Zener
Apprendista Scalatore
- 14 Gennaio 2005
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- Orbea Orca OMR 2015 Dark - Orbea Orca 2009 Campione Italiano
Il ciclismo per sport e per divertimento
Abbiamo ricevuto diversi messaggi sulle indagini dei NAS e sugli articoli di stampa dove si viene informati delle diverse perquisizioni eseguite. Mai come in questo occasione sono stati evidenziati i nomi delle diverse persone inquisite. Nei diversi elenchi si trovano anche nostri associati.
Premesso che non siamo degli ingenui né tanto meno persone che credono alle favole, ci auguravamo e speravamo che la disposizione regolamentare entrata in vigore dal 1° gennaio corrente anno riuscisse a far comprendere che la nostra Unione desidera annoverare soci o simpatizzanti che non facciano uso di stramaledetti medicinali proibiti che recano danni irreparabili, nel tempo, alla propria salute e a quella di (eventuali) discendenti.
Si dovrebbe conoscere la norma ma per comodità si riporta: la sospensione cautelativa dallattività deve essere comminata ai vari amatori i cui nominativi risultano sugli elenchi dellautorità sportiva o giudiziale se ci verranno forniti. Nei casi accertati di colpa, dopo la definitiva sentenza passata in giudicato, le persone condannate da sentenze giudiziarie o da organismi sportivi non saranno più accettati come soci. Nel caso in cui si verificasse che gli amatori da noi non più accettati si presentassero alle nostre manifestazioni con una tessera di un ente o della federazione non dovranno, per nessun motivo, essere ammessi alle nostre gare. Qualsiasi caso ci deve essere segnalato indicandoci lente, la federazione e relativo numero di tessera dellamatore.
È ora di dire basta a certe metodologie che recano solo discredito a tutto il ciclismo amatoriale. Questo ciclismo non può essere paragonato a quello di elite o professionistico. Chi desidera praticarlo lo deve fare per divertimento, in allegria e senza dover subire prepotenze di squallidi personaggi per vincere un salame o un kg. di pasta o una sportina di mele. Basta convegni, conferenze inutili, che, guarda caso, sono solamente una passerella per coloro che si compiacciono del niente.
Non si accorgono che il loro garantismo nonché laccettazione di scuse varie sono solo una presa in giro nei loro riguardi e verso le migliaia e migliaia di appassionati che si sentono umiliati da individui non degni di nessuna considerazione. Come è possibile non comprendere che questi personaggi arroganti nonché supponenti individui non sono degni di far parte di nessun organismo sportivo. Per liberarsi di loro sarebbe più che lodevole che si predisponesse un apposito ente. Uno più, uno meno non fa differenza. Però non avremmo più lincubo di dover affrontare situazioni illogiche e dannose per il nostro amato sport.
Già diversi si sono allontanati e hanno scelto unaltra disciplina sportiva. Nulla da eccepire su una libera scelta. Ci dispiace e ci sentiamo rammaricati di dover assistere impotenti a questa diaspora. Ma fino quando tutti i cosiddetti enti riconosciuti e la federazione non comprenderanno che i controlli e le relative punizioni non potranno mai sconfiggere questa putrida plaga, troveremo sempre i soliti individui che consumano, spacciano o che sottraggono medicinali ai vari enti ospedalieri. Basta leggere quanto viene evidenziato in questi su un quotidiano di Torino.
Si dovrà arrivare tutti insieme ad una drastica decisione come da noi prospettato e applicata. Fin quando una certa cultura sportiva non verrà rivista e rinnovata con nuove progettualità saremo sempre impegnati in battaglie contro i mulini a vento.
Forse saremo accusati di utopia viscerale. Non importa. Piacente o meno sono già in molti che la pensano come noi.
FRANCESCO BARBERIS
Presidente nazionale UDACE
Mi pare abbastanza "qualunquista" e di parte, specie quando si dice
Nel caso in cui si verificasse che gli amatori da noi non più accettati si presentassero alle nostre manifestazioni con una tessera di un ente o della federazione non dovranno, per nessun motivo, essere ammessi alle nostre gare. Qualsiasi caso ci deve essere segnalato indicandoci lente, la federazione e relativo numero di tessera dellamatore.
Qui nel Lazio nel 2009 e per tutto il 2010 ci sono state gare UDACE di dicerse province che hanno fatto correre un atleta squalificato, tra l'altro proprio dall'UDACE + altri atleti vari
E poi qui
a fino quando tutti i cosiddetti enti riconosciuti e la federazione non comprenderanno che i controlli e le relative punizioni non potranno mai sconfiggere questa putrida plaga
Cosiddetti?? Solo l'UDACE è un ente? Così come spesso succede che giudici e dirigenti federali credono di essere gli unici depositari dello sport ciclistico? Qui stiamo parlando di amatori e non esiste un unica federazione o ente... tanto sembra che anche in fatto di doping siano tutti allo stesso modo incapaci di combattere SERIAMENTE il problema, probabilmente proprio perchè ci si sente superiori a queste cose :angrymod: