la tendenza con una distribuzione "equilibrata" nel ciclismo nelle corse a tappe che propenda a non favorire un'estremo della prestazione (escluso sprint) comporta che chi ha caratteristiche equilibrate tra capacità di esprimere potenza in una cronometro e contemporaneamente non essere svantaggiato in salita da un eccesso di peso tenda a prevalere su altri atleti specialisti nella solo singola prestazione (crono o salita).
Atleti come Wiggins, Froome, Gesink, Hesjedal, Dombrowski (segnatevi questo nome...) hanno queste caratteristiche per "costituzione" (= genetica) e in parte per scelta: presupponendo che il calo ponderale (= non solo massa grassa, ovvio) che ha portato uno Wiggins dall'essere l'eccellenza nell'inseguimento ed uno specialista della sola crono su strada ad un corridore di corse a tappe è il risultato di un'estremizzazione del concetto di ottimizzazione del rapporto tra peso e potenza espressa.
Partendo da valori aerobici (Vo2max) straordinari anche a livello di
elite dello sport, raggiungere l'equilibrio tra peso e massa magra che permetta di mantenere quanto più elevato possibile il rapporto W/Kg (valore relativo, determinante nel vincere la gravità) senza perdere W (valore assoluto, determinante nel vincere la resistenza dell'aria) comporta notevoli vantaggi di efficienza poiché si raggiunge anche un equilibrio tra massa magra e ossigeno che ad essa può essere "apportato".
Tendenzialmente negli anni si è passati dal:
- puntare ad incrementare la potenza assoluta*
- solo negli scalatori cercare di ottimizzare la potenza relativa
- più recentemente, anche per i presupposti antropometrici/caratteristiche fisiche di questi atleti, si è puntato ad incrementare il valore di efficienza aerobica normalizzato sulla massa magra, cioè il rapporto Vo2max/massa magra e non il solo valore Vo2max/Kg
Questa tendenza ovviamente ha avuto ripercussioni anche sulla metodologia di allenamento (= per esempio con un maggior ricerca di efficienza meccanica nella pedalata con cadenze tendenzialmente superiori rispetto a quelle di alcuni decenni fa).
* uno degli effetti del massiccio doping ematico (= incremento non fisiologico delle possibilità aerobiche) era anche il contemporaneo utilizzo di pratiche per aumentare la massa muscolare a cui poter "apportare" questo maggior apporto di comburente (O2)