Le nostre bici in titanio
- Creatore Discussione tiziano
- Data di inizio
Scusa provvedo
Con clava
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Ma é cambiata anche la guarnitura fra la prima e la seconda foto?
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Qui la mia Litespeed aggiornata con sistema a disco idraulico.
Nasce a caliper ma l'inverno scorso mi e' sovvenuta la malsana idea di farla "operare" per trasformarla in disc (opzione possibile con telai in metallo, specie se nobili come il nostro).
Così ho cercato sul mercato una bella forcella disc (e la Deda è semplicemente spettacolare) e mi sono rivolto ad un esperto telaista di zona, che qualcuno qui conosce molto bene... (Vero @marko ?)... Et voila: doppio foro su fodero sinistro e occhielli per pinze flat mount ....
Massimo Santi di Protre (Maranello) é uno degli ultimi maestri telaisti capaci di lavorare il titanio e mi sono affidato a lui ad occhi chiusi sicuro che avrebbe fatto un ottimo lavoro (pensate solo al calcolo delle misure e tolleranze decimali per l'incastro del disco su di un materiale "vivo" come il titanio...)
Il risultato da un punto di vista meccanico e' spettacolare. Probabilmente agevolata anche dall'imponenza dei foderi del T5, la frenata e' potente, equilibrata e non risente minimamente di sbandieramenti o sbacchettamenti vari...
Insomma, uno spettacolo.
L'ho montata provvisoriamente con lo Shimano idraulico fornitomi gentilemente da @pietro1973, lasciando l'originale guarnitura SRAM in monocorona...
Non è un caso... Presto le regalerò l'etap hydro. Una bici così lo merita.
Ho chiesto a Massimo di non saldare i passaggio cavo o forare il telaio per farli passare internamente. Questo per rispettare il più possibile il progetto originale Litespeed che ancora presenta gli occhielli per i passaggi cavi e gli attacchi per i caliper ... Si sa mai..
Nasce a caliper ma l'inverno scorso mi e' sovvenuta la malsana idea di farla "operare" per trasformarla in disc (opzione possibile con telai in metallo, specie se nobili come il nostro).
Così ho cercato sul mercato una bella forcella disc (e la Deda è semplicemente spettacolare) e mi sono rivolto ad un esperto telaista di zona, che qualcuno qui conosce molto bene... (Vero @marko ?
)... Et voila: doppio foro su fodero sinistro e occhielli per pinze flat mount ....Massimo Santi di Protre (Maranello) é uno degli ultimi maestri telaisti capaci di lavorare il titanio e mi sono affidato a lui ad occhi chiusi sicuro che avrebbe fatto un ottimo lavoro (pensate solo al calcolo delle misure e tolleranze decimali per l'incastro del disco su di un materiale "vivo" come il titanio...)
Il risultato da un punto di vista meccanico e' spettacolare. Probabilmente agevolata anche dall'imponenza dei foderi del T5, la frenata e' potente, equilibrata e non risente minimamente di sbandieramenti o sbacchettamenti vari...
Insomma, uno spettacolo.
L'ho montata provvisoriamente con lo Shimano idraulico fornitomi gentilemente da @pietro1973, lasciando l'originale guarnitura SRAM in monocorona...
Non è un caso... Presto le regalerò l'etap hydro. Una bici così lo merita.
Ho chiesto a Massimo di non saldare i passaggio cavo o forare il telaio per farli passare internamente. Questo per rispettare il più possibile il progetto originale Litespeed che ancora presenta gli occhielli per i passaggi cavi e gli attacchi per i caliper ... Si sa mai..
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Qui la mia Litespeed aggiornata con sistema a disco idraulico.
Nasce a caliper ma l'inverno scorso mi e' sovvenuta la malsana idea di farla "operare" per trasformarla in disc (opzione possibile con telai in metallo, specie se nobili come il nostro).
Così ho cercato sul mercato una bella forcella disc (e la Deda è semplicemente spettacolare) e mi sono rivolto ad un esperto telaista di zona, che qualcuno qui conosce molto bene... (Vero @marko ?
Massimo Santi di Protre (Maranello) é uno degli ultimi maestri telaisti capaci di lavorare il titanio e mi sono affidato a lui ad occhi chiusi sicuro che avrebbe fatto un ottimo lavoro (pensate solo al calcolo delle misure e tolleranze decimali per l'incastro del disco su di un materiale "vivo" come il titanio...)
Il risultato da un punto di vista meccanico e spettacolare. Probabilmente agevolata anche dall'imponenza dei foderi del T5, la frenata e potente, equilibrata e non risente minimamente di sbandieramenti o sbacchettamenti vari...
