News Nuova Pinarello Dogma F

alvan

Apprendista Velocista
16 Agosto 2014
1.368
1.780
Cagliari
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Bici
Dogma F disk
Senza alcuno spirito polemico, devo ammettere di non capire dove si voglia arrivare, a non voler immaginare di voler essere bastian contrari a tutti i costi. Dici: le bici di alta gamma sono una furbata dei vari Pinarello etc, perché oltre al 'valore intrinseco' c'é solo fuffa (niente prestazioni superiori marginali, niente valore progettuale etc.). Quindi comprare a un prezzo molto superiore al 'valore intrinseco' sta solo alla disponibilità (che a questo punto direi lecita ma immotivata, da quanto dici, razionalmente). Poi confessi di pedalare su Pinarello, tu e tua moglie, che valgono molto meno del prezzo 'perché ti piacciono'. E ti sembra poco? E non importa se le hai pagate a prezzo di nuovo o di usato, stai ammettendo che 'ti piacciono', dopo di che il prezzo da pagare per quel 'piacere' (che ammetti esistere) sta nella disponibilità relativa di ciascuno di noi. A questo punto la discussione si fa oziosa, perché c'è sempre un 'piacere', nel giustamente citato valore di scambio. Per concludere, poi, mentre introdurre 'valore intrinseco' è relativamente facile (la lista dei costi più un ragionevole profitto), introdurre valore di scambio è il punto nel quale si misura l'abilità di van Gogh (o dei suoi mercanti) o di Fausto Pinarello (e dei suoi atleti ipervincitori)...
 

sembola

Scalatore
22 Aprile 2004
5.995
6.486
Siena
www.sembola.it
Bici
verde
introdurre valore di scambio è il punto nel quale si misura l'abilità di van Gogh (o dei suoi mercanti)
Dei suoi mercanti soprattutto e della scarsità di offerta, fermo restando che il successo "popolare" di Van Gogh non è certo dovuto a questo quanto a caratteristiche universalmente comprensibili nella sua opera.

Anche io cmq ho difficoltà a capire certe argomentazioni da una parte come dall'altra della barricata. Ti piace, te lo puoi permettere, la compri e non devi giustificarti. Non ti piace, non te la puoi permettere o non ti piace il prezzo, non la copri e morta lì senza dover dare del fesso a chi la compra. Come ho scritto io ho un cellulare da 180 euro ma non mi permetto di dare del fesso a chi compra l'iPhone, anche se fa grossomodo le stesse cose del mio.
 
