Per le capacità in discesa di Samuel Sanchez, avevo già scritto ieri.
Frank Schleck ha perso terreno in salita prima del fratello e stava anche perdendo di più, non è che ha retto. Non è oggi che si vede chi ha vinto e chi ha perso il Tour, Andy Schleck se non vuole accontentarsi e non riesce a guadagnare troppo nella tappa del Galibier (viste le pendenze, anche se un attacco di forza può servire) ha tutta la possibilità di prendere minuti attaccando già dal Telegraphe nell'ultima tappa di salita, tanto di una altro piazzamento non so cosa se ne possa fare. Si tratta di avere coraggio e il terreno c'è: se non ne ha, allora avrà meritato di perdere il Tour. Altrimenti, meglio provarci di stare lì a pensare cosa sarebbe potuto succedere. Il punto è che adesso possiamo dire che c'è anche Contador, non ne ha approfittato Sabato a Plateau de Beille (complimenti) e adesso non si sa chi è il più forte, questa tappa è molto indicativa: anche Carlos Sastre, che nel 2009 vinse i due tapponi del Giro, dopo il giorno di riposo sul Blockhaus tenne il ritmo di Simoni e perse 1'40". Il problema è che si perdono molti secondi. Samuel Sanchez come avevo detto dopo la cronosquadre ha tutte le possibilità di andare a caccia del podio, mentre Cadel Evans bravo, è lì a lottare. Voeckler non penso proprio possa reggere tra Galibier ed Alpe, e se ciò dovesse succedere vorrebbe dire che ci sarà stato un eccessivo controllarsi incredibile, e non penso proprio che accadrà.
Chi non ha le possibilità di vittoria per me, e penso che si sapesse già, era Basso che non è stato bravo anche lui a sfruttare il momento buono a Luz Ardiden: se aveva coraggio andava a seguire S.Sanchez prima dell'inizio della salita. Non l'ha fatto, allora non è che si possa lamentare più di tanto.
Aspetto i prossimi giorni pensando che possa succedere ancora più di ciò che si è visto oggi, dal punto di vista dello spettacolo
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