Breve ma intensa, io amo la salita che porta al santuario di Montevecchia, e' appena dietro casa e il premio per la vetta e' l'incredibile vista sulla pianura che, nei giorni limpidi, spazia oltre Milano.
Non e' una salita allenante, anzi, molti la evitano perche' breve (un paio di Km) e con un paio di rampe da passarsi tutti i santi del calendario (leggende dicono attorno al 20%), e una volta scollinato bisogna tornare indietro, a meno di essere gommati da ciclocross, perche' la strada diventa sterrata, ma io l'ho sempre vissuta come una personale sfida.
Bellissima a fine estate, con le vigne cariche, il profumo di rosmarino e il parco del curone verdissimo, il mio personale record di masochismo e' stato con mtb singlespeed 42x16 e slick da 1.50", ovviamente tutta in fuorisella.
Scendendo e' da moto Gp, e al semaforo del pub, alla fine, e' facile avere i cerchi roventi.