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albertissimo

Apprendista Cronoman
1 Settembre 2008
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Mestre (Ve)
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Bici
Cannondale S6 Dura Ace
Io l'ho ordinata in permuta della F12 (purtroppo consegna prevista a dicembre)... e giuro di non sentirmi minimamente in colpa, tanto meno in quanto cicloamatore di 68 anni che va veloce per la sua età ma del tutto sproporzionato, da un punto di vista delle performance nei confronti della bici di Egan Bernal... Come altri hanno già detto, in un oggetto di questo tipo (ma direi in qualunque oggetto, forse anche in un cavatappi), c'é un piacere che va al di là dell'uso 'funzionale'. Anche guardare un oggetto progettato con grande cura fa parte dell'uso, perché se così non fosse non si spiegherebbe una attività, funzionalmente irrilevante, come l'arte o la gioielleria. E nessuno, credo, compri un Rolex Daytona perché segna meglio il tempo, eppure, nella percezione popolare, il prezzo di quel Rolex sembra meno 'assurdo' di quello di una bicicletta, solo perché tutti hanno avuto una bicicletta, in tempi in cui la bicicletta non aveva il ruolo che finalmente ha preso oggi. Erano, nella stragrande quantità dei casi, pesantissimi mezzi utilitari che costavano per il valore dei tubi che li costituivano e poco altro... In ogni caso a prescindere dall'andare a velocità da Tour o da amatore evoluto, chi dice che la sensazione (che non significa necessariamente correre di più, particolarmente in un mezzo in cui il motore è il proprietario) che da pedalare su una bici da 1400 e su una da 14.000 sia la stessa cosa o mente o non la ha mai provata. Purtroppo (o per fortuna) c'é una legge della fisica e del mercato che dice che più aumentano le prestazioni (in senso lato) e più il costo specifico dell'incremento aumenta, esponenzialmente, Vale per auto, barche, aerei e anche per le biciclette...
Le Tue motivazioni, o forse è meglio dire, considerazione sono di alto livello.
Chiunque di noi pedala su bici "sovradimensionate" in termini prestazionali rispetto alle nostre capacità.
Chi più e chi meno.
Non sto qui a spiegare e/o a giustificare il piacere di possedere di una bici di alta o altissima gamma.
Quindi lungi da me (così come ho fatto nei precedenti post) censurare chi può o chi vuole (i due concetti sono diversi) acquistare una bici dal prezzo estremamente elevato.
Tuttavia mi permetto di osservare che la bici (oltre ad essere un bell'oggetto ed anche uno status) è anche e soprattutto un mezzo.
E se quel mezzo non è adeguato alle nostre capacità risulta dannoso.
Una bici racing ha geometrie non per tutti e dietro ci sono studi costosissimi (se così vogliamo credere) che richiedono determinate quote e capacità fisiche.
Un facile esempio: tutti i ciclisti professionisti, elite ed under 23 in genere non hanno spessori sotto il manubrio (o pochissimi).
Poi si vedono amatori con gli stessi telai ed un numero incommensurabile di spessori.
O se non li hanno, non riescono a stare in presa bassa.
Con la conseguenza che molti scendono dai passi con le mani sulle leve alte dei freni.
ORRORE.
Altro esempio che mi viene è quello relativo alla guarnitura.
Sempre professionisti, elite ed under usano la tradizionale e le forze che sviluppano deformano il telaio in un certo modo.
Chi ha potenze inferiori non lo deforma al meglio oppure non lo deforma per niente.
Lo stesso esempio che facevo con gli sci da gara usati dagli sciatori della domenica.
In sostanza il mio personalissimo ragionamento è che ogni mezzo ha un suo impiego ed un suo utilizzatore tipo.
Piegando l'utilizzatore al mezzo non rendiamo un buon servizio al mezzo (e ce ne faremo una ragione) ma soprattutto non renderemo un buon servizio all'utilizzatore (non finale), il chè non è cosa buona e giusta.
E concludo.
L'importante è essere consapevoli di queste dinamiche.
Tutto il resto, non conta ovvero è relativo.
Compratevi quello che volete ma siate consapevoli.
Perchè la mancanza di consapevolezza, quella sì che è un problema serio.
 

pantera

Velocista
5 Marzo 2009
4.822
1.606
Napoli
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Bici
da corsa
Si paga l'ultima uscita,il discorso è quanto siamo disposti a spendere per avere la novità del momento,ora perlomeno sembra essere più leggera, in passato ( ma non solo per Pinarello) ti vendevano la stessa tecnologia con forme leggermente diverse,se nessuno si è scandalizzato prima non vedo perché bisogna farlo oggi che la bici è più leggera,se costa di più è perché Pinarello ha deciso d'essere in marchio per pochi
 

alvan

Apprendista Velocista
16 Agosto 2014
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Bici
Dogma F disk
Le Tue motivazioni, o forse è meglio dire, considerazione sono di alto livello.
Chiunque di noi pedala su bici "sovradimensionate" in termini prestazionali rispetto alle nostre capacità.
Chi più e chi meno.
Non sto qui a spiegare e/o a giustificare il piacere di possedere di una bici di alta o altissima gamma.
Quindi lungi da me (così come ho fatto nei precedenti post) censurare chi può o chi vuole (i due concetti sono diversi) acquistare una bici dal prezzo estremamente elevato.
Tuttavia mi permetto di osservare che la bici (oltre ad essere un bell'oggetto ed anche uno status) è anche e soprattutto un mezzo.
E se quel mezzo non è adeguato alle nostre capacità risulta dannoso.
Una bici racing ha geometrie non per tutti e dietro ci sono studi costosissimi (se così vogliamo credere) che richiedono determinate quote e capacità fisiche.
Un facile esempio: tutti i ciclisti professionisti, elite ed under 23 in genere non hanno spessori sotto il manubrio (o pochissimi).
Poi si vedono amatori con gli stessi telai ed un numero incommensurabile di spessori.
O se non li hanno, non riescono a stare in presa bassa.
Con la conseguenza che molti scendono dai passi con le mani sulle leve alte dei freni.
ORRORE.
Altro esempio che mi viene è quello relativo alla guarnitura.
Sempre professionisti, elite ed under usano la tradizionale e le forze che sviluppano deformano il telaio in un certo modo.
Chi ha potenze inferiori non lo deforma al meglio oppure non lo deforma per niente.
Lo stesso esempio che facevo con gli sci da gara usati dagli sciatori della domenica.
In sostanza il mio personalissimo ragionamento è che ogni mezzo ha un suo impiego ed un suo utilizzatore tipo.
Piegando l'utilizzatore al mezzo non rendiamo un buon servizio al mezzo (e ce ne faremo una ragione) ma soprattutto non renderemo un buon servizio all'utilizzatore (non finale), il chè non è cosa buona e giusta.
E concludo.
L'importante è essere consapevoli di queste dinamiche.
Tutto il resto, non conta ovvero è relativo.
Compratevi quello che volete ma siate consapevoli.
Perchè la mancanza di consapevolezza, quella sì che è un problema serio.
Tutto giusto, ma senza neanche esagerare...
Io ho 68 anni, vado in bici da corsa da sette, sempre su Dogma (2, F8, F10, F12 e aspetto la F).
Ho prestazioni accettabili per un sessantottenne e sulle Dogma mi trovo come in poltrona. Ho 1.5 cm di spessori (non tutti i pro vanno senza spessori, guardare per credere). Potrei toglierli tutti senza problemi ma mi ripugna tagliare ulteriormente il tubo o vederlo spuntare (argomento discutibile, ma a me va bene così). La presa bassa mi é più comoda della presa alta, per quindici anni ho guidato Ducati Superbike, trovando l'assetto disteso comodissimo. E' facile fare gli scandalizzati per la presa alta in discesa guardando chi scende a 100 in strada chiusa al traffico. Io scendo solo raramente in presa bassa, a velocità molto minore e su strada aperta al traffico, comprendo le ragioni della fisica per la presa bassa, ma mi trovo bene così, psicologicamente, e non c'è ragione di cambiare la testa a 68 anni. La bici rimane guidabilissima e poco male se i giovanotti mi sverniciano, Dogma o non Dogma. Tanto meno di togliermi il piacere di una bici top di gamma. Fortunatamente siamo in un paese libero e per il momento almeno questo divieto non è all'ordine del giorno (dati i tempi tutto è possibile)... Al più potrei dire che trovo molto più disdicevole chi su strada aperta, con bici di qualunque marca e prezzo, si comporta come alla Milano Sanremo. Non condivido la teoria di chi dice che una Porsche o una Ferrari siano inadatte a un uso non corsaiolo o comunque molto sportivo. Lo dice chi non le conosce. Con un minimo di pratica e di cervello si guidano come una Giulietta. Così, se non si hanno problemi posturali (io non ne ho, toccando ferro) non c'é motivo per astenersi dal piacere di una bicicletta raffinata e, nella mia esperienza, una Dogma è particolarmente comoda, anche con i tubeless gonfiati a 8... Non credo che si possa immaginare una norma uguale per tutti considerate le differenze fisiche, psicologiche e economiche di ciascuno...
 

alvan

Apprendista Velocista
16 Agosto 2014
1.368
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Bici
Dogma F disk
Si paga l'ultima uscita,il discorso è quanto siamo disposti a spendere per avere la novità del momento,ora perlomeno sembra essere più leggera, in passato ( ma non solo per Pinarello) ti vendevano la stessa tecnologia con forme leggermente diverse,se nessuno si è scandalizzato prima non vedo perché bisogna farlo oggi che la bici è più leggera,se costa di più è perché Pinarello ha deciso d'essere in marchio per pochi
Tutto giustissimo, solo che non mi pare che una F costi più di una V3Rs o di una Madone a parità di montatura.... (ballano a seconda del negozio qualche centinaio di euro...)
 

pantera

Velocista
5 Marzo 2009
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Bici
da corsa
Tutto giustissimo, solo che non mi pare che una F costi più di una V3Rs o di una Madone a parità di montatura.... (ballano a seconda del negozio qualche centinaio di euro...)
A leggere certi commenti sembra che le Pinarello siano le più costose,io in parte trovo più giustificato il prezzo di un marchio che vediamo al Tour e che ha vinto tanto, piuttosto di una Cipollini
 

albertissimo

Apprendista Cronoman
1 Settembre 2008
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Mestre (Ve)
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Bici
Cannondale S6 Dura Ace
Sarebbe magnifico vedere vincere la tappa di un grande giro da una bici di media-bassa gamma.
Non per dimostrare qualcosa (che sappiamo già benissimo) ma per farci 2 risate.
Ah, parla uno che gira con un top di gamma (anche di qualche anno fa).
 
