulle. Ma voi da allora avete più visto qualcuno (Amstrong, Sleck, Contador, Menchov) provare numeri tipo quelli di Marco? No, tutti li a fare i calcoletti sui secondi, sugli abbuoni. Marco sia con la maglia Rosa che quella Gialla addosso, non si concedeva a calcoli, perchè lui le salite "LE FACEVA A SENSAZIONE", e quelle che regalava a noi erano sensazioni meravigliose! Tutte le ultime pagine più belle del ciclismo le ha scritte lui: Mortirolo, Alpe D'Huez, l'attacco sulla Marmolada, il duello con Tonkov, le imprese sui Pirenei e sulle Alpi al Tour, la Tappa di Oropa, il Mondiale in Colombia, e queste sono solo alcune delle sua indimenticabili gesta. Ed io ne sono convinto, che con Marco al 100%, Amstrong tutti quei Tour non li avrebbe vinti, almeno che non avessero abolito le salite. Con Marco non si poteva non incollarsi alla TV ed ammirare il campione.
 

leon66

Pignone
24 Gennaio 2010
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torino
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Bici
bianchi sempre + tarmac sl3
Mi quoto da solo e rimetto il post dello scorso anno...Aggiungo solo che le emozioni che ci ha fatto vivere Marco non le rivivremo mai piu' e domani mattina quando mi svegliero' per andare a Laigueglia ,il primo pensiero sara' per lui...Marco pedalera' per sempre insieme a noi:cry
Pantani era un bravo ragazzo ma e' stato anche una vittima CONSAPEVOLE del ciclismo.Ha costruito tutte le sue vittorie sull'EPO in modo consapevole, e sicuramente non e' l'esempio da seguire. Un vero campione deve essere un esempio per i piu' giovani.
 

Trinity77

Apprendista Velocista
15 Luglio 2008
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Romagna
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Pinarello fp5
ciao Marco....oggi è il sesto anniversario della tua morte..e il mio desiderio in questa giornata che è sempre un po' triste dal giorno della tua scomparsa in poi, è che sia una giornata al riparo dalle critiche gratuite e all'insegna del RICORDO non di UN campione ma DEL CAMPIONE x me in assoluto....

sei e sarai sempre l'unico e inarrivabile Pirata e il fatto di abitare nella tua terra mi rende orgogliosa .

Ciao Marco
 

femfem

Apprendista Scalatore
11 Marzo 2005
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Bici
..
ciao Marco....oggi è il sesto anniversario della tua morte..e il mio desiderio in questa giornata che è sempre un po' triste dal giorno della tua scomparsa in poi, è che sia una giornata al riparo dalle critiche gratuite e all'insegna del RICORDO non di UN campione ma DEL CAMPIONE x me in assoluto....

sei e sarai sempre l'unico e inarrivabile Pirata e il fatto di abitare nella tua terra mi rende orgogliosa .

Ciao Marco

Condivido pienamente il Tuo pensiero .
Ogni volta che riusciamo a mettere da parte le critiche del "tanto per parlare" e pensiamo alle emozioni che con Marco abbiamo vissuto assistendo alle sue pedalate , ne diamo il giusto onore;
soprattutto Noi che siamo più "vicini" a Lui di tanti altri , conoscendo bene e vivendo in prima persona questa stupenda passione della bicicletta.
 

andrea73

Apprendista Cronoman
29 Giugno 2007
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ROVIANO
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Bici
kento
grazie marco per quello che ci hai dato ciclisticamente!purtroppo hai scelto il modo più sbagliato per farti ricordare in questo giorno!ma nessuno di noi può capire cosa ti sia passato per il cervello in quei gironi in cui non ti sentivi più un corrdore!peccato che non abbia avuto accanto a te una donna che ti amava e farti capire che se solo avessi creduto ancora un pò in te stesso li avresti stracciati tutti per altri 10 anni!GRAZIE PIRATA!!!!!
oggi anche se banale uscirò in bici con un nastrino nero al braccio!!!!!!!!!!
 

