News Lettera aperta dei corridori sulla protesta del Giro

GhidoRen

Apprendista Passista
7 Febbraio 2020
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Spesso è proprio la paura a salvarti la vita, quindi è assolutamente lecito e doveroso avere paura. Quella paura che abbiamo anche noi quando siamo in discesa, chi a 50 chi a 60 e chi a 80 all'ora. E' questa la paura che ti tiene vivo per affrontare la prossima, più sei bravo e più ti fidi di te stesso e meno hai paura. Ma è una situazione che controllano o per lo meno credono di controllare perché l'imprevisto di una buca, di un gatto o di un SUV in mezzo alla strada c'è sempre.
In una situazione sanitaria precaria come l'attuale, aver paura di un virus che non puoi controllare e che non puoi dominare con la tua bravura in discesa o le gambe in salita credo sia doveroso.
Hanno dimostrato di saper correre in condizioni estreme, con neve e freddo (mi viene in mente la tappa dello scorso anno con aprica e mortirolo e se ce ne siamo dimenticati riguardiamo le immagini di Giulio Ciccone con la faccia tremante), lo sanno loro e lo sappiamo anche noi, hanno/abbiamo scelto questo "sport di merda" come spesso dicono gli allenatori ai ragazzini che pedalano sotto l'acqua anziché stare in una palestra a giocare a basket), che altro c'è da dimostrare?
Dopo che scali lo Stelvio e ti lanci in discesa a 3 gradi cosa devi dimostrare?
Che sai dominare la paura quando ha senso farlo, perché significa qualcosa nella tua vita sportiva, quando il superare quella paura ti porta a vincere o perdere un Giro.
Ma stare 6 ore sotto l'acqua col rischio di cadute e non solo di raffreddamento, in una tappa che non avrebbe significato nulla, che tipo di coraggio vuol dimostrare?
Questa paura del contagio, come la chiami tu, se ultimamente l'avessimo avuta un po' di più tutti noi (noi umani) e avessimo rinunciato a qualcosa che non era poi così fondamentale per la nostra vita, probabilmente non saremmo in questa situazione

Edit: perdonami @bughy , stavo scrivendo mentre tu avevi già citato appunto l'immagine simbolo della sofferenza di Ciccone lo scorso anno.
Il discorso covid è sotto gli occhi di tutti.
Perdonayemu tutti, perché allora usciamo a pedalare e chi ha potuto è andato a vedere una tappa? Probabilmente perché siamo esenti dal contagio?
Considerazione a parte, lo dico e lo ripeto. Hai paura del Covid. Fai come Jumbo e ti ritiri. La squadra non vuole, abbandoni. Nessun problema.
In fondo loro sono ultra stra controllati, sono ultra sta seguiti e avanti cantando.
Ripeto, hai paura. Va bene
Ma non trovare scuse che è una tappa spacca gambe, inutile, quando poi ti prepari ore e ore di fila per affrontare una gara che è fatta di tappe, anche inutili.
 

luccio

Ciclista lento
18 Gennaio 2018
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Infatti,anche perchè la Francia è ben più grande dell'Italia e vorrei vedere fare un Tour senza trasferimenti,ma non abbiamo mai sentito lamentarsi nessuno

Forse non ha senso citare un episodio di vent'anni fa, ma la protesta al Tour dei corridori per i blitz notturni antidoping non l'abbiamo dimenticata?
mi ricordo uno sciopero al Giro prima della tappa di S.Anna di Vinadio, per blitz notturno che non ha fatto dormire il gruppo.
La protesta al Tour per doping avevano ragione di farla ?
 
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rapportoagile

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20 Agosto 2008
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Scapin Dyapason
Sentite, premesso che quello che so deriva solo dall'ascolto della TV, quello che si e' visto e' stato sconfortante; corridori che sostenevano che sarebbero pure partiti e non sapevano chi aveva preso la decisione, DS pronti in ammiraglia a partire a cui viene comunicato il nuovo programma (come e' possibile non sapessero nulla?), quel Salvato che balbetta davanti alla Di Stefano. Anche questo comunicato, si puo' discuterne il contenuto, ma lo emetti dopo 4 giorni?
concordo, probabilmente hanno voluto/dovuto riflettere bene prima di fare un'altra caxxata. Questa lettera per non cambia la mia opinione:"hanno fatto una figuraccia".
Se contestano il fatto di "non essere mai ascoltati", (e posso crederci) non era quella l'occasione giusta per farsi sentire, e neanche il modo. Infatti hanno ottenuto l'effetto contrario e cioè critiche e disappunto, invece di comprensione.
Ma alla fine si sa da chi è partita questa protesta? Vegni a chi farà pagare le conseguenze annunciate?
 
