Corridori confinati: Thibaut Pinot

samuelgol

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Proprio in questi giorni Dumoulin ha detto che oggi senza i ritiri in altura è impossibile vincere un grande giro. Pinot ne ha fatto uno in vita sua e poi ha detto mai più. Non credo che costringendolo a farne allora li avrebbe vinti o vincerebbe.....
Sicuramente no, la costrizione sarebbe persino controproducente probabilmente. Però resta il fatto che quelle robe servono (almeno a dire di Dumoulin) per vincere un GT e se non le reggi, che sia fisicamente o mentalmente, fai bene a non farle, ma è un tuo limite che non ti permette di vincere un GT (salvo casi fortuiti). Diciamo che la testa potrebbe essere assimilata a una dote genetica....se non ce la hai al top è come non avere al top il Vo2max.
Nel suo caso è assodato che manco li avrebbe vinti senza, però.
Per forza. Fosse stato pulito con avversari pieni, forte o non forte non andava da nessuna parte. Intendevo che puoi, secondo me, spiegare col doping maggiore di altri (stile Rijs?) un Tour vinto, 2. Ma 7 consecutivi, senza una caduta decisiva, senza una cotta decisiva, senza un agguato decisivo, senza una bronchite, una crisi di fame, nulla di nulla non sono doping, nè culo. Sono una enormità che può giustificarsi solo con un approccio maniacale di base....non sufficiente da solo e siamo d'accordo. 7 Tour consecutivi sono 7...sembra incredibile solo a scriverlo.
 

Ser pecora

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Però resta il fatto che quelle robe servono (almeno a dire di Dumoulin)

Che servano si, che siano necessarie come dice lui non saprei. Secondo Roglic anche i chetoni sono necessari...
Io rimango della mia idea che il ciclismo pro è come i wurstel: sono buoni, ma meglio non sapere come sono fatti.


LA compreso.
 

samuelgol

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Che servano si, che siano necessarie come dice lui non saprei. Secondo Roglic anche i chetoni sono necessari...
Io rimango della mia idea che il ciclismo pro è come i wurstel: sono buoni, ma meglio non sapere come sono fatti.


LA compreso.
Più che altro non sappiamo fino in fondo come sono fatti (purtroppo), magari fra 20 anni anche se vorremmo saperlo. Ora.
Quanto a quel che dice Dumoulin, non saprei nemmeno io.....non so nemmeno se Froome ad esempio li faccia (probabilmente si). Rimane il fatto che per ottenere il massimo, bisogna anche allenarsi al massimo, ma non oltre. Se cuore, gambe e testa, (facciamo finta che non ci sia doping) ci consentono un massimo più massimo di altri va da sè che anche i risultati saranno diversi.
Per tornare a Pinot, a me sembra poco poco poco un'oretta e mezza senza manco lavori specifici. Mica ne franno una pippa, andrà sempre molto più forte del ciclosuonato che magari si è fatto un mese alle Canarie a modino, ma se hai a che fare con un Bernal, un Froome e compagnia, cioè gente che il motore ce lo ha come minimo simile al tuo, con una oretta e mezzo, a stare appresso a quelli, il botto è dietro l'angolo.
 

Ser pecora

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cioè gente che il motore ce lo ha come minimo simile al tuo, con una oretta e mezzo, a stare appresso a quelli, il botto è dietro l'angolo.

Troppe variabili secondo me.
Se il tuo obiettivo è fine agosto ammazzarsi di rulli adesso non so se serva veramente.
Per il resto: Froome si allena con la gabba in cantina... se vince il Tour allora tutti con la Gabba sui rulli per 30h alla settimana?
Sembrano le storie tipo quelli che bevevano 6 uova ogni mattina perché cosi faceva Binda...

Peraltro la Groupama ha come preparatore Fred Grappe, che non è l'ultimo arrivato, e penso sappia come far allenare i suoi corridori.
 
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samuelgol

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Se il tuo obiettivo è fine agosto ammazzarsi di rulli adesso non so se serva veramente.
Tra gli Everesting di Ciccone (più o meno pubblicitari) e 90 minuti senza lavori specifici, ci sarà ben una qualche via di mezzo.
Per il resto: Froome si allena con la gabba in cantina... se vince il Tour allora tutti con la Gabba sui rulli per 30h alla settimana?
Guai. Se certe follie non le reggi fai peggio a farle che non a non farle. Ma se trovi qualcuno che le regge (ed è forte geneticamente), quello ti vince 7 GT (di cui 4 Tour più uno regalato a Wiggins e altri due saltati per infortunio partendo da favorito) e tu fai come miglior risultato un 3 posto (con Peraud 2) e a 30 anni sei ancora fermo a quel 3 posto (parlo di GT). Penso che le alternative siano pochine.
Peraltro la Groupama ha come preparatore Fred Grappe, che non è l'ultimo arrivato, e penso sappia come far allenare i suoi corridori.
Sicuramente. Ma per fare 90 minuti di rulli senza lavori specifici (diamo per scontato sia vero) non ci vuole sto gran preparatore. Sembra un: " salgo sui rulli e pedalo come mi sento".
 

Tony 96

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Simpatico e molto umano. Ma il suo atteggiamento un pò trendy a mio avviso spiega anche certe sue micidiali cotte e perchè a fronte di ottime doti, gli sia sempre mancato qualcosa per vincere un GT.
Sono dell'idea che per vincere ci vogliano gli "empty the tank" (al momento giusto), intesi anche come grande dedizione.
Mi chiedo come faccia ad andare a pescare, a meno che non abbia un laghetto personale.

