Mi spiace deluderti ma pare che un 10-20% della popolazione consumatrice di carne assuma clenbuterolo, piano a fischiare che poi si ride.
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Commenti per la discussione "Nuovi casi di doping tra gli amatori" (parte 2 sigh!!)
- Creatore Discussione Travis Tygart Fan
- Data di inizio
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ti iscrivi ad una gara, accetti un regolamento dove c'è scritto che in caso di squalifica per doping riscontrata in questa gara, quando ti sarà data la squalifica contestualmente dovrai pagare la cifra X. Non paghi?
O mi affido alla legge per riscuotere, oppure cedo il credito ad una società di recupero crediti, auguri.
Provaci.
Finora nessuno ci è mai riuscito per una lunga serie di motivi.
Auguri.
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Siamo in 2. Qui qualcuno vive nel mondo delle favole.beata ingenuità...siccome uno ha la bici top (che gli ha dato la squadra, fra l'altro) allora può pagare la multa.....c'è gente che gira in Ferrari e con immobili di pregio ovunque a cui non riesci a spillare un soldo perchè formalmente nullatenente, però uno col Duraace e le ruote in carbonio ha i soldi. Rido
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Alla GF di Roma quel che dici tu c'è scritto da anni. Anzi, c'era scritto che la multa valeva anche per una positività nei 6 mesi successivi. Il presidente del CO è anche un avvocato piuttosto noto, nonchè paladino dell'antidoping. Alla suddetta GF sono stati trovati positivi diversi concorrenti negli anni (riusciva sempre ad avere i controlli alla sua GF, l'Avvocato). Sai quanti hanno pagato la multa di 50.000 euro prevista? NESSUNO!!!!!!!
Però per te è facile riscuoterli. Va bene, continua a crederci.
p.s. la società di recupero crediti è una perla. Me lo vedo l'ex pugile di turno, sull'uscio di casa a picchiarmi se non pago. Tutto a norma di legge ovviamente.
È una positività molto pesante, perché non si tratta della capra ignorante (cit. 
) che sarebbe capace di mangiarsi la merda se gli garantissero che guadagnerebbe watt, non si tratta Dell ex agonista cui suo malgrado (chi più chi meno a seconda di quanto rientri nella categoria precedente) non è mai stato insegnato che si può correre senza ricette farmaceutiche infischiandosene di ciò che fan gli altri e accettando i propri limiti per quel che sono. Ma si tratta di una persona, con un certo livello culturale, che con piena coscienza a un certo punto ha deciso che il fine, "realizzare un sogno", giustificava i mezzi. Quale che sia il sogno lo possiamo immaginare, vincere le gare ma non solo, sentirsi invincibili, osannati, pieni di forza ed entusiasmo, non sentire la catena, sentirsi più forti, a volte palesemente ed enormemente più forti degli altri ecc. E probabilmente senza manco accorgersene si diventa dipendenti, tossici, e non si riesce più ad agganciare il pedale senza quelle sensazioni.
Forse l errore sta proprio nel voler realizzare un sogno, perché quando lo si vuole davvero lo si fa a tutti i costi e può venir meno la razionalità. Una gara amatoriale, che è come un torneo di calcetto, o meglio visto il livello oggettivamente alto, quanto il campionato di serie d non può e non deve realizzare sogni!! Può ed è congruo che dia soddisfazioni ma i sogni sportivi si realizzano da ragazzi con le competizioni vere tra atleti veri, non da adulti lavoratori.
Gli amatori si danno troppa importanza, e soprattutto le gare si danno e danno troppa importanza e questi sono gli effetti, la gente ci si realizza, il resto è logica conseguenza. Al netto delle due categorie già citate che ci sono e ci saranno sempre in ogni contesto.
Le positività di Marco come quella di Federico scotti mesi fa sono una sconfitta per il mondo amatoriale nella direzione in cui va.
Questo giusto per chi non si piazza in griglia la domenica e conosce poco il fenomeno, perché chi è Nell ambiente delle gare, il livello di diffusione del doping lo conosce bene anche perché dopo qualche anno oltre a conoscere un po' tutti, si capisce cosa la gente prende da come pedala durante l anno, nel peggiore dei casi dalle trasformazioni fisiche, e persino da come si "aggregano" o no quando smontano dalla bici. O da come "rallentano" quando in giro ci sono i controlli.
E quindi altri due che potevano dimostrare che invece ci si può divertire e togliere qualche soddisfazione (magari briciole, ma dal peso specifico ENORME) sono tristemente fuori dai giochi.
A questo punto visto il livello di diffusione o si fa un giro di vite serio oppure... È più conveniente lasciare il fenomeno e i fenomeni a loro stessi, soldi buttati, tanto per uno che pescano 5 ne spuntano oltre quelli già esistenti.