Insomma, uno spettacolo.
L'ho montata provvisoriamente con lo Shimano idraulico fornitomi gentilemente da @pietro1973, lasciando l'originale guarnitura SRAM in monocorona...
Non è un caso... Presto le regalerò l'etap hydro. Una bici così lo merita.
Ho chiesto a Massimo di non saldare i passaggio cavo o forare il telaio per farlo passare internamente. Questo per rispettare il più possibile il progetto originale Litespeed che ancora presenta gli occhielli per i passaggi cavi e gli attacchi per i caliper ... Si sa mai..
davvero complimenti Fabrizio, bellissima, esperimento molto interessante.
La.uso da qualche mese ma ho aspettato a recensirla fino ad oggi perché ieri l'ho testata su discese un po' piu impegnative per capire meglio come reagiva...
A parte qualche barrito da surriscaldamento la frenata è stata regolare e non ha risentito minimamente della collocazione asimmetrica delle pinze su telaio nativo caliper...
Molto soddisfatto! Grazie anche a te
Ultima modifica:
Complimenti!
E' un'idea che mi stava venendo per il mio K19 che prende polvere dall'arrivo della bici disc, ma poi mi sono fermata per la differente battuta del mozzo posteriore.
Davvero interessante. Adesso mi sale la scimmia
E' un'idea che mi stava venendo per il mio K19 che prende polvere dall'arrivo della bici disc, ma poi mi sono fermata per la differente battuta del mozzo posteriore.
Davvero interessante. Adesso mi sale la scimmia
Figata!Qui la mia Litespeed aggiornata con sistema a disco idraulico.
Nasce a caliper ma l'inverno scorso mi e' sovvenuta la malsana idea di farla "operare" per trasformarla in disc (opzione possibile con telai in metallo, specie se nobili come il nostro).
Così ho cercato sul mercato una bella forcella disc (e la Deda è semplicemente spettacolare) e mi sono rivolto ad un esperto telaista di zona, che qualcuno qui conosce molto bene... (Vero @marko ?
Massimo Santi di Protre (Maranello) é uno degli ultimi maestri telaisti capaci di lavorare il titanio e mi sono affidato a lui ad occhi chiusi sicuro che avrebbe fatto un ottimo lavoro (pensate solo al calcolo delle misure e tolleranze decimali per l'incastro del disco su di un materiale "vivo" come il titanio...)
Il risultato da un punto di vista meccanico e' spettacolare. Probabilmente agevolata anche dall'imponenza dei foderi del T5, la frenata e' potente, equilibrata e non risente minimamente di sbandieramenti o sbacchettamenti vari...
Insomma, uno spettacolo.
L'ho montata provvisoriamente con lo Shimano idraulico fornitomi gentilemente da @pietro1973, lasciando l'originale guarnitura SRAM in monocorona...
Non è un caso... Presto le regalerò l'etap hydro. Una bici così lo merita.
Ho chiesto a Massimo di non saldare i passaggio cavo o forare il telaio per farli passare internamente. Questo per rispettare il più possibile il progetto originale Litespeed che ancora presenta gli occhielli per i passaggi cavi e gli attacchi per i caliper ... Si sa mai..
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I complimenti andrebbero rivolti a Massimo Santi, un grande amante delle biciclette prima ancora di un eccellente telaista..
Andare nella sua officina è stato un po' come fare il classico "girocchiacchiera" ... per un amante delle bici è il massimo.
Sinceramente se non avessi avuto per le mani la Litespeed non ci avrei pensato un attimo di più a farmi fare un su misura, ma nella vita non si può avere tutto, e disponendo già di un buon telaio, ho preferito recuperare quello anzichè ampliare il già troppo affollato "garage".
L'idea è quella di esaltare ancora di più le peculiarità della bici in metallo, rendendendola attuale oltre che sopra le mode.
L'impianto a disco, sinceramente, è un plus che in caso di temporale in alta montagna (e a me piace molto girare su in alto, appena posso) ti garantisce una maggior sicurezza in discesa. Io l'ho trovato positivo, specialmente per noi amatori.
La forcella ha il perno passante e Corrado Spada mi ha procurato l'end cap apposito per adattare il mozzo delle Stiletto.
La bici, così finita, sta sotto gli 8 kg (seppur di qualche decina di grammi). Penso che con l'etap il peso dovrebbe scendere ulteriormente, ma non è un cruccio.
Da un punto di vista tecnico il problema più grande è stato allargare il carro di qualche millimetro per ospitare l'attacco flat mount, come va di moda ora (e, come sembra esser diventato, standard definitivo).
