Premetto che il ciclismo, soprattutto la pratica amatoriale, è un disciplina che si collega alla cultura in generale, per esempio geografia, storia, eccetera, rendendo il ciclista, in generale, uno sportivo, attento osservatore del territorio.
In effetti la questione speculazione edilizia è uno dei caratteristici mali che affliggono l'Italia. E' un male diffuso, un ricatto a cui l'Italia a vocazione turistica e agricola soggiace in nome di vecchi e superati stereotipi dell'economia. Qualcuno parla ancora e lo fa capziosamente, dell'edilizia come volano dell'economia, almeno nel punto in cui non considera che l'unica edilizia sostenibile ed utile per la nostra penisola, quasi completamente cementificata, è solo e sempre quella che si interessa della manutenzione avanzata del nostro patrimonio immobiliare. Il Terremoto ogni tanto ci insegna che la nostra edilizia non è all'altezza della situazione.
E così il nostro territorio è stato devastato per quella mania tipicamente italiana, di possedere la seconda casa, da utilizzare un mese all'anno oppure da affittare.
Montoso, come Terracina, dove abito, è un "cimitero" di seconde abitazioni, prevalentemente chiuse. Una vergogna. Un saccheggio del territorio. E tanto per essere completi Montoso è "ostaggio" anche della cava che consuma progressivamente ed inesorabilmente la montagna che dal canto suo, potrebbe invece vivere di turismo, magari potendo contare su maggiori servizi. Le due strade che la collegano a Bagnolo Piemonte, sono una larga, il cui manto stradale è continuamente danneggiato dal transito dei mezzi pesanti della cava, "rappezzato" dai solerti operai del comune di Bagnoli, e l'altra, stretta e ostica, seppure fresca in estate per il bosco che attraversa. In poco più di un ora ho raggiunto Casteldelfino, Sampeyre, Torino, Pinerolo, Pradleves, quindi punti strategici anche per il colle dell'Agnello, del Sampeyre, del Superga, e del Fauniera, finanche la Francia, seppure con un ora in più. Insomma per un nomade come me, è stata accettabile la distanza, considerata l'altra priorità, cioè avere la location in altura (1300 metri), fresca e tranquilla, molto tranquilla. Il ciclista ha bisogno di riposare.
La piccola comunità di Montoso mi è sembrata unità, cordiale, ospitale.
Per me che vengo dal mare, avere avuto l'occasione di svegliarmi alla mattina presto, avvolto tra le nuvole, è stato bello: in tre settimane solo un giorno di pioggia e due di nuvole al risveglio, nuvole che dopo le 8 lasciavano posto al sole.
Ovviamente non conosco il territorio come te, e quindi posso solo limitarmi a spiegare le mie impressioni. Sarà utile per quanti di noi, vorranno scoprire questo territorio, seguire la tua indicazione circa la location. Per quanto mi riguarda posso dire che porterò con me, uno splendido soggiorno nelle terre di Piemonte, e ed invito tutti a percorrerla, ad assaporare i gusti del territorio, come i formaggi, la carne, i funghi. Saluti ciclistici