) che sarebbe capace di mangiarsi la merda se gli garantissero che guadagnerebbe watt, non si tratta Dell ex agonista cui suo malgrado (chi più chi meno a seconda di quanto rientri nella categoria precedente) non è mai stato insegnato che si può correre senza ricette farmaceutiche infischiandosene di ciò che fan gli altri e accettando i propri limiti per quel che sono. Ma si tratta di una persona, con un certo livello culturale, che con piena coscienza a un certo punto ha deciso che il fine, "realizzare un sogno", giustificava i mezzi. Quale che sia il sogno lo possiamo immaginare, vincere le gare ma non solo, sentirsi invincibili, osannati, pieni di forza ed entusiasmo, non sentire la catena, sentirsi più forti, a volte palesemente ed enormemente più forti degli altri ecc. E probabilmente senza manco accorgersene si diventa dipendenti, tossici, e non si riesce più ad agganciare il pedale senza quelle sensazioni.Forse l errore sta proprio nel voler realizzare un sogno, perché quando lo si vuole davvero lo si fa a tutti i costi e può venir meno la razionalità. Una gara amatoriale, che è come un torneo di calcetto, o meglio visto il livello oggettivamente alto, quanto il campionato di serie d non può e non deve realizzare sogni!! Può ed è congruo che dia soddisfazioni ma i sogni sportivi si realizzano da ragazzi con le competizioni vere tra atleti veri, non da adulti lavoratori.
Gli amatori si danno troppa importanza, e soprattutto le gare si danno e danno troppa importanza e questi sono gli effetti, la gente ci si realizza, il resto è logica conseguenza. Al netto delle due categorie già citate che ci sono e ci saranno sempre in ogni contesto.
Le positività di Marco come quella di Federico scotti mesi fa sono una sconfitta per il mondo amatoriale nella direzione in cui va.
Questo giusto per chi non si piazza in griglia la domenica e conosce poco il fenomeno, perché chi è Nell ambiente delle gare, il livello di diffusione del doping lo conosce bene anche perché dopo qualche anno oltre a conoscere un po' tutti, si capisce cosa la gente prende da come pedala durante l anno, nel peggiore dei casi dalle trasformazioni fisiche, e persino da come si "aggregano" o no quando smontano dalla bici. O da come "rallentano" quando in giro ci sono i controlli.
E quindi altri due che potevano dimostrare che invece ci si può divertire e togliere qualche soddisfazione (magari briciole, ma dal peso specifico ENORME) sono tristemente fuori dai giochi.
A questo punto visto il livello di diffusione o si fa un giro di vite serio oppure... È più conveniente lasciare il fenomeno e i fenomeni a loro stessi, soldi buttati, tanto per uno che pescano 5 ne spuntano oltre quelli già esistenti.
che discorsi sono......allora non facciamo neanche carceri per i mafiosi.....tanto arrestati 5 ne abbiamo 5 nuoviÈ una positività molto pesante, perché non si tratta della capra ignorante (cit.
Forse l errore sta proprio nel voler realizzare un sogno, perché quando lo si vuole davvero lo si fa a tutti i costi e può venir meno la razionalità. Una gara amatoriale, che è come un torneo di calcetto, o meglio visto il livello oggettivamente alto, quanto il campionato di serie d non può e non deve realizzare sogni!! Può ed è congruo che dia soddisfazioni ma i sogni sportivi si realizzano da ragazzi con le competizioni vere tra atleti veri, non da adulti lavoratori.
Gli amatori si danno troppa importanza, e soprattutto le gare si danno e danno troppa importanza e questi sono gli effetti, la gente ci si realizza, il resto è logica conseguenza. Al netto delle due categorie già citate che ci sono e ci saranno sempre in ogni contesto.
Le positività di Marco come quella di Federico scotti mesi fa sono una sconfitta per il mondo amatoriale nella direzione in cui va.
Questo giusto per chi non si piazza in griglia la domenica e conosce poco il fenomeno, perché chi è Nell ambiente delle gare, il livello di diffusione del doping lo conosce bene anche perché dopo qualche anno oltre a conoscere un po' tutti, si capisce cosa la gente prende da come pedala durante l anno, nel peggiore dei casi dalle trasformazioni fisiche, e persino da come si "aggregano" o no quando smontano dalla bici. O da come "rallentano" quando in giro ci sono i controlli.
E quindi altri due che potevano dimostrare che invece ci si può divertire e togliere qualche soddisfazione (magari briciole, ma dal peso specifico ENORME) sono tristemente fuori dai giochi.
A questo punto visto il livello di diffusione o si fa un giro di vite serio oppure... È più conveniente lasciare il fenomeno e i fenomeni a loro stessi, soldi buttati, tanto per uno che pescano 5 ne spuntano oltre quelli già esistenti.
beata ingenuità...siccome uno ha la bici top (che gli ha dato la squadra, fra l'altro) allora può pagare la multa.....c'è gente che gira in Ferrari e con immobili di pregio ovunque a cui non riesci a spillare un soldo perchè formalmente nullatenente, però uno col Duraace e le ruote in carbonio ha i soldi. Rido
Doping da quel che si dice costa un bel po di cento euro al mese, bici top qualche migliaio di euro, ergo, qualche migliaio di euro all'anno lo spende per la bici, quindi ne ha per pagare la multa.