Scusate per l'OT. Cosa si intende per "empty the tank" ?
Avevo visto le attività di froome una volta, con medie spaventose
 

salomone

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Tutto bene, accettabile, anzi auspicabile per qualsiasi persona e sportivo normale ma, per chi vuole essere al top dei professionisti, non ci siamo, certo è dura, anzi durissima, imporsi uno stile di vita "draconiano", ma indispensabile se si desidera eccellere!!! Mi è simpatico, ma non ha la motivazione e la determinazione adeguata.
 

samuelgol

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L’importante è soprattutto star lontano dai social. Se ne leggono veramente di ogni. È la prima volta che li utilizzo cosi poco, perché vedo delle cose aberranti. Tutti che hanno opinioni su tutto. Una pena."

Idolo!! :hail::hail:
Ma anche no. Un conto è sparare sentenze e voler sapere tutto, un altro è esprimere una opinione su un qualcosa, non necessariamente che se ne sia molto o del tutto a conoscenza. L'importante è come lo si fa, non il farlo in sè.

Poi tocca vedere esattamente cosa ha detto lui o cosa intendeva dire. Che sui social ci siano derive negative è innegabile.
 

tubus

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Pinot è uno dei miei ciclisti preferiti. Non sarà un vincente, sicuramente gli ė sempre mancato qualcosa per essere un fuoriclasse, ed è proprio per queste sue carenze che mi piace. Adora correre in Italia, mi ricordo perfettamente il suo 2018 : un grande Giro, con una crisi pazzesca sul San Pantaleon il giorno dopo l'impresa di Froome sul colle delle Finestre, ho avuto modo di vederlo quel giorno (vedi foto allegata) e faceva pena, era quasi tenuto in piedi dai suoi compagni di strada, stravolto, arrivò a Cervinia disidratato e dovette ritirarsi prima dell'ultima tappa. Ma da lì risalì, fece un finale di stagione nel quale , detto testualmente da lui, aveva trovato "lo stato di forma della vita", culminato con un Lombardia corso da padrone, gli attributi non gli mancano. Quell' aria scanzonata, di essere lì per caso, controbilancia il super- professionismo di certi suoi colleghi, che palle se fossero tutti omologati.Viva Pinot
 

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ma il sorriso smagliante di chi è?
 

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tra l'altro...dice di non avere la testa per fare i rulli, non che solitamnete non si alleni e vada a ballare..tanto l'allenamento non
Pinot è uno dei miei ciclisti preferiti. Non sarà un vincente, sicuramente gli ė sempre mancato qualcosa per essere un fuoriclasse, ed è proprio per queste sue carenze che mi piace. Adora correre in Italia, mi ricordo perfettamente il suo 2018 : un grande Giro, con una crisi pazzesca sul San Pantaleon il giorno dopo l'impresa di Froome sul colle delle Finestre, ho avuto modo di vederlo quel giorno (vedi foto allegata) e faceva pena, era quasi tenuto in piedi dai suoi compagni di strada, stravolto, arrivò a Cervinia disidratato e dovette ritirarsi prima dell'ultima tappa. Ma da lì risalì, fece un finale di stagione nel quale , detto testualmente da lui, aveva trovato "lo stato di forma della vita", culminato con un Lombardia corso da padrone, gli attributi non gli mancano. Quell' aria scanzonata, di essere lì per caso, controbilancia il super- professionismo di certi suoi colleghi, che palle se fossero tutti omologati.Viva Pinot
bei denti ! ma dagli occhi direi che non sono di Pinot.
 

Corvo Torvo

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Anche secondo me. Ed a maggior ragione in uno sport totalizzante come il ciclismo, dove il confine tra troppo e troppo poco è in agguato in ogni cosa (allenamento, nutrizione, calendari, etc..).

Proprio in questi giorni Dumoulin ha detto che oggi senza i ritiri in altura è impossibile vincere un grande giro. Pinot ne ha fatto uno in vita sua e poi ha detto mai più. Non credo che costringendolo a farne allora li avrebbe vinti o vincerebbe.
Che poi oggi, dove le prestazioni sono livellate ed a volte sono minime, siano premiati atleti-asceti che curano ogni dettaglio può essere. Ma l'essere asceta non te lo inventi. O lo sei o non lo sei.

Lo seguo su Strava, quando deve menare in allenamento lo fa. Quest'inverno si è ammazzato di salita in Francia anche in mezzo alla neve, roba da 2500 di dislivello al giorno, dopodiché è andato alle Canarie a fare il ritiro con la squadra: altre due settimane a menare come un fabbro.
 

Corvo Torvo

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Anche a me piace molto Pinot come corridore e come filosofia di vita extra corse.
Le sue "cotte" ed i suoi pianti restituiscono ancor più umanità a questo bellissimo sport di fatica che è il ciclismo.

E quando vince sembra che se la goda ancora di più ;-)
Anche a me piace molto per la sua "normalità". A volte non riesco a spiegarmi come possa essere francese
 
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...è il più "italiano" dei francesi, dopo questa intervista, molto "umana" a parer mio, mi piace ancora di più, anzi ricordando le cotte famose lo avvicina di più a noi comuni amatori, mi auguro che da agosto in poi sia in gran forma, in barba a tutti questi ciclisti-robot (anche e soprattutto tra noi amatori, in questo periodo se ne vedono davvero di tutti i colori, con allenamenti monstre sui rulli di gente over 50), ne sarei davvero felice...
 

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