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alvan

Apprendista Velocista
16 Agosto 2014
1.368
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Cagliari
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Bici
Dogma F disk
Certi malumori sulle cose (costose) offerte dal mercato sono sempre esistiti. E c'é sempre stato qualcuno che si è creduto più furbo ( o meno fesso ) degli altri. "Chi spende quella cifra non merita quello che ha comprato", "quell'oggetto ha quel prezzo per prendere per c..o gli allocchi che ci cascano", "è una vergogna che tizio abbia comprato quella (auto, bici, etc) per andarci al bar", "io con un quarto del prezzo so comprare una cosa di maggior qualità", "l'ultimo modello è una bufala, quanto era meglio il precedente" (che ovviamente fu definito una bufala al momento della sua presentazione...), etc.
Un tempo erano discorsi che circolavano tra le persone sedute ai tavolini dei bar.
Poi è arrivato Internet e la Polizia Morale dei Consumi ha trovato il proprio organo mediatico.
Come concludere? Che chi è sempre pronto a fare questi commenti spesso immagina di infastidire i propri bersagli...
E invece non si rende conto che, una volta pagato e portato a casa quell'oggetto, il proprietario può provarne anche un piccolo gusto in più...
Onestamente io ho sempre goduto quando ho visto che qualcuno poteva avere qualcosa anche migliore della mia (della quale, come acquisto per il quale non avevo fatto debiti e che era il massimo che potevo ragionevolmente permettermi, ero soddisfattissimo, magari sperando di potere, in futuro, fare un ulteriore passo in avanti verso quella cosa migliore della mia).
C'è sempre qualcosa migliore di quella che si possiede, se si passa il tempo a fare le pulci a quello che non si ha, si vive male...
Scusate la riflessione personale, ma era solo per condividere il piacere che deriva dalla lettura di commenti di routine...

P.S. Oggi dal meccanico ho visto preparare un BMC Team Machine SLR da 16.900 euro... Ho provato piacere per il proprietario (che non so se sia Roglic o Peppino il Salumiere) ma non mi è passato per la mente che fosse migliore o peggiore della mia Dogma, o che fosse sprecata nelle sue mani. Un piacere osservarla. E' tutto. gandalf
 

LukeP_4

Pedivella
3 Febbraio 2019
320
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Vittorio Veneto
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Specialized tarmac sl7
Là dogma ha sempre sollecitato alcuni a sottolinearne il prezzo, quando ad oggi, molti concorrenti si sono allineati! Ma ormai è una sua peculiarità! Penso che già solo il fatto che uno ti mette nella condizione di crearti il nuovo modello come ti pare, sia un punto a favore. Non lo dico da fan, probabilmente prendero ancora rim quindi non ho molta scelta, non mi piace neanche moltissimo la nuova f, però sto consumismo che impone certi cambiamenti non lo condivido per niente! Come l’avviamento elettrico nelle moto da Cross, o l’iniezione nei 2t! Per me, bestemmie. Mi lascia perplesso che le pinarello stimolino gli adulti a dire sempre le stesse cose, cosa da bambini che amano una routine infinita
 
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PKMic

Apprendista Velocista
28 Settembre 2018
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B
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T
Sarebbe magnifico vedere vincere la tappa di un grande giro da una bici di media-bassa gamma.
Non per dimostrare qualcosa (che sappiamo già benissimo) ma per farci 2 risate.
Ah, parla uno che gira con un top di gamma (anche di qualche anno fa).

Beh Van Der Poel se la cava "benino" con una bici che non è senz'altro blasonata come altri marchi... e qualcuno di noi magari non la vorrebbe neanche regalata...

Gli si è anche rotto il manubrio in una gara ad inizio primavera...

Più ciofeca di così...
 

alvan

Apprendista Velocista
16 Agosto 2014
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Dogma F disk
Beh Van Der Poel se la cava "benino" con una bici che non è senz'altro blasonata come altri marchi... e qualcuno di noi magari non la vorrebbe neanche regalata...

Gli si è anche rotto il manubrio in una gara ad inizio primavera...

Più ciofeca di così...
Infatti. Nella polemica un po' stantia sulle bici degli amatori, si dimentica quanto possa essere differente per un amatore e per un pro il rapporto con la bici.
Il primo la compra con i propri soldi, la tiene mediamente per qualche anno fino a stabilire spesso un rapporto affettivo, mantenuto con cura. E' evidente che la scelta abbia un significato importante, spesso un valore aggiunto alla stessa attività, come il piacere di un bell'orologio o di un bel vestito, senza compromettere, magari migliorando un po', l'utilizzo.
Il secondo prende quello che gli passa il team, in funzione degli sponsor. Biciclette che vanno e vengono, sbattute e sostituite, troppo marginali rispetto alla propria prestazione, che è quella che gli procura fama, denaro e carriera. Dischi, rim, forma del telaio, a parlare con un pro ne sa meno di un amatore evoluto. Può interessargli, e molto, la misura, la tipologia della sella, i rapporti, poco conte che si chiami A o B, soprattutto se parliamo di ciclisti che hanno prestazioni superiori del 20-25% rispetto agli altri...
 

alespg

Passista
26 Dicembre 2017
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pavia
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scapin eos 3
una volta pagato e portato a casa quell'oggetto, il proprietario può provarne anche un piccolo gusto in più...
Amen.
personalmente, non sono cifre che spenderei per la bici (e quasi nemmeno per la macchina), per come le utilizzo, ma chi ha il piacere di tenere bene una bici del genere, fa sicuramente un'ottima scelta.
 

PKMic

Apprendista Velocista
28 Settembre 2018
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Infatti. Nella polemica un po' stantia sulle bici degli amatori, si dimentica quanto possa essere differente per un amatore e per un pro il rapporto con la bici.
Il primo la compra con i propri soldi, la tiene mediamente per qualche anno fino a stabilire spesso un rapporto affettivo, mantenuto con cura. E' evidente che la scelta abbia un significato importante, spesso un valore aggiunto alla stessa attività, come il piacere di un bell'orologio o di un bel vestito, senza compromettere, magari migliorando un po', l'utilizzo.
Il secondo prende quello che gli passa il team, in funzione degli sponsor. Biciclette che vanno e vengono, sbattute e sostituite, troppo marginali rispetto alla propria prestazione, che è quella che gli procura fama, denaro e carriera. Dischi, rim, forma del telaio, a parlare con un pro ne sa meno di un amatore evoluto. Può interessargli, e molto, la misura, la tipologia della sella, i rapporti, poco conte che si chiami A o B, soprattutto se parliamo di ciclisti che hanno prestazioni superiori del 20-25% rispetto agli altri...

Vedi @alvan, in tutti i tuoi post non ci parli della Dogma, ci parli di te, del tuo rapporto con i beni di consumo, che può pure essere un argomento di grande interesse socio culturale per gli utenti del forum, ma sarebbe meglio aprire un topic specifico.
Magari su un forum di sociologia.

Quello che tu chiami polemica stantia è un tentativo di discutere attorno al seguente quesito:

- ricordandoci che la bici da corsa continua ad essere un mezzo a propulsione umana (spesso di modesta entità), in 10 anni il costo di una top di gamma è cresciuto più o meno di 3x, è ancora supportato da significative migliorie tecniche?

Io dico di no: ho ancora a disposizione una Dogma 60.1 del 2012, e una più recente F10, se mi ci metto sopra bendato, ti garantisco che non me ne accorgo, anche se ci sono in mezzo 3 step di migliorie,

Il che non vuol dire che non compreremo mai più una Pinarello, peraltro la nuova Dogma è forse quella che mi piace di più negli ultimi 10 anni...

