Atleti come Wiggins, Froome, Gesink, Hesjedal, Dombrowski (segnatevi questo nome...) hanno queste caratteristiche per "costituzione" (= genetica) e in parte per scelta: presupponendo che il calo ponderale (= non solo massa grassa, ovvio) che ha portato uno Wiggins dall'essere l'eccellenza nell'inseguimento ed uno specialista della sola crono su strada ad un corridore di corse a tappe è il risultato di un'estremizzazione del concetto di ottimizzazione del rapporto tra peso e potenza espressa.
Partendo da valori aerobici (Vo2max) straordinari anche a livello di elite dello sport, raggiungere l'equilibrio tra peso e massa magra che permetta di mantenere quanto più elevato possibile il rapporto W/Kg (valore relativo, determinante nel vincere la gravità) senza perdere W (valore assoluto, determinante nel vincere la resistenza dell'aria) comporta notevoli vantaggi di efficienza poiché si raggiunge anche un equilibrio tra massa magra e ossigeno che ad essa può essere "apportato".
Leggendo ciò che scrivi (molto interessante) mi domando se anche Fabian Cancellara, che non ha mai nascosto il desiderio di puntare a vincere una grande corsa a tappe, potrebbe evolvere in questa direzione. Secondo te è possibile o la sua "costituzione" fisica non gli permetterebbe di perdere peso senza perdere potenza?