Le interviste dopo la tappa
John Lelangue, ds BMC: "Evans ha corso con una microfrattura al gomito rimediata nella caduta di domenica. Oggi ha fatto il possibile per conservare il primato, peccato che sia andata cosi. Ora vedremo giorno per giorno, sarà comunque il medico a decidere"
Cadel Evans: "Oggi non ero allo stesso livello di domenica. Ho pagato le conseguenze della caduta. Ho sofferto molto, ma con piacere. I ragazzi e la squadra hanno creduto in questo progetto e mi hanno sostenuto. Mi spiace sia finita così"
Max Testa, medico BMC: "Si tratta di una frattura stabile, piccola ma molto dolorosa. Evans è un corridore molto resistente ed ha reagito bene, ha fatto tutto quello che era umano fare"
Andy Schleck "Ora tutto è più chiaro, io e Contador abbiamo fatto la corsa e siamo in ottima posizione. Gli altri sono lontani, fossi in loro attaccherei già da domani per cambiare la situazione. Ognuno è libero di provare, ma sarà tra me e Contador che si deciderà la corsa sui Pirenei. Ora abbiamo la maglia gialla, la squadra è motivata a lavorare per me. Abbiamo già lavorato quado aveva la maglia Cancellara, ma nelle prossime tappe sarà molto più facile rispetto alle prima settimana: ora abbiamo un solo corridore da controllare davvero. Gli altri non sono stati molto forti oggi e credo che nessuno rientrerà nei Pirenei. Speravo di staccare Contador in salita, ma era troppo forte. Oggi eravamo più o meno allo stesso livello. Spero di approfittare di una sua giornata di debolezza in questo Tour"
Alberto Contador: "Le differenze sono state più ampie del previsto. La squadra ha fatto un grande lavoro, Navarro e Tiralongo sono brillanti su tutte le salite. Ho deciso di seguire Schleck, ha provato alcune volte e poi abbiamo deciso di collaborare. Credo che abbiamo vinto tutti e due. Le circostanze hanno fatto sì che fosse interesse comune tirare per aumentare il vantaggio sugli altri. Sono contento del risultato e delle mie sensazioni. Mi sono trovato meglio che nella tappa di domenica, perchè molto più facile concentrarsi su un corridore solo, ho cambiato tattica. Mancano ancora tante tappe, non sarà solo una lotta tra me e Schleck. Può nascere una fuga, possono succedere tante cose."
Samuel Sanchez: "E' stata una tappa durissima ed ho sofferto tanto. Ho passato dei brutti momenti sia sulla Madeleine che negli ultimi km in pianura. Ora penso solo a recuperare, sono stanchissimo. Questo tipo di sforzo si può pagare caro. Vado avanti pensando tappa per tappa, ci sono corridori più forti di me e devo mantenere la calma. Prendo questo podio provvisorio con grande tranquillità perchè manca moltissimo a parigi, tengo i piedi per terra"
Ivan Basso: "Oggi Contador e Schleck hanno dimostrato la loro superiorità e per tutti gli avversari è stato impossibile tenere la loro ruota. Non nascondo che è stata una giornata difficile, dove era importante non cedere troppi secondi agli altri leader. Sotto questo punto di vista il risultato non è stato negativo: i distacchi non sono esagerati e il terreno per recuperare c’è. La vittoria sembra un gioco a due ma, per me, non c’è solo quella. Come dico fin dall’inizio, tutto ciò che potrò raccogliere da questo Tour sarà ben accetto. Le mie ambizioni per un risultato importante non sono cambiate dopo la tappa di oggi e sono più che motivato a lottare fino alla fine. Oggi era necessario gestirsi, salire con il proprio passo e non cercare l’exploit. Ci attendono ancora tappe importanti e più difficili di quella di oggi: sono convinto che le mie doti di fondista saranno preziose per scalare ancora la classifica"
Roman Kreuziger: "E’ stata una tappa difficile che però non cancella le mie aspirazioni di migliorare il decimo posto dell’anno scorso. Come accaduto in passato, ho pagato il giorno di riposo. Se a questo aggiungiamo che oggi si è scatenata una vera e propria battaglia, il risultato finale poteva essere peggiore. Ho disputato una prova in difesa in salita, rincorrendo in discesa e pianura. Questo mi ha permesso di recuperare secondi importanti e, scorrendo la classifica, sento di avere ancora chance per migliorare. Schleck e Contador? Semplicemente di un’altra categoria"
Bjarne Riis, Team manager Saxo Bank: "Il piano era di fare la corsa dura se Andy stava bene e per fortuna oggi volava. Voigt, Fuglsang e Sorensen hanno fatto un lavoro massacrante. Andy ha fatto la cosa giusta, quando ha visto che non poteva staccare Contador, ha collaborato con lui. Missione compiuta oggi, ma il Tour è ben lontano dall'essere finito"
Carlos Sastre: "Era una tappa difficile per me, non sapevo cosa potevo fare. Fin dalla partenza ho capito che sarebbe stata una giornata difficile, ho sofferto fin dove ho potuto. Avevo la speranza di poter stare con i più forti in salita in questo Tour, ma evidentemente non sarà possibile. Non perdo la speranza, ma per ora la corsa è molto difficile per me. Ora comincerò a pensare diversamente, mancano molte tappe di montagna, cercherò di trovare la mia giornata."