Avevo visto un NEVI con l'attacco IS dietro al pendente, come le prime MTB a disco. Sinceramente non mi faceva impazzire, ma pensate, ero disposto anche a recepire quella soluzione ove non fosse stato possibile impiantare lo standard Flat Mount.
Massimo con molta professionalità, dopo aver effettuato le proiezioni di rito, pinze shimano alla mano, mi aveva rassicurato che avrebbe potuto modificare il telaio nel fodero, allargandolo di qualche millimetro per rispettare battuta standard ed ospitare il flat.
L'altro mio cruccio era rappresentato dalla "flessibilità" congenita del titanio, dalla sua "mutabilità" e quindi dalla possibilità che i pochi millimetri di luce che ci sono tra le pastiglie delle pinze potessero "spostarsi" (con gli intuibili risultati) in forza delle torsioni meccaniche a cui è sottoposto il carro.
Invece nulla di nulla. Non uno sfregamento ne' uno "zinzinnio" dal carro. Silenzio e scorrevolezza massima della ruota (e luce sempre presente tra le pastiglie).
Insomma io non so come sia stato possibile, ma è stato possibile. Max è stato veramente un artista.
Andare nella sua officina è stato un po' come fare il classico "girocchiacchiera" ... per un amante delle bici è il massimo.
Sinceramente se non avessi avuto per le mani la Litespeed non ci avrei pensato un attimo di più a farmi fare un su misura, ma nella vita non si può avere tutto, e disponendo già di un buon telaio, ho preferito recuperare quello anzichè ampliare il già troppo affollato "garage".
L'idea è quella di esaltare ancora di più le peculiarità della bici in metallo, rendendendola attuale oltre che sopra le mode.
L'impianto a disco, sinceramente, è un plus che in caso di temporale in alta montagna (e a me piace molto girare su in alto, appena posso) ti garantisce una maggior sicurezza in discesa. Io l'ho trovato positivo, specialmente per noi amatori.
La forcella ha il perno passante e Corrado Spada mi ha procurato l'end cap apposito per adattare il mozzo delle Stiletto.
La bici, così finita, sta sotto gli 8 kg (seppur di qualche decina di grammi). Penso che con l'etap il peso dovrebbe scendere ulteriormente, ma non è un cruccio.
Da un punto di vista tecnico il problema più grande è stato allargare il carro di qualche millimetro per ospitare l'attacco flat mount, come va di moda ora (e, come sembra esser diventato, standard definitivo).
Avevo visto un NEVI con l'attacco IS dietro al pendente, come le prime MTB a disco. Sinceramente non mi faceva impazzire, ma pensate, ero disposto anche a recepire quella soluzione ove non fosse stato possibile impiantare lo standard Flat Mount.
Massimo con molta professionalità, dopo aver effettuato le proiezioni di rito, pinze shimano alla mano, mi aveva rassicurato che avrebbe potuto modificare il telaio nel fodero, allargandolo di qualche millimetro per rispettare battuta standard ed ospitare il flat.
L'altro mio cruccio era rappresentato dalla "flessibilità" congenita del titanio, dalla sua "mutabilità" e quindi dalla possibilità che i pochi millimetri di luce che ci sono tra le pastiglie delle pinze potessero "spostarsi" (con gli intuibili risultati) in forza delle torsioni meccaniche a cui è sottoposto il carro.
Invece nulla di nulla. Non uno sfregamento ne' uno "zinzinnio" dal carro. Silenzio e scorrevolezza massima della ruota (e luce sempre presente tra le pastiglie).
Insomma io non so come sia stato possibile, ma è stato possibile. Max è stato veramente un artista.
casbah01
Pedivella
Qui la mia Litespeed aggiornata con sistema a disco idraulico.
Nasce a caliper ma l'inverno scorso mi e' sovvenuta la malsana idea di farla "operare" per trasformarla in disc (opzione possibile con telai in metallo, specie se nobili come il nostro).
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La Litespeed non ha alcun problema a montare i due sistemi frenanti:
La mia Litespeed T5 del 2016 ha già il telaio predisposto anche per il freno a disco; nella mia ho preferito montare invece i freni tradizionali che sono molto più leggeri e frenano ugualmente bene per cui ho montato una forcella Litespeed in carbonio tradizionale.
Nel caso (al momento improbabile) di passaggio ai freni a disco, mi basta sostituire la forcella (oltre naturalmente ai freni e alle leve), senza quindi modificare il telaio
4x16
Ammiraglia
- 21 Marzo 2010
- 15.029
- 8.141
- 44
- Bici
- Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianchi Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7
