Se ancora esistesse (ma io credo che ancora possa esistere...) una componente etica nello sport, Bernal avrebbe dovuto comprendere le circostanze in base alle quali parta quest'anno con il numero 1 sul jersey, e il team Ineos/Sky comprendere cosa abbia significato Froome per il team, ben di più dell'exploit di un giovane (premetto che ammiro Bernal come atleta e, fino alla frase incriminata, anche come persona) che, per altro ha davanti una lunga carriera (gli auguro). Il sacrificio che fece Froome, volente o nolente, a vantaggio di Wiggins, lo ripagò con gli interessi negli anni che seguirono. Certo, il rapporto Froome-Ineos/Sky è stato di reciproca utilità, ma questa reciproca utilità dovrebbe consolidare una lealtà che va al di là della convenienza del momento (per altro quale sia la convenienza è tutto da dimostrare, considerato che la eventuale fuoriuscita di Froome lascerebbe quest'anno sul team strascichi non da poco, anche sul successo di un altro capitano). Non vorrei che dietro una eventuale investitura un po' prematura (prima delle prime tappe) di Bernal come capitano, finisse per esserci una sorta di sindrome Enzo Ferrari, che non gradiva che il successo della squadra potesse essere personalizzato ascapito dell'immagine della squadra stessa. Ma al team Sky, fino a oggi, quella personalizzazione ha fatto comodo. Detto questo spero che se le cose dovessero andare nel senso di Bernal entrante capitano, non sbatta il muso contro qualche altro giovane non meno fornito...