nel libro lui parla anche, direi ovviamente, di quante calorie introduciamo rispetto al fabbisogno, ma dice che è una componente del discorso nutrizione/dimagrimento
fa spesso, l'esempio, di come non bilanciando i pasti si vada a creare quel picco insulinico che poi ti porta ad avere ancora fame nel brevissimo periodo, mentre bilanciando ciò non avviene
dà una grande rilevanza, in negativo, anche ai cibi cosiddetti "zero grassi", dove, d'altro canto, vi è una quota più consistente pero' di carboidrati
Una persona in salute, a maggior ragione se fa sport, dovrebbe disinteressarsi dell'indice glicemico. Molto molto più importante sistemare le basi, ossia kcal assunte e qualità del cibo, idratazione e sonno. Il resto è inutile per il 99% della popolazione.
E' tipico dei libri divulgativi prendere questo o quel fattore e dargli un'importanza eccessiva rispetto alla realtà. La bacchetta magica o la pietra filosofale non esistono.
"At the public level, the concepts of GI and GL are generally misunderstood [
96]. Moreover, the large intra- and interindividual variability in glycemic responses to a food [
97], coupled with the diversity of GI values reported for some comparable foods [
98], suggests that making dietary recommendations based on GI may be misleading, especially since low GI does not always mean high nutritional value, and high GI foods, such as potato, may have other healthful qualities including low energy density and a high satiety rating [
99]. Thus, focusing on overall dietary quality and promoting the healthful aspects of the diet (e.g., dietary fiber and fruit and vegetable intake) may be a better approach to help reduce chronic disease risk."
Despite initial enthusiasm, the relationship between glycemic index (GI) and glycemic response (GR) and disease prevention remains unclear. This review examines evidence from randomized, controlled trials and observational studies in humans for ...
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