Un disastro annunciato e sottovalutato
Gli sforzi dell’amministrazione per arginare il disastro non possono far però dimenticare la fase antecedente all’esplosione incontrollata dei casi – quando cioè Gori e la giunta avevano
ampiamente preso sottogamba l’allarme ritenendo che contenimento dell’epidemia e vita quotidiana potessero andare tranquillamente a braccetto. “Sì, era una sottovalutazione”, ammette. C
he ai bergamaschi è costata la vita e l’economia. “Ci abbiamo messo qualche giorno di troppo a capire, abbiamo sbagliato anche noi, anche io”. Ad emergenza già in corso, il sindaco pensava “che si potesse
tenere insieme la prudenza, il rispetto delle regole, le distanze di sicurezza, e la vita normale. Eravamo preoccupati per il virus, ma anche per le attività economiche delle nostre città, i negozi, gli studi, i bar, la vita stessa nei nostri concittadini”.
Una sottovalutazione che è culminata con la pubblicazione di una foto in cui Gori e la moglie, Cristina Parodi,
si trovavano al ristorante e invitavano i bergamaschi ad andare avanti senza allarmismi. L’ospedale di Alzano
era già in tilt da tre giorni.