Continuo ad amare Pinarello e sperare che si licenzi il progettista che non ha ancora capito che la curva più breve tra 2 punti si chiama linea retta...

o-o
 
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albertissimo

Apprendista Cronoman
1 Settembre 2008
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Certi malumori sulle cose (costose) offerte dal mercato sono sempre esistiti. E c'é sempre stato qualcuno che si è creduto più furbo ( o meno fesso ) degli altri. "Chi spende quella cifra non merita quello che ha comprato", "quell'oggetto ha quel prezzo per prendere per c..o gli allocchi che ci cascano", "è una vergogna che tizio abbia comprato quella (auto, bici, etc) per andarci al bar", "io con un quarto del prezzo so comprare una cosa di maggior qualità", "l'ultimo modello è una bufala, quanto era meglio il precedente" (che ovviamente fu definito una bufala al momento della sua presentazione...), etc.
Un tempo erano discorsi che circolavano tra le persone sedute ai tavolini dei bar.
Poi è arrivato Internet e la Polizia Morale dei Consumi ha trovato il proprio organo mediatico.
Come concludere? Che chi è sempre pronto a fare questi commenti spesso immagina di infastidire i propri bersagli...
E invece non si rende conto che, una volta pagato e portato a casa quell'oggetto, il proprietario può provarne anche un piccolo gusto in più...
Onestamente io ho sempre goduto quando ho visto che qualcuno poteva avere qualcosa anche migliore della mia (della quale, come acquisto per il quale non avevo fatto debiti e che era il massimo che potevo ragionevolmente permettermi, ero soddisfattissimo, magari sperando di potere, in futuro, fare un ulteriore passo in avanti verso quella cosa migliore della mia).
C'è sempre qualcosa migliore di quella che si possiede, se si passa il tempo a fare le pulci a quello che non si ha, si vive male...
Scusate la riflessione personale, ma era solo per condividere il piacere che deriva dalla lettura di commenti di routine...

P.S. Oggi dal meccanico ho visto preparare un BMC Team Machine SLR da 16.900 euro... Ho provato piacere per il proprietario (che non so se sia Roglic o Peppino il Salumiere) ma non mi è passato per la mente che fosse migliore o peggiore della mia Dogma, o che fosse sprecata nelle sue mani. Un piacere osservarla. E' tutto. gandalf
E' sempre piacevole leggerTi anche se le rispettive visioni sono un po' distanti.
Mi sembra (almeno per me) che nessuno imposti il discorso in termini di Polizia Morale dei Consumi.
Semplicemente la discussione si impostata sui seguenti termini: una bici di gamma altissima che prestazioni o piacere di guida offre in maniera superiore ad una bici di alta gamma?
Per alta intendo una bici da 5/6/7/8 mila euro ed altissima una dai 9 mila euro in su (tanto per dare degli ordini di grandezza).
E soprattutto una bici di altissima (ma a questo punto anche di alta) gamma, è pensata per l'amatore medio in là con gli anni e/o anche con i chili?
O magari, per chi come me non è troppo in là con gli anni e nemmeno con i chili (nel senso che sono asciutto e non magro), ma che non esce con il coltello tra i denti e deve arrivare primo o rispettare delle tabelle.
Non è magari una bici per un giovane di 20/35 anni che di professione fa il ciclista, e che alla fine del giro vede sul suo computerino, o forse meglio dire sui vari programmi, una media oraria ed una Vam nemmeno commisurabile con quella del predetto amatore?
Ben vengano, come già detto, gli amatori che acquistano superbici perchè fanno girare il sistema ed il mercato, perchè le loro precedenti e future bici entreranno prima o poi nel circuito dell'usato, soddisfando chi non può/vuole pagare molti soldi per comprarsi l'ultimo modello.
In pratica, nessuno discute il piacere di scegliere e possedere la migliore bici per noi (la valutazione è soggettiva) ma l'utilità pratica che questo bene molto costoso ha nelle prestazioni.
Legittimo affermare che il piacere del possesso e della visione sia superiore a quello delle prestazioni.
Ma dobbiamo essere onesti ed ammetterlo.
Io ho acquistato e acquisterò il massimo che sarò disposto a spendere in quel preciso momento storico, ma sono consapevole che le mie prestazioni saranno uguali. Ma sarò appagato ogni volta che aprirò la porta del garage. E questo per un amatore è uno stimolo assolutamente da non trascurare. Se almeno dobbiamo fare fatica, facciamolo con una bici che ci piace.

p.s. La BMC Team Machine SRL da 16.900 euro sospetto che sia di Peppino il Salumiere. E sinceramente mi sto interrogando su che componenti una bici possa avere per raggiungere quel prezzo. Che sono quasi € 6.000 rispettivamente per telaio (latamente inteso), ruote e cambio. Qualcosa non quadra.
 

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