Trinity77

Apprendista Velocista
15 Luglio 2008
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Pinarello fp5
grazie marco per quello che ci hai dato ciclisticamente!purtroppo hai scelto il modo più sbagliato per farti ricordare in questo giorno!ma nessuno di noi può capire cosa ti sia passato per il cervello in quei gironi in cui non ti sentivi più un corrdore!peccato che non abbia avuto accanto a te una donna che ti amava e farti capire che se solo avessi creduto ancora un pò in te stesso li avresti stracciati tutti per altri 10 anni!GRAZIE PIRATA!!!!!
oggi anche se banale uscirò in bici con un nastrino nero al braccio!!!!!!!!!!

anche io l'ho pensato spesso...
 

alexatala

Pedivella
13 Febbraio 2008
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Castelvetrano
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Da 6 anni a questa parte il giorno di San Valentino non posso non pensare ad una persona che non ho mai conosciuto, ma che mi ha trasmesso una passione;
è andata come è andata, è finita nel peggiore dei modi, ma per me Marco resta un'insieme di emozioni, palpitazioni, ricordi.....indimenticabili......

Grazie Marco
 
M

mazzoblu

Guest
Ciao Pirata,
oggi sono sei anni che hai lasciato il nostro mondo per pedalare nel regno dei cieli,

in tanti ti ricordano e ti fifano ancora
se le cose fossero andate meglio avresti regalato ai tuoi tifosi ancora tante altre vittorie e grandi gesta.
Devi essere orgolioso delle tue imprese perchè comunque quelle che hai compiuto sono memorabili e rimarranno per sempre impresse nella storia del nostro sport.

Hai ancora un primato sulla scalata di una grande montagna,
sei l'ultimo corridore che ha vinto GIRO-TOUR nello stesso anno
dopo di te ancora nessuno c'è più riuscito!

ci sono ancora alcune persone che non hanno capito
credono ancora a tutte quelle bagianate che hanno detto e scritto su di te,
non hanno ancora capito
che sei stato la vittima di un sistema, un capro espiatorio comodo a molti.

ma a loro non ci badare,
un'indagine recente dice che sei uno degli sportivi più amati di sempre.

ancora Ciao Marco
 

ultimo

Scalatore
12 Settembre 2008
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66
Pescara-Abruzzo
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Bici
Specialized Tarmac SL adesso incidentata
Ricordo ancora quando con mio Padre ci vedevamo le tappe dei Giri e dei Tour aspettando che si togliesse gli occhiali e la bandana per scatenare l'inferno.
Mi mancano quei momenti, mi manca mio Padre e mi manca anche il Pirata.
 

leon66

Pignone
24 Gennaio 2010
132
9
torino
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Bici
bianchi sempre + tarmac sl3
Per capirne di piu', possiamo rispettare l'uomo ma non l'atleta