Damiano Cunego: "Avverto un misto di delusione per aver mancato un'occasione molto propizia e di orgoglio per aver lottato con tutte le forze per cercare di spezzare questo incantesimo che mi allontana sempre dalla vittoria al Tour de France. L'avvio della corsa è stato molto intenso, ho mancato la prima fuga per colpa di una foratura; alla seconda occasione mi sono fatto trovare pronto, ma l'azione non è andata a buon fine; il terzo allungo, quello che si è poi rivelato decisivo, mi era inizialmente sfuggito: ho avuto modo di rimediare, anche grazie alla generosità dei miei compagni, riuscendo a riportarmi sulla testa della corsa e pensando poi solo a pedalare nel miglior modo possibile. Sapevo di giocarmi una grande opportunità nella volata finale e conoscevo le doti di rapidità sia di Casar che di Leon Sanchez: purtroppo, quando è partito il francese, la mia risposta non è stata abbastanza pronta e un'altra occasione è stata persa".
John Lelangue, ds BMC: "Evans ha corso con una microfrattura al gomito rimediata nella caduta di domenica. Oggi ha fatto il possibile per conservare il primato, peccato che sia andata cosi. Ora vedremo giorno per giorno, sarà comunque il medico a decidere"
Cadel Evans: "Oggi non ero allo stesso livello di domenica. Ho pagato le conseguenze della caduta. Ho sofferto molto, ma con piacere. I ragazzi e la squadra hanno creduto in questo progetto e mi hanno sostenuto. Mi spiace sia finita così"
Max Testa, medico BMC: "Si tratta di una frattura stabile, piccola ma molto dolorosa. Evans è un corridore molto resistente ed ha reagito bene, ha fatto tutto quello che era umano fare"
Andy Schleck "Ora tutto è più chiaro, io e Contador abbiamo fatto la corsa e siamo in ottima posizione. Gli altri sono lontani, fossi in loro attaccherei già da domani per cambiare la situazione. Ognuno è libero di provare, ma sarà tra me e Contador che si deciderà la corsa sui Pirenei. Ora abbiamo la maglia gialla, la squadra è motivata a lavorare per me. Abbiamo già lavorato quado aveva la maglia Cancellara, ma nelle prossime tappe sarà molto più facile rispetto alle prima settimana: ora abbiamo un solo corridore da controllare davvero. Gli altri non sono stati molto forti oggi e credo che nessuno rientrerà nei Pirenei. Speravo di staccare Contador in salita, ma era troppo forte. Oggi eravamo più o meno allo stesso livello. Spero di approfittare di una sua giornata di debolezza in questo Tour"
Alberto Contador: "Le differenze sono state più ampie del previsto. La squadra ha fatto un grande lavoro, Navarro e Tiralongo sono brillanti su tutte le salite. Ho deciso di seguire Schleck, ha provato alcune volte e poi abbiamo deciso di collaborare. Credo che abbiamo vinto tutti e due. Le circostanze hanno fatto sì che fosse interesse comune tirare per aumentare il vantaggio sugli altri. Sono contento del risultato e delle mie sensazioni. Mi sono trovato meglio che nella tappa di domenica, perchè molto più facile concentrarsi su un corridore solo, ho cambiato tattica. Mancano ancora tante tappe, non sarà solo una lotta tra me e Schleck. Può nascere una fuga, possono succedere tante cose."
Samuel Sanchez: "E' stata una tappa durissima ed ho sofferto tanto. Ho passato dei brutti momenti sia sulla Madeleine che negli ultimi km in pianura. Ora penso solo a recuperare, sono stanchissimo. Questo tipo di sforzo si può pagare caro. Vado avanti pensando tappa per tappa, ci sono corridori più forti di me e devo mantenere la calma. Prendo questo podio provvisorio con grande tranquillità perchè manca moltissimo a parigi, tengo i piedi per terra"
Ivan Basso: "Oggi Contador e Schleck hanno dimostrato la loro superiorità e per tutti gli avversari è stato impossibile tenere la loro ruota. Non nascondo che è stata una giornata difficile, dove era importante non cedere troppi secondi agli altri leader. Sotto questo punto di vista il risultato non è stato negativo: i distacchi non sono esagerati e il terreno per recuperare c’è. La vittoria sembra un gioco a due ma, per me, non c’è solo quella. Come dico fin dall’inizio, tutto ciò che potrò raccogliere da questo Tour sarà ben accetto. Le mie ambizioni per un risultato importante non sono cambiate dopo la tappa di oggi e sono più che motivato a lottare fino alla fine. Oggi era necessario gestirsi, salire con il proprio passo e non cercare l’exploit. Ci attendono ancora tappe importanti e più difficili di quella di oggi: sono convinto che le mie doti di fondista saranno preziose per scalare ancora la classifica"
Roman Kreuziger: "E’ stata una tappa difficile che però non cancella le mie aspirazioni di migliorare il decimo posto dell’anno scorso. Come accaduto in passato, ho pagato il giorno di riposo. Se a questo aggiungiamo che oggi si è scatenata una vera e propria battaglia, il risultato finale poteva essere peggiore. Ho disputato una prova in difesa in salita, rincorrendo in discesa e pianura. Questo mi ha permesso di recuperare secondi importanti e, scorrendo la classifica, sento di avere ancora chance per migliorare. Schleck e Contador? Semplicemente di un’altra categoria"
Bjarne Riis, Team manager Saxo Bank: "Il piano era di fare la corsa dura se Andy stava bene e per fortuna oggi volava. Voigt, Fuglsang e Sorensen hanno fatto un lavoro massacrante. Andy ha fatto la cosa giusta, quando ha visto che non poteva staccare Contador, ha collaborato con lui. Missione compiuta oggi, ma il Tour è ben lontano dall'essere finito"
Carlos Sastre: "Era una tappa difficile per me, non sapevo cosa potevo fare. Fin dalla partenza ho capito che sarebbe stata una giornata difficile, ho sofferto fin dove ho potuto. Avevo la speranza di poter stare con i più forti in salita in questo Tour, ma evidentemente non sarà possibile. Non perdo la speranza, ma per ora la corsa è molto difficile per me. Ora comincerò a pensare diversamente, mancano molte tappe di montagna, cercherò di trovare la mia giornata."
Damiano Cunego: "Avverto un misto di delusione per aver mancato un'occasione molto propizia e di orgoglio per aver lottato con tutte le forze per cercare di spezzare questo incantesimo che mi allontana sempre dalla vittoria al Tour de France. L'avvio della corsa è stato molto intenso, ho mancato la prima fuga per colpa di una foratura; alla seconda occasione mi sono fatto trovare pronto, ma l'azione non è andata a buon fine; il terzo allungo, quello che si è poi rivelato decisivo, mi era inizialmente sfuggito: ho avuto modo di rimediare, anche grazie alla generosità dei miei compagni, riuscendo a riportarmi sulla testa della corsa e pensando poi solo a pedalare nel miglior modo possibile. Sapevo di giocarmi una grande opportunità nella volata finale e conoscevo le doti di rapidità sia di Casar che di Leon Sanchez: purtroppo, quando è partito il francese, la mia risposta non è stata abbastanza pronta e un'altra occasione è stata persa".