Il bello é la lotta tra chi si difende sulle salite ed é forte nelle crono e gli scalatori che attaccano in salita e perdono nelle crono. Quello secondo me sarebbe lo scenario perfetto per i grandi giri. Percorso equilibrato che da possibilitá a entrambi i tipi di corridori e possibili vincitori sia da una che dall'altra parte.
Peccato che al momento nel ciclismo mancano gli scalatori...
Non è che non ci sono più gli scalatori, ma semplicemente quelli che vanno forte a crono sono spesso e volentieri anche i più forti in salita (negli ultimi 20 anni Indurain, Armstrong, ma anche Contador che è tutt'altro che uno scalatore puro contrariamente a quanto si è portati a pensare).
Guarda caso questa tipologia di corridore si è sviluppata ed è diventata dominante da quando si è cominciato ad andare più agile, mentre gli scalatori piccoli e brevilinei (tipo colombiani) che continuano a spingere lunghi rapporti non riescono più a fare la differenza come accadeva negli anni '80.
E' chiaro che se prendono vantaggio nelle cronometro avranno anche meno interesse ad attaccare in salita.
Quest'anno Wiggins fa la differenza a crono, ha una squadra fortissima che controlla la corsa, il corridore più pericoloso è compagno di squadra e lo tiene a freno, e in salita quando c'è bisogno non è inferiore agli unici 2 che finora hanno provato ad attaccarlo (Nibali e VdB).
Quindi la questione non si pone. Oggi può darsi che soffra qualcosa di più con gli attacchi di Nibali, ma il discorso non cambia.