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pecoranera

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credo sarebbe giusto,un turno di squalifica......ai fuggiaschi....
Ma penso anche che gli interessi di piu avere un paio di wild card aggiuntive,non sarà corsa di serie b ,ma alcune wt in passato hanno mandato la terza squadra al giro( ricordo male?).....
 

Mardot

Velocista
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In un percorso equilibrato vince anche chi nella completezza generale mette anche migliori doti di recupero. In un percorso a ca..o di cane, vince chi è meno sfinito.

Il Giro 2020 è uno dei giri con il miglior percorso della storia, al pensiero che si sarebbe potuti passare anche sull'Agnello e l'Izoard in assenza di Covid c'è da mangiarsi le mani. La tappa del Sestriere ha ben tamponato l'assenza della tappa regina, per contro il taglio della tappa di Morbegno ha invece modificato potenzialmente il risultato sportivo, per quanto prima spiegato.
 
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pedalone della bassa

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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Condivido. Hanno avuto paura dei loro stessi DS. Ci sta che un Bardiani abbia paura di Reverberi o un Vini Zabù dello Scinto di turno. Ma i leader del gruppo, dovrebbero avere più potere anche con il loro capi.

no se nel tuo intento c'è un post carriera sempre nel mondo del ciclismo, probabilmente
 

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lamentarsi e far sentire la propria ragione ci stà, è sacrosanto, così come credo sia giunto il momento, per i ciclisti, di unirsi in una vera associazione, con, probabilmente, altri rappresentanti, rispetto a quelli odierni.
che sia stata giusta la "tempistica" non lo so. d'altronde, quando si fa sciopero, lo si fa proprio per protestare e per portare "disagio" con chi fai sciopero.
probabilmente, sarebbe stato più corretto un esposizione prima del problema, e non all'ultimo momento
mi auguro solo che da questo episodio si possa prendere "il buono", ovvero cominciare a coinvolgere anche i corridori su certe tematiche e/o problematiche
gli stessi pero' devono capire che, certe tappe, certi trasferimenti, certi chilometraggi servono. servono perché senza le città o sponsor che tirano fuori i soldi per le corse, và poi a rischio anche il loro posto di lavoro
 

Mardot

Velocista
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Mia
Contento tu, a posto. GT di serie B è e GT di serie B resta.
Se è stato un GT di serie B lo è stato per i corridori di serie B, non per il percorso che era fantastico.
Detto questo, io ho scritto un post che ha una valenza generale, per spiegarti l'importanza della continuità in un giro a tappe, dove tu parlavi di sfinimento, quando chiunque abbia corso a tappe capisce che si deve parlare di doti di recupero.
 
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pedalone della bassa

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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Eh....in quel caso no....ma stai pensando a te stesso, non al bene della tua categoria.

eh, se uno punta a diventare DS, procuratore o ad avere un qualche ruolo in federazione, credo che pensi, ahimè, proprio al suo orticino e basta
:cry
 

jacknipper

Diversamente scalatore
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Colnago per la strada & Kona per il fango
lamentarsi e far sentire la propria ragione ci stà, è sacrosanto, così come credo sia giunto il momento, per i ciclisti, di unirsi in una vera associazione, con, probabilmente, altri rappresentanti, rispetto a quelli odierni.
che sia stata giusta la "tempistica" non lo so. d'altronde, quando si fa sciopero, lo si fa proprio per protestare e per portare "disagio" con chi fai sciopero.
probabilmente, sarebbe stato più corretto un esposizione prima del problema, e non all'ultimo momento
mi auguro solo che da questo episodio si possa prendere "il buono", ovvero cominciare a coinvolgere anche i corridori su certe tematiche e/o problematiche
gli stessi pero' devono capire che, certe tappe, certi trasferimenti, certi chilometraggi servono. servono perché senza le città o sponsor che tirano fuori i soldi per le corse, và poi a rischio anche il loro posto di lavoro
non avrei potuto dirla meglio... concordo 100%
 

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