Divieti per coronavirus: come ti comporti?

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EMAC

Scalatore
18 Gennaio 2010
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Trek Emonda
ok, ma tanto valeva scriverlo bene in modo che non desse adito a dubbi o interpretazioni arbitrarie
È un decreto fatto in una situazione di emergenza, chi lo ha scritto lo ha dovuto fare venendo tirato per la giacchetta da vari enti che chiedono ognuno le proprie garanzie. È logico che non sia perfetto e non possa accontentare tutti, bisogna cercare di fare la propria parte senza egoismi e senza cercare la scorciatoia che ci permette di fare quello che gli altri non possono fare. Io con il nuovo decreto purtroppo devo andare a lavorare ma sarei stato volentieri a casa.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Bici
Colnago 50 Anniversary
E' così. Nel nostro piccolo ognuno è convinto di avere solo dei diritti. Qualcuno ha addirittura scomodato il concetto di democrazia qualche post indietro per giustificare che è democratico leggere e poter fare ciò che un decreto (lacunoso per quanto riguarda l'attività fisica) consente.
La democrazia è un misto di diritti e doveri. Diritti del cittadino, ma anche doveri, che possono essere sanciti dalla legge, ma anche etici, di rispetto per gli altri. Comprenderlo ora fa la differenza, anche se non viviamo in uno stato perfetto, anche io sono obbligato al venire al lavoro, etc. Ma questo non vuol dire che non posso attivare il cervello e isolare quell'unico neurone che per il ciclista ha poche voci: bici, aminoacidi, gare, ripetute, misuratori di potenza, etc.
Se il governo avesse scritto "Sono vietati gli sport e le attività motorie all'aperto" questa discussione sarebbe stata altrettanto lunga, perchè noi ciclisti ci saremmo lagnati dicendo: «Ma come? Se esco in bici da solo e non mi fermo non infetto e non vengo infettato.»
A tutti gli altri non sarebbe importato una fava, perché per sua fortuna (o sua disgrazia) la bici è un'attività completamente diversa dalle altre. Può essere sia sport che spostamento ed ha caratteristiche tali che uno potrebbe farsi 300 chilometri in completa solitudine.
Tuttavia, se avessero proibito gli sport all'aria aperta almeno avremmo avuto un'indicazione chiara: non si esce, punto e basta.
Per concludere, anche alla luce dell'ultimo decreto emesso ieri mercoledì 12 che non abroga le precedenti disposizioni, le indicazioni sono chiare e non lasciano adito a dubbi: si può uscire purché da soli. E rimanendo nel proprio comune di residenza. Questo non è scritto, ma dal comportamento delle forze dell'ordine sulle multe ai ciclisti questo sembra essere l'orientamento comune.
 

FDG

Apprendista Cronoman
4 Luglio 2006
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Bianchi Nirone
Fai ciò che ti pare. Ma io stesso che sono obbligato ad andare al lavoro continuo a comprendere cosa sia importante. Non voglio nessuna rivalsa, non è che perché sono obbligato al lavoro (che è sbagliato, non aiuta a contenere), io non riesca a capire cosa sia giusto a prescindere dalle regoline scritte in quel caxxo di decreto.

Poi che io, te e tanti non siamo tutelati (io fino alla settimana scorsa lavoravo col pubblico e gente che veniva dalla Lombardia, per dire) è un dato di fatto. Infatti la mia idea è che bisogna chiudere, fermare tutto. E' necessario. Noi ciclisti possiamo fermarci anche da soli, non credi?!?

Possiamo anche fermarci, sono d'accordo, però continuo a pensare che fare ad es. una corsa da solo all'aperto senza contatto con altri (consentita dal decreto) non sia un atto di spregio verso la salute degli altri, ok?
 

Paolore

via col vento
13 Luglio 2012
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albinea
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Nevi titanio
Allora chi viene fermato e sanzionato? Ma per favore, utilizzate il buonsenso.
Scusa ma veramente stai dicendo cose sbagliate. Non sai di cosa si parla. Sicuramente non è il tuo lavoro. La tua si chiama disinformazione.
Da giorni qualcuno ti sta spiegando come funziona la PROCEDURA PENALE. Gente che ci lavora. Io lo faccio da 33 anni va bene? Se continui a riferirti a giornali o ad amici che scrivono, magari per sintesi giornalistica o per incompetenza certe cose SBAGLI.
E NON MI RIFERISCO AL FATTO DI USCIRE IN BICI O MENO, DOVE HAI RAGIONE mi riferisco a quello che le FF.OO devono fare quando procedono al controllo di un cittadino su strada. E il bello è che nonostante ti venga detto in tutte le salse, continui a c.... Tuo. NON SI PARLA DI TELAI O DISCHI. SI PARLA DI CODICE PENALE E CODICE DI PROCEDURA PENALE. Ora ti faccio un esempio. Che è UGUALE a tutti gli articoli del c.p, anche nel caso del 650.
Se tu fai una rapina in banca e ti arrestano, CHI TI ARRESTA SECONDO TE TI CONTESTA SUL POSTO UNA MULTA? Ti rispondo io. NO. Perché chi ti arresta (facciamo finta i cc) ti porta in comando e compila tutta una serie di atti che vengono trasmessi alla magistratura. MAGISTRATURA CHE POI TI GIIDICA o il giorno dopo nei casi più gravi, o dopo anni. QUESTO È L ITER PROCEDURALE. VAI A LEGGERTI SU INTERNET L ITER DI UN PEOCEDIMENTO PENALE ma non continuare a dire inesattezze che prendi da giornali e o amici che scrivono inesattezze.
Concludo dicendoti che SICURAMENTE HAI RAGIONE SULLO STARE IN CASA ma su tutto il resto NO.
 
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FDG

Apprendista Cronoman
4 Luglio 2006
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Bianchi Nirone
Se il governo avesse scritto "Sono vietati gli sport e le attività motorie all'aperto" questa discussione sarebbe stata altrettanto lunga, perchè noi ciclisti ci saremmo lagnati dicendo: «Ma come? Se esco in bici da solo e non mi fermo non infetto e non vengo infettato.»
A tutti gli altri non sarebbe importato una fava, perché per sua fortuna (o sua disgrazia) la bici è un'attività completamente diversa dalle altre. Può essere sia sport che spostamento ed ha caratteristiche tali che uno potrebbe farsi 300 chilometri in completa solitudine.
Tuttavia, se avessero proibito gli sport all'aria aperta almeno avremmo avuto un'indicazione chiara: non si esce, punto e basta.
Per concludere, anche alla luce dell'ultimo decreto emesso ieri mercoledì 12 che non abroga le precedenti disposizioni, le indicazioni sono chiare e non lasciano adito a dubbi: si può uscire purché da soli. E rimanendo nel proprio comune di residenza. Questo non è scritto, ma dal comportamento delle forze dell'ordine sulle multe ai ciclisti questo sembra essere l'orientamento comune.

Ma infatti la questione è che il legislatore non ha voluto proibire gli sport all'aperto. Per questo ha aggunto il paragrafo. Lui vuole che ti fai la tua corsetta o giro in bici da solo nel tuo comune (o qualsiasi sia la definizione di territorio) e poi torni a casa tua.
 

green dolphin

Maglia Amarillo
3 Gennaio 2008
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Possiamo anche fermarci, sono d'accordo, però continuo a pensare che fare ad es. una corsa da solo all'aperto senza contatto con altri (consentita dal decreto) non sia un atto di spregio verso la salute degli altri, ok?
Sì, come te lo hanno pensato in tanti e a Verona hanno dovuto chiudere dei parchi.
Anche qui da me è intervenuta la polizia.

Questo dimostra che al momento c'è un enorme scarto tra una regola e come viene interpretata dalla massa (non parliamo del singolo, ovvio). Il come viene interpretata rende quella legge inutile, se ci pensi, perché la contraddice.
 

mauretto

teenage punk
24 Aprile 2009
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Friûl
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un onesto ferro
Questo weekend mi ero programmato la prima uscita in bici della stagione dato che quella di sci di fondo è terminata per ovvi motivi. Ieri mi ero addirittura studiato un circuito da ripetere più volte, stando ben attento a non uscire dai confini comunali.
Oggi la coscienza mi dice che Il rischio per l'incolumità mia, dei miei familiari e dei miei compaesani sarebbe troppo alto, quindi la bici può rimanere ancora un pò in garage. Se proprio voglio pedalare lo farò sui rulli, anche se fuori il cielo è sereno e ci sono 20°C.
Se penso ai medici, agli infermieri e a tutti quelli che sono impegnati in prima linea per arginare questa epidemia, questa scelta non la considero nemmeno un sacrificio, ma solo il minimo che posso fare nel mio piccolo
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Bozen
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Mettete i sottotitoli grazie!
Rad macht frei = La bicicletta rende liberi.
E' una parziale citazione puramente ironica (come parziale ed ironica era quella che quotavo ) di una frase tedesca il cui originale è meglio dimenticare.
...e poi ricordati che ti devi vergognare, Tobia :))):
Sono ancora nell'angolo della vergogna. Ad almeno 1 metro da chi si deve vergognare come me. :mrgreen:
 
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FDG

Apprendista Cronoman
4 Luglio 2006
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Bianchi Nirone
Sì, come te lo hanno pensato in tanti e a Verona hanno dovuto chiudere dei parchi.
Anche qui da me è intervenuta la polizia.

Questo dimostra che al momento c'è un enorme scarto tra una regola e come viene interpretata dalla massa (non parliamo del singolo, ovvio). Il come viene interpretata rende quella legge inutile, se ci pensi, perché la contraddice.

Dove sono andato io non c'era quasi nessuno (sentieri di campagna), al massimo qualche altro runner solitario dall altro lato (distanza 3 metri) anche quello è un accorgimento da prendere come da decreto.

Se si vogliono chiudere i parchi, ci può stare.
 

Braccio

Scalatore
27 Ottobre 2008
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mondo
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bici
Forse ti sfugge che trattandosi di reato nessuno può essere sanzionato dalle Ffoo, al limite può essere denunciato, poi ci sarà un procedimento per capire se la denuncia è fondata o meno.
Quindi dubito che qualsiasi notizia che riporti "ciclista fermato e sanzionato" possa essere fondata.
Ripeto: se qualcuno dovesse essere fermato potrebbe giustificare la propria uscita con le deroghe previste nel decreto. Ove l'accertatore ritenesse infondata la giustificazione potrebbe al massimo denunciarlo all'autorità giudiziaria
Il resto sono balle.
Permettimi...tu la fai facile perché è il tuo lavoro, ma quello che succederebbe in caso (molto probabile) si venga fermati è:
_mezz’ora minimo fermi per accertamenti
_se hai la cattiva abitudine di non tacere quando ti fermano ingiustamente (ma probabilmente se becchi l’agente zelante o con le palle girate dopo 10 ore di lavoro e che odia già di suo la nostra categoria) ti controllano anche i peli del sedere è una ragione per multarti la trovano
__ti lasciano andare con un verbale (giusto o sbagliato che sia) al quale fà seguito eventualmente processo con spese da anticipare annesse, cercarsi un avvocato (e qui un po’ capisco perché stai insistendo tanto :mrgreen: )rotture di palle infinite, quando magari sei già pieno di preoccupazioni per ciò che stà succedendo e non solo

La legge è il tuo lavoro e magari ci sguazzi, per uno come mè, potrebbe diventare un problema ben più grosso del dover decidere se uscire in bici o meno.

E questo senza tirare in ballo i discorsi di ieri sul cadere e pesate su un sistema sanitario già in crisi.

Ti stó scrivendo con il massimo rispetto, ho ben chiaro ciò che stai facendo scrivendo in questa discussione

Quindi allo stato pratico e reale delle cose, il problema non è solo se la legge mi consente o meno di uscire, ma chi interpreta questa è come agisce di conseguenza.
 

green dolphin

Maglia Amarillo
3 Gennaio 2008
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Per concludere, anche alla luce dell'ultimo decreto emesso ieri mercoledì 12 che non abroga le precedenti disposizioni, le indicazioni sono chiare e non lasciano adito a dubbi: si può uscire purché da soli. E rimanendo nel proprio comune di residenza. Questo non è scritto, ma dal comportamento delle forze dell'ordine sulle multe ai ciclisti questo sembra essere l'orientamento comune.
Questo dimostra che al momento c'è un enorme scarto tra una regola e come viene interpretata dalla massa (non parliamo del singolo, ovvio). Il come viene interpretata rende quella legge inutile, se ci pensi, perché la contraddice.
Dove sono andato io non c'era quasi nessuno (sentieri di campagna), al massimo qualche altro runner solitario dall altro lato (distanza 3 metri) anche quello è un accorgimento da prendere come da decreto.

Se si vogliono chiudere i parchi, ci può stare.
Eh ma vedi che non bisognerebbe arrivare a questo! Sono tutte risorse che vengono spostate a controllare e fare altro, quando se i cittadini si comportassero con coscienza, andrebbe tutto liscio, senza nessun intervento delle forze dell'ordine. Ma davvero abbiamo bisogno della polizia per sapere come comportarci? C'è gente fermata che oltre alla multa è stata indagata per aver dichiarato il falso. Roba da matti, oltre che di negligenza civica in questo caso si può parlare di stupidità?!?
 
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faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
Permettimi...tu la fai facile perché è il tuo lavoro, ma quello che succederebbe in caso (molto probabile) si venga fermati è:
_mezz’ora minimo fermi per accertamenti
_se hai la cattiva abitudine di non tacere quando ti fermano ingiustamente (ma probabilmente se becchi l’agente zelante o con le palle girate dopo 10 ore di lavoro e che odia già di suo la nostra categoria) ti controllano anche i peli del sedere è una ragione per multarti la trovano
__ti lasciano andare con un verbale (giusto o sbagliato che sia) al quale fà seguito eventualmente processo con spese da anticipare annesse, cercarsi un avvocato (e qui un po’ capisco perché stai insistendo tanto :mrgreen: )rotture di palle infinite, quando magari sei già pieno di preoccupazioni per ciò che stà succedendo e non solo

La legge è il tuo lavoro e magari ci sguazzi, per uno come mè, potrebbe diventare un problema ben più grosso del dover decidere se uscire in bici o meno.

E questo senza tirare in ballo i discorsi di ieri sul cadere e pesate su un sistema sanitario già in crisi.

Ti stó scrivendo con il massimo rispetto, ho ben chiaro ciò che stai facendo scrivendo in questa discussione

Quindi allo stato pratico e reale delle cose, il problema non è solo se la legge mi consente o meno di uscire, ma chi interpreta questa è come agisce di conseguenza.
Hai perfettamente ragione.
Quoto ogni parola del tuo post (eccetto il riferimento a me che non sono interessato per possibili risvolti economici :cool:.... ma sinceramente desolato dalla situazione che si è venuta a creare e dagli scenari che si aprono. Quelli che tu hai ben pronosticato:ueh:
 

Paolore

via col vento
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Nevi titanio
Permettimi...tu la fai facile perché è il tuo lavoro, ma quello che succederebbe in caso (molto probabile) si venga fermati è:
_mezz’ora minimo fermi per accertamenti
_se hai la cattiva abitudine di non tacere quando ti fermano ingiustamente (ma probabilmente se becchi l’agente zelante o con le palle girate dopo 10 ore di lavoro e che odia già di suo la nostra categoria) ti controllano anche i peli del sedere è una ragione per multarti la trovano
__ti lasciano andare con un verbale (giusto o sbagliato che sia) al quale fà seguito eventualmente processo con spese da anticipare annesse, cercarsi un avvocato (e qui un po’ capisco perché stai insistendo tanto :mrgreen: )rotture di palle infinite, quando magari sei già pieno di preoccupazioni per ciò che stà succedendo e non solo

La legge è il tuo lavoro e magari ci sguazzi, per uno come mè, potrebbe diventare un problema ben più grosso del dover decidere se uscire in bici o meno.

E questo senza tirare in ballo i discorsi di ieri sul cadere e pesate su un sistema sanitario già in crisi.

Ti stó scrivendo con il massimo rispetto, ho ben chiaro ciò che stai facendo scrivendo in questa discussione

Quindi allo stato pratico e reale delle cose, il problema non è solo se la legge mi consente o meno di uscire, ma chi interpreta questa è come agisce di conseguenza.
Finalmente sul discorso tecnico uno che fa un ragionamento corretto. Hai assolutamente centrato la questione. E lo scrivo senza ironia.
 

faberfortunae

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30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
Questo dimostra che al momento c'è un enorme scarto tra una regola e come viene interpretata dalla massa (non parliamo del singolo, ovvio). Il come viene interpretata rende quella legge inutile, se ci pensi, perché la contraddice.

Eh ma vedi che non bisognerebbe arrivare a questo! Sono tutte risorse che vengono spostate a controllare e fare altro, quando se i cittadini si comportassero con coscienza, andrebbe tutto liscio, senza nessun intervento delle forze dell'ordine. Ma davvero abbiamo bisogno della polizia per sapere come comportarci? C'è gente fermata che oltre alla multa è stata indagata per aver dichiarato il falso. Roba da matti, oltre che di negligenza civica in questo caso si può parlare di stupidità?!?
Il discorso è più ampio e "filosofico".
Il diritto penale ha funzione precettiva: serve per orientare le condotte dei consociati.
La polizia serve a far si che le violazioni , inevitabili anche negli ordinamenti più severi, vengano accertate.
Il Giudice le valuta e decide.
Pensare ad un mondo senza polizia è pura utopia.
La legge (e le sue deroghe) bilanciano e compongono interessi contrastanti. Laddove c'è legge, c'è conflitto e laddove c'è conflitto, c'è Polizia.
Il conflitto è regolato dalla legge nel migliore dei modi possibili (o almeno dovrebbe). Ma produrrà sempre un interesse soccombente; chi ne è portatore non si rassegnera' mai facilmente. Questa non è la storia dei ciclisti al tempo del corona virus. Ma dell'umanita'
 

green dolphin

Maglia Amarillo
3 Gennaio 2008
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Finalmente sulla questione tecnica uno che fa un ragionamento corretto. Hai assolutamente centrato la questione. E lo scrivo senza ironia.
A me pare un po' esagerato.

- mezz’ora minimo fermi per accertamenti
_se hai la cattiva abitudine di non tacere quando ti fermano ingiustamente (ma probabilmente se becchi l’agente zelante o con le palle girate dopo 10 ore di lavoro e che odia già di suo la nostra categoria) ti controllano anche i peli del sedere è una ragione per multarti la trovano


A me è capitato almeno 3-4 volte di essere fermato, e primo non è passata mezz'ora, non ho avuto motivo di non tacere, perché non mi sembra ci sia niente di ingiusto: le forze dell'ordine hanno il diritto di fare controlli e fermarti e chiedere le generalità, etc. Ma soprattutto non mi hanno fatto nessuna sanzione, perché era tutto ok. Grazie, arrivederci e buona giornata. Fortuna?
 
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Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
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Purtroppo, come spesso accade, questi provvedimenti lasciano spazio ad interpretazioni, secondo consolidata quanto deprecabile abitudine dei legislatori Italici.

Una cosa che pare chiara è che l'obiettivo primario è di avere in giro il minor numero di persone possibili.
Senza impiccare chi esce e senza glorificare chi invece non lo fa direi che sommando tutte le variabili, decreto o non decreto sarebbe meglio non uscire in biciletta.
Tra l'altro stamattina mi è arrivato l'invito in tal senso della FCI, penso sia arrivato a tutti i tesserati.

Addentrandosi un poco nei meandri che sono riusciti a creare in due pagine di decreto ad oggi si richiede di spostarsi solo per casi di comprovata necessità. A tale scopo viene predisposta anche una autocertificazione nella quale si dichiara cosa si sta facendo fuori da casa.
Mi sembra pacifcio quindi che se esco in biciletta dovrei avere il famoso modulo con me o, eventualmente, compilarlo in caso sia fermato da agenti di qualsiasi natura.
In tale fattispecie, cosa potrei scrivere di valido alla voce dove indicare il comprovato motivo che mi rende necessario uscire?

Nei decreti c'è scritto che rimane consentita l'attività fisica all'aria aperta, non si entra nel merito di quale sport sia permesso e quale no. Si deve però ritenere che qualunque sia il caso la pratica di tale attività non può contravvenire al presupposto cardine della norma la quale vieta ogni spostamento non necessario. Ne consegue che l'attività fisica permessa non può essere quella che preveda come componente essenziale appunto uno spostamento significativo, anzi nel ciclismo l'attività stessa è esclusivamente consistente in uno spostamento.
Un contributo significativo a questa interpretazione viene dato dalla ulteriore specificazione che gli allenamenti sono consentiti ai soli atleti professionisti o di rilevanza nazionale.
Ora lo so che la maggior parte di quelli che scrivono nel Forum ritengono di appartenere quanto meno alla seconda categoria indicata, ma non sarà facile dimostrare nei fatti tale appartenenza a chi ci ferma per i controlli.

La storia di nel Comune si e fuori Comune no, penso sia un, come al solito, maldestro tentativo di dare un senso al termine "territori" che vaga per i decreti fin dall'inizio. Se devo consentire gli spostamenti per accedere ai servizi essenziali come acquistare da mangiare ma ho necessità che gli spostamenti stessi siano il più limitati possibile devo gioco forza considerare un territorio all'interno del quale sia possibile trovare i suddetti servizi, quindi il Comune. La soluzione è però poco adatta a tutte le realtà, perché se a Milano o a Roma nel Comune posso trovare e/o incorrere mille volte in ogni cosa, ci sono moltissimi Comuni dove non c'è praticamente niente, né Poste, né Banche, nessun supermercato, spesso solo uno spaccio dove c'è veramente pochissimo, (almeno uno - ma forse più di uno - di quelli che confinano con il mio sono così ad esempio…).

Quindi forse sarà possibile attraverso ricorsi che sfruttano i meandri appellarsi alle sanzioni in cui eventualmente si incorre ma che queste possano essere comminate penso sia più che possibile.

Circa gli aspetti più legati alla sensibilità del singolo per il fatto "tanto esco da solo, non incontro nessuno e non contamino e non vengo contaminato" la cosa, al di là delle interpretazioni della norma è plausibile, resta, come mi pare scritto già mille volte, il fatto che il rischio di trovarsi ad impegnare inopportunamente ospedali anche se limitato sia concreto.
Bisogna riflettere anche sul fatto che trovandosi molti di noi in condizioni di avere più tempo disponibile rispetto al solito se tutti facessero il ragionamento del "tanto esco da solo" ci sarebbero in giro un numero enorme di solitari i quali fatalmente sarebbero molto meno solitari di quello che vorrebbero. Basandosi la possibilità di incidente sulla numerosità dei candidati all'evento va da se che il rischio di andare al PS aumenta con l'aumentare del numero degli uscenti da soli.

Negli ultimi tempi, mesi, ma anche ultimi giorni, mi trovo mio malgrado a frequentare gli ospedali per altre ragioni, anche se mi trovo in un'area dove (ancora?) non ci sono criticità da virus anche i reparti non coinvolti direttamente con la virologia sono in condizioni diverse dal solito appesantiti dalle procedure di accesso e gestione dei pazienti e sono ormai quasi ovunque caratterizzati dall'aver avuto transiti di contagiati, per cui i sanitari stessi sono in tanti casi in isolamento o contagiati a loro volta.
Correre il rischio di andare ad infilarsi in un ginepraio del genere per voler fare a tutti i costi un allenamento in biciletta non so se valga il prezzo potenziale.

In ultimo, i ciclisti appartenenti alle Forze dell'Ordine che si trovano nei vari gruppi WA cui ho accesso sono concordi sulla storia del Comune quindi ai fini pratici si vede che queste sono le direttive che ricevono, chi no può proprio fare a meno di andare ad allenarsi tenga presenta almeno questo.

In bocca al lupo a tutti, penso che ci troviamo ad affrontare una prova dura che è ancora lontana dall'essere superata.
 

Paolore

via col vento
13 Luglio 2012
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Nevi titanio
A me pare un po' esagerato.

- mezz’ora minimo fermi per accertamenti
_se hai la cattiva abitudine di non tacere quando ti fermano ingiustamente (ma probabilmente se becchi l’agente zelante o con le palle girate dopo 10 ore di lavoro e che odia già di suo la nostra categoria) ti controllano anche i peli del sedere è una ragione per multarti la trovano


A me è capitato almeno 3-4 volte di essere fermato, e primo non è passata mezz'ora, non ho avuto motivo di non tacere, perché non mi sembra ci sia niente di ingiusto: le forze dell'ordine hanno il diritto di fare controlli e fermarti e chiedere le generalità, etc. Ma soprattutto non mi hanno fatto nessuna sanzione, perché era tutto ok. Grazie, arrivederci e buona giornata. Fortuna?
Non ti hanno mai fermato con una situazione come quella attuale. Da quando sono usciti i decreti ci sono precise direttive emanate sui controlli stradali. Ora, l' ho detto varie volte e non voglio entrare in particolari, ma l' attuale situazione IMPONE alle FF.OO di essere più presenti nei controlli, più inflessibili e questo porta all applicazione anche sbagliata del decreto stesso. Sbagliata formalmente ma non moralmente in quanto è giusto limitare la circolazione di tutti. Tieni cmq presente che il caos ha portato molta confusione anche negli ambienti istituzionali.
 

N.O.T.B.

via col vento
24 Febbraio 2019
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Comunque il paradosso è che stiamo discutendo sulla sgambata mentre il paese è fermo, rischio contagio, decessi, recessione, etc...Mentre per qualcuno il problema è uscire a fare la sgambata.

Che basterebbe uscire, senza venire sul forum e dire che non è scritto da nessuna parte.

Uscite in solitaria, nel totale anonimato e festa finita.
 
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