Ecco una breve rilettura delle vicende sportive di Pantani, collegata ai test ematici che risultano dal file sequestrato a Ferrara nel corso dell'inchiesta del pm Soprani.
Nella stagione '93, la seconda da "pro", Pantani è un umile gregario di Chiappucci, anche se con buone disposizioni per la salita e per le grandi corse a tappe (da dilettante ha vinto il Giro d'Italia baby): due soli i piazzamenti fra i primi 5 in corse secondarie (4° nella 6/a tappa della Settimana Siciliana, il 25 febbraio e 5° nella classifica finale del Giro del Trentino il 14 maggio). Ma nel '94 si possono notare già sbalzi notevoli: Ht da 40,7% il 16 marzo '94, a 54,5 il 23 maggio. Siamo in pieno Giro d'Italia (quello in cui Berzin fece il fenomeno, indossando la maglia rosa dalla quarta tappa alla fine), anzi, siamo alla terza tappa (Osimo-Loreto Aprutino) e debbono arrivare le grandi montagne, dove Pantani sarà la rivelazione. Vincerà, infatti il 4 giugno a Merano e il giorno dopo all'Aprica, staccando tutti sul terribile Mortirolo e, sullo "slancio", l'8 giugno, finirà addirittura terzo in una cronometro, che non è sua specialità, esattamente nella cronoscalata del Bocco adatta per tracciato e altimetria a passisti come Indurain. Concluderà il Giro alle spalle di Berzin. Significativo, il “picco” del 58% il 13 giugno, giorno dopo la fine del Giro, quando, notoriamente al termine di un Giro i corridori presentano valori di Ht inferiori di 4-5 punti almeno rispetto a quelli della partenza. Ma quella condizione è analoga il 25 luglio, giorno dopo la fine del Tour (57,4%). I tecnici spiegano che, in assenza di fatica e stress, l'Ht tende a salire, specie se si è stimolata l'ematopoiesi. In quel Tour, Pantani non vince ma si mette in grande evidenza: è terzo, nella tappa dell'Hautacam vinta da Leblanc (che allora militava nella Festina…) il 13 luglio, proprio nel momento in cui crolla il suo capitano, Chiappucci, alle prese con problemi di stomaco e costretto poi al ritiro; è secondo il 15 (il giorno dopo il riposo) a Luz Ardiden (vittoria di Virenque, sempre un Festina…); si lancia in un furioso inseguimento ad Eros Poli sul Mont Ventoux il 18, scollinando a 4'31", dopo che il fuggitivo in testa aveva cominciato la salita con ben 25'30" di vantaggio. E' quinto sull'Alpe d'Huez (vittoria di Conti); cade, resta staccato e poi rientra miracolosamente nella tappa di Val Thorens (20 luglio), finendo terzo dietro Rodriguez e…Ugrumov; è quinto il 21 a Clouses, ma secondo nella cronoscalata di Avoriaz il giorno dopo (sempre dietro Ugrumov). Insomma, il Tour '94, su tutti i "media" è il Tour-rivelazione per Pantani, terzo sul podio finale. Analogo andamento, ma con l'intermezzo dell'incidente del 1° maggio (investito da un'auto in allenamento, poco prima del Giro), si riscontra nel '95. A marzo i suoi valori sono medio-bassi (45% Ht il 18 marzo '95), ma a fine giugno - rimessosi dall'incidente - sono già elevatissimi in previsione del Tour: 56%. Vincerà, infatti, un'epica tappa all'Alpe d'Huez (12 luglio) e a Guzet Neige (16 luglio), sui Pirenei. Il Tour è ancora pieno di cronometro, dunque terreno dove Indurain è favoritissimo; Pantani finisce 13° a Parigi. A fine stagione, il 18 ottobre, subisce l'ormai famoso incidente nella Milano-Torino che lo costringe al fermo fino al 3 agosto del '96. Poi c'è il '97 con l'Alpe d'Huez ancora e la tappa di Morzine sulle Alpi del Tour, dove finisce ancora terzo nella classifica finale. Poi il trionfale ’98 con vittoria a Giro e Tour, quindi lo stop a Madonna di Campiglio ’99: ematocrito troppo alto.
 

lupin IV

Maglia Iridata
21 Settembre 2008
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Basilicata del sud
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Bici
Rose X-Lite Six, Canyon Ultimate CF10
Ho appena finito di vedere un pezzo su Pantani de "la storia siamo noi" di minoli su raistoria, gli ultimi giorni del pirata, le lacrime di commozione di Cannavò al ricordo di una persona che non ci avrebbe emozionato più.
Ma questa non è la realtà, ogni volta che penso o vedo o leggo di Pantani mi vengono i brividi. Ci farai provare un'emozione per sempre. Ciao pirata
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Per capirne di piu', possiamo rispettare l'uomo ma non l'atleta

Ecco una breve rilettura delle vicende sportive di Pantani, collegata ai test ematici che risultano dal file sequestrato a Ferrara nel corso dell'inchiesta del pm Soprani.
Nella stagione '93, la seconda da "pro", Pantani è un umile gregario di Chiappucci, anche se con buone disposizioni per la salita e per le grandi corse a tappe (da dilettante ha vinto il Giro d'Italia baby): due soli i piazzamenti fra i primi 5 in corse secondarie (4° nella 6/a tappa della Settimana Siciliana, il 25 febbraio e 5° nella classifica finale del Giro del Trentino il 14 maggio). Ma nel '94 si possono notare già sbalzi notevoli: Ht da 40,7% il 16 marzo '94, a 54,5 il 23 maggio. Siamo in pieno Giro d'Italia (quello in cui Berzin fece il fenomeno, indossando la maglia rosa dalla quarta tappa alla fine), anzi, siamo alla terza tappa (Osimo-Loreto Aprutino) e debbono arrivare le grandi montagne, dove Pantani sarà la rivelazione. Vincerà, infatti il 4 giugno a Merano e il giorno dopo all'Aprica, staccando tutti sul terribile Mortirolo e, sullo "slancio", l'8 giugno, finirà addirittura terzo in una cronometro, che non è sua specialità, esattamente nella cronoscalata del Bocco adatta per tracciato e altimetria a passisti come Indurain. Concluderà il Giro alle spalle di Berzin. Significativo, il “picco” del 58% il 13 giugno, giorno dopo la fine del Giro, quando, notoriamente al termine di un Giro i corridori presentano valori di Ht inferiori di 4-5 punti almeno rispetto a quelli della partenza. Ma quella condizione è analoga il 25 luglio, giorno dopo la fine del Tour (57,4%). I tecnici spiegano che, in assenza di fatica e stress, l'Ht tende a salire, specie se si è stimolata l'ematopoiesi. In quel Tour, Pantani non vince ma si mette in grande evidenza: è terzo, nella tappa dell'Hautacam vinta da Leblanc (che allora militava nella Festina…) il 13 luglio, proprio nel momento in cui crolla il suo capitano, Chiappucci, alle prese con problemi di stomaco e costretto poi al ritiro; è secondo il 15 (il giorno dopo il riposo) a Luz Ardiden (vittoria di Virenque, sempre un Festina…); si lancia in un furioso inseguimento ad Eros Poli sul Mont Ventoux il 18, scollinando a 4'31", dopo che il fuggitivo in testa aveva cominciato la salita con ben 25'30" di vantaggio. E' quinto sull'Alpe d'Huez (vittoria di Conti); cade, resta staccato e poi rientra miracolosamente nella tappa di Val Thorens (20 luglio), finendo terzo dietro Rodriguez e…Ugrumov; è quinto il 21 a Clouses, ma secondo nella cronoscalata di Avoriaz il giorno dopo (sempre dietro Ugrumov). Insomma, il Tour '94, su tutti i "media" è il Tour-rivelazione per Pantani, terzo sul podio finale. Analogo andamento, ma con l'intermezzo dell'incidente del 1° maggio (investito da un'auto in allenamento, poco prima del Giro), si riscontra nel '95. A marzo i suoi valori sono medio-bassi (45% Ht il 18 marzo '95), ma a fine giugno - rimessosi dall'incidente - sono già elevatissimi in previsione del Tour: 56%. Vincerà, infatti, un'epica tappa all'Alpe d'Huez (12 luglio) e a Guzet Neige (16 luglio), sui Pirenei. Il Tour è ancora pieno di cronometro, dunque terreno dove Indurain è favoritissimo; Pantani finisce 13° a Parigi. A fine stagione, il 18 ottobre, subisce l'ormai famoso incidente nella Milano-Torino che lo costringe al fermo fino al 3 agosto del '96. Poi c'è il '97 con l'Alpe d'Huez ancora e la tappa di Morzine sulle Alpi del Tour, dove finisce ancora terzo nella classifica finale. Poi il trionfale ’98 con vittoria a Giro e Tour, quindi lo stop a Madonna di Campiglio ’99: ematocrito troppo alto.
Intanto penso che sia fuori luogo questa tua pubblicazione,in un topic dove si stanno scrivendo dei messaggi per commemorare una persona che purtroppo non è piu' tra noi,ma questo è un mio pensiero.E poi, Credo che sia troppo semplice pubblicare solo i dati ematici di Marco Pantani e criticarli...visto che disponi di tutti questi dati,sarebbe interessante vedere pubblicati i dati ematici di tutti quelli che erano in gruppo con lui e che molte volte gli sono arrivati davanti o subito dietro,e che tutti quei giri e tour,(a parte quelli del '98 stravinti da Marco) li hanno pure vinti davanti a lui...Forse uscirebbe fuori che Marco lottava solo ad armi pari con i suoi avversari...Anche perche' ,la storia anche molto piu' recente dell'ormai lontano '99, ci ha insegnato che il piu' pulito aveva la rogna,per cui...pensaci bene,e forse capirai che non ho proprio torto...
 