Un'operaio che lavora solo in famiglia, 1.3k€ al mese di stipendio, con mutuo e anche solo un figlio piccolo, la bici top se la sogna, ed i soldi del doping non li ha di sicuro.
Poi se la bici ed il doping lo paga la squadra questo non so, spero di no, altrimenti la piazza pulita da fare è di livello ancora superiore, altro che l'operaio dopato, sarebbe più che altro società a delinquere, o come si dice, ancora peggio.
Se uno ha un ferrari e megavilla, ma formalmente è nullatenente, con un'indagine fatta bene lo beccano come fa ad avere tutti quei soldi, quelle persone sono parte della rovina italiana.
Pure a me è capitato di non prendere i soldi per un lavoro in un cantiere, e quello che non pagava (erano in due) giravano con macchinoni ed avevano ville esagerate, ma dopo il processo hanno pagato, sia economicamente che di condanna, dato che sono saltate fuori truffe ben più grandi di non pagare gli artigiani.
Dire che uno ha il Ferrari, megavilla, è nullatenente e dorme tranquillo quella si che è beata ingenuità, se nessuno denuncia e nessuno fa indagini non li beccano se non per sfiga, ma se la denuncia parte e le indagini si fanno, pagano loro come pagano tutti, sono mica divinità, quella è solo ipocrisia.
Continua ad accomunare 2 casi che dal punto di vista legislativo procedurale non hanno nulla anche vedere. Comunque le suggerisco di fare una proposta formale a fci. Se ci riuscite avrete il mio plauso.
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L'importante è credere a quel che si scrive...pur ignorando evidentemente sia i meccanismi della giustizia che quelli di un certo mondo amatoriale.
Se parliamo di epo spero ben meno. Ma il doping non è solo epo eh.. Le sostanze vietate sono un'enciclopedia
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Fermarsi un attimo a capire ciò che si legge mai eh. Se scrivo 'o si fa un giro di vite serio o...' magari significa che il resto è provocatorio? Sta di fatto che alcuni controlli sono veramente ridicolo, fatti a casaccio a gente pescata a caso, tipo i primi 4 m1 quando magari gli m1 in gara sono 3 e due staccati anni luce e con pratiche palesemente contestabili. Soldi buttati. Diversamente da indagini e controllo mirati, specie se sangue e urine che spesso vanno a segno (ma anche no c è gente inseguita da anni...). Ma troppo poco rispetto al fenomeno. E chiudo qua il resto penso sia chiaro.
Che sia illegale solo per i pro ai fini della competizione è un conto, senza senso questa distinzione legale ma la legge è quella ma:
Un'amatore prende un farmaco che necessita di ricetta per essere assunto, la ricetta ti viene data se ne hai realmente bisogno, lui non ne ha bisogno, quindi ha compiuto un'azione illegale per entrarne in possesso, ergo, illegale, non sarà la stessa cosa di un pro, ma è illegale lo stesso.
Qua stiamo parlando di cosa fare per fare "piazza pulita", il dare una multa salata è un'idea, e se c'è la necessità di modificare una legge è un'altra idea, le leggi non sono li dall'albore dei tempi, sono state fatte e modificate, e se per debellare una situazione non giusta bisogna farne delle altre, si dovrebbero fare. Poi se la legislatura o chi ne ha il compito se ne frega questo è un'altro discorso.
Se adesso è realmente difficile far pagare le multe, cosa aspetta l'ente del ciclismo a spingere per una legge che renda più facile riscuotere e controllare? E colpa mia se c'è chi si bomba? Sicuramente c'è sempre qualche ipocrita che non fa bene il suo mestiere, dato che questo è un PROBLEMA e va risolto, poi che lo risolvano o no a me non viene in tasca niente, frega niente delle classifiche, ma a livello etico mi interessa, dato che è una cosa sbagliata ed è da correggere.
Poi, io di leggi e bombe ne so poco e niente, ma se come dite, chi è del campo delle gare, lo vede a occhio chi è più o meno sospetto, perché le persone incaricate di vigilare non lo vedono o non agiscono? Ricadiamo nello stesso punto, ipocrisia, fa comodo scrivere sul giornale il nome del ciclista bombato di turno, ma è scomodo impegnarsi, per chi ne ha le possibilità e lo fa di mestiere, a fare qualcosa di serio per sanare la situazione.
se non sbaglio ne hanno preso 3 in un mesetto o poco piu'.....per il resto ovviamente esistono anche altre sostanze ma di certo non cambiano la cilindrata
Ma questo, oggi in italia, veramente dovrebbe essere un problema stringente per il legislatore (legislatore interneso come parlamento) ? Siamo seri?
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Testo ed epo sono i principi del doping. Ma quelli furbi li hanno abbandonati da anni.
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Forse qualcuno non si è ancora accorto che siamo sull'orlo di un default e che tra qualche mese /anno il doping sarà l'ultimo dei nostri problemi. L'ultimissimo.
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si con trasfusioni.......ma sempre quelle sono le robe