alexatala

Pedivella
13 Febbraio 2008
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Ecco una breve rilettura delle vicende sportive di Pantani, collegata ai test ematici che risultano dal file sequestrato a Ferrara nel corso dell'inchiesta del pm Soprani.
Nella stagione '93, la seconda da "pro", Pantani è un umile gregario di Chiappucci, anche se con buone disposizioni per la salita e per le grandi corse a tappe (da dilettante ha vinto il Giro d'Italia baby): due soli i piazzamenti fra i primi 5 in corse secondarie (4° nella 6/a tappa della Settimana Siciliana, il 25 febbraio e 5° nella classifica finale del Giro del Trentino il 14 maggio). Ma nel '94 si possono notare già sbalzi notevoli: Ht da 40,7% il 16 marzo '94, a 54,5 il 23 maggio. Siamo in pieno Giro d'Italia (quello in cui Berzin fece il fenomeno, indossando la maglia rosa dalla quarta tappa alla fine), anzi, siamo alla terza tappa (Osimo-Loreto Aprutino) e debbono arrivare le grandi montagne, dove Pantani sarà la rivelazione. Vincerà, infatti il 4 giugno a Merano e il giorno dopo all'Aprica, staccando tutti sul terribile Mortirolo e, sullo "slancio", l'8 giugno, finirà addirittura terzo in una cronometro, che non è sua specialità, esattamente nella cronoscalata del Bocco adatta per tracciato e altimetria a passisti come Indurain. Concluderà il Giro alle spalle di Berzin. Significativo, il “picco” del 58% il 13 giugno, giorno dopo la fine del Giro, quando, notoriamente al termine di un Giro i corridori presentano valori di Ht inferiori di 4-5 punti almeno rispetto a quelli della partenza. Ma quella condizione è analoga il 25 luglio, giorno dopo la fine del Tour (57,4%). I tecnici spiegano che, in assenza di fatica e stress, l'Ht tende a salire, specie se si è stimolata l'ematopoiesi. In quel Tour, Pantani non vince ma si mette in grande evidenza: è terzo, nella tappa dell'Hautacam vinta da Leblanc (che allora militava nella Festina…) il 13 luglio, proprio nel momento in cui crolla il suo capitano, Chiappucci, alle prese con problemi di stomaco e costretto poi al ritiro; è secondo il 15 (il giorno dopo il riposo) a Luz Ardiden (vittoria di Virenque, sempre un Festina…); si lancia in un furioso inseguimento ad Eros Poli sul Mont Ventoux il 18, scollinando a 4'31", dopo che il fuggitivo in testa aveva cominciato la salita con ben 25'30" di vantaggio. E' quinto sull'Alpe d'Huez (vittoria di Conti); cade, resta staccato e poi rientra miracolosamente nella tappa di Val Thorens (20 luglio), finendo terzo dietro Rodriguez e…Ugrumov; è quinto il 21 a Clouses, ma secondo nella cronoscalata di Avoriaz il giorno dopo (sempre dietro Ugrumov). Insomma, il Tour '94, su tutti i "media" è il Tour-rivelazione per Pantani, terzo sul podio finale. Analogo andamento, ma con l'intermezzo dell'incidente del 1° maggio (investito da un'auto in allenamento, poco prima del Giro), si riscontra nel '95. A marzo i suoi valori sono medio-bassi (45% Ht il 18 marzo '95), ma a fine giugno - rimessosi dall'incidente - sono già elevatissimi in previsione del Tour: 56%. Vincerà, infatti, un'epica tappa all'Alpe d'Huez (12 luglio) e a Guzet Neige (16 luglio), sui Pirenei. Il Tour è ancora pieno di cronometro, dunque terreno dove Indurain è favoritissimo; Pantani finisce 13° a Parigi. A fine stagione, il 18 ottobre, subisce l'ormai famoso incidente nella Milano-Torino che lo costringe al fermo fino al 3 agosto del '96. Poi c'è il '97 con l'Alpe d'Huez ancora e la tappa di Morzine sulle Alpi del Tour, dove finisce ancora terzo nella classifica finale. Poi il trionfale ’98 con vittoria a Giro e Tour, quindi lo stop a Madonna di Campiglio ’99: ematocrito troppo alto.

Scusa ma devo dirti quello che penso....
le tue osservazioni potevano ben essere accettate forse fino al 2005-2006, ma non so se ti sei accorto che dall'operation puerto ad oggi buona parte dei protagonisti del ciclismo professionistico sono stati squalificati (Basso,Ulrich,Valverde,Rasmussen,Ricco,Di Luca,Rebellin,Vinokurov,Piepoli), potrei riempirci un Topic con tutti i nomi....con questo non voglio giustificare Pantani, ma solo chiarire che il tuo discorso è puramente miope ed ipocrita, forse anche ingenuo, perchè non vuoi capire che questi nomi sono solo quelli dei "beccati", perchè io sono convinto che nel professionismo il doping c'è per tutti, perchè doping non è solo il proibito dalle regole, ma "tutto", tutto quello che non è allenamento e alimentazione naturale è "doping", che il valore sia 50 o 58 o 48 non è questo che conta, conta che dietro ogni corridore c'è un medico che controlla che il valore sia sotto la "soglia" consentita, ed il marcio è proprio questo, perchè sapendo che un corridore è imbottito di Farmaci,Integratori,Alimenti speciali, Ormoni e quant'altro allora VIGILANO la regolarità dei valori.....

Insomma non venirci a dare questi valori cosi da soli, se sei cosi informato apri un topic apposito, e mostraci i valori di tutti gli altri corridori cosi possiamo confrontarli e capire se veramente Marco era un imbroglione oppure tutti quanti stavano e stanno sulla stessa barca.......
Io non ho mai guardato i dati, ma grossolanamente ho visto un certo Bjarne Riis ammettere pubblicamente di non correre pulito, e correva con Pantani.......

Naturalmente Leon questa è solo la mia opinione che sentivo il dovere di esprimere pur rispettando la tua che però non condivido.
 

bianchibiker

Pedivella
18 Luglio 2009
474
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Campania - Caserta
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Bianchi ARIA Campy SuperRecord 12v titanium Bora One 35c Aspide Carbon FX Sigma ROX 12.0
Per quanto mi riguarda, Pantani era e resta un grandissimo del ciclismo, a mio avviso tutti i corridori dell'epoca avevano valori simili, io sono fra quelli che vedono l'accanimento nei confronti di un uomo fortissimo in bici ma fragile nella vita di tutti i giorni, e per questo lo ricordo con ancora più affetto.
Concordo sul fatto che oggi non ci sia un criterio univoco per i controlli, infatti ci sono atleti di nazioni "tolleranti" che esprimono valori di vam imbarazzanti o addirittura ... non umani, però nessuno dice nulla, mentre in italia godiamo nel buttare giù nella polvere i ns. atleti.
Possono scrivere di tutto, ma oggi mando lo stesso un pensiero di affetto a pantani, un grande campione che mi ha fatto sognare.
 

galibier81

Gregario
9 Agosto 2008
616
29
borgaro
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Come disse una volta Cannavò, di Pantani ci resteranno le emozioni. Tanti corridori, quasi tutti i vincitori di grandi corse negli anni '90 son o stati coinvolti in problemi di doping. Però non credo siano paragonabili sul piano delle emozioni le vittorie di Ullrich o altri ai dueldi Pantani. Il pirata era un poeta ed era riuscito a far in modo che tutti quelli che uscivano in bici, anche su un cavalcavia, mettessero le mani basse e facessero uno scatto alla Pantani. Per chi le ha vissute le emozioni che ci ha dato resteranno per sempre, non è solo il discorsi di vincere è il modo in cui